È l'ultimo giro.
Max è lì, in testa a tutti, pronto per tagliare il traguardo come un vero leader, come l'ultimo vincitore di questa tanto sofferta stagione nell'ultima gara di un 2020 un po' particolare.
«Dai...» sussurro, in prenda all'ansia mentre osservo il monitor davanti a me.
Horner si volta nella mia direzione e sono sicura che mi stia sorridendo.
Il team ha reagito in maniera un po' particolare quando questa mattina, una volta entrati nel box, Max ha posato una mano sul mio fianco per poi lasciarmi un leggero bacio sulla tempia.
Naturalmente nessuno ha veramente trovato le parole per commentare ma sono sicurissima che una gran parte di loro fosse leggermente spiazzata, e forse lo sarei stata anche io se mi fossi vista dall'esterno.«Ce la farà» si accoda Christian, posando la sua mano sulla mia in un gesto affettuoso.
Annuisco. Horner mi vuole bene, lo so, ed ora che con Max tutto è sotto controllo, sicuramente me ne vorrà ancora di più.
Il cuore batte all'impazzata mentre osservo la sua monoposto uscire dall'ultima curva.
Il primo posto sul podio è suo, è una questione di dieci secondi.
Poi improvvisamente diventano cinque.
Poi due.«MAX VERSTAPPEN VINCE IL GRAN PREMIO DI ABU DHABI!» esclama il telecronista mentre io balzo giù dalla sedia e di scatto, senza neanche pensarci, mi butto tra le braccia del team principal della Redu Bull.
Lui mi stringe a sé mentre io riesco a sussurrare un lieve:"Ce l'ha fatta".
I meccanici sono addirittura più entusiasti di me a tal punto di uscire immediatamente dal box per raggiungere la transenna ed accogliere il nostro campione.
Christian si incammina per fare la stessa cosa, poi si volta verso di me con uno sguardo corrucciato. «Non vieni?» mi domanda ma io gli faccio segno di proseguire, leggermente intimorita dalle telecamere.
Il box lo sa.
Carlos, Lando, Daniel e Charles anche.
Isabelle pure.
Il mondo però ancora no.È naturale che io voglia essere con lui lì a festeggiare e nonostante io le altre volte lo abbia fatto tranquillamente, ora mi sembra tutto più strano. Per questo motivo mi avvicino ai meccanici, rimanendo però a debita distanza.
Max arriva pochi minuti dopo e come immaginavo salta immediatamente addosso al suo team per abbracciare tutti e per ricevere i loro sinceri complimenti.
Dopo che tutti gli hanno dato pacche sulla schiena o sul casco, lui si blocca di colpo, iniziando a guardarsi intorno.Non riesco a vedere i suoi occhi ma il mio corpo si riempie di brividi quando nella mia testa passa la strana idea che lui stia cercando me.
Lo vedo infatti avvicinarsi a Christian e lui, dopo aver fatto un leggero segno per indicare nella mia direzione, si stringe nelle spalle.
Subito dopo, la testa di Max punta nella mia direzione. Gli sorrido mimandogli un "bravissimo" ma lui rimane immobile e anche io faccio la stessa cosa. Vorrei corrergli incontro ma le mie gambe non me lo permettono, o forse è il giornalista che mi sta osservando a meno di mezzo metro di distanza.
Poi Max mi spiazza. Noto che borbotta qualcosa ai meccanici che in pochi secondi si spostano di lato e lui, in un rapido gesto, scavalca la transenna.
Scuoto la testa, facendogli segno di rimanere lì ma lui naturalmente non mi ascolta.
Lo vedo togliersi il casco e porgerlo a Christian per poi avanzare nella mia direzione, sotto lo sguardo attento di tutti i presenti.E se mi aspettavo che mi baciasse, come per dimostrare che stiamo insieme o mostrare a tutti quello che c'è tra di noi, mi sbagliavo di grosso.
Si limita ad abbracciarmi e a sollevarmi leggermente da terra.
«Ho vinto...» sorride contro il mio collo ed io non posso fare a meno di sentire le farfalle nello stomaco come il primo giorno, quando ho capito che Max non sarei riuscito mai a togliermelo dalla testa.
«Io ci credevo» dico passando la mano tra i suoi capelli sudati, il che non è più un problema per me.
Poi mi allontano leggermente dall'abbraccio e mi ritrovo con il volto esattamente davanti a lui. Osservo le sue labbra e lui fa esattamente la stessa cosa, portando le sue mani sui miei fianchi.
«I due mesi di buona condotta sono finiti da un po' vero?» domanda, a bassa voce mentre noto Hamilton guardarci mentre fa la sua intervista.
A quel punto io sorrido, ricordandomi di quando ci eravamo promessi che per almeno due mesi, dopo la rottura con Isabelle, lui sarebbe stato lontano dal gossip.
E di mesi ora ne sono passati quattro.Annuisco. «Posso baciarti?» chiede. «Se non vuoi è ok, lo capisco» borbotta «So che i giornalisti potrebbero-»
«Max» lo interrompo «È tutto ok» gli sorrido «È tutto perfetto» aggiungo, prima di lanciare un rapido sguardo alle sue labbra.
E lo è davvero.
È strano certo, ma è quella stranezza che ti fa sentire bene. Stare con lui mi provoca mille sensazioni e per quanto io non voglia ammetterlo ma esplicitamente, il mio cuore ha sempre battuto in maniera diversa con lui al mio fianco.«E lo sarà ancora per molto Elle» sussurra, facendo sfiorare le nostre labbra «Sarà tutto perfetto fino a quando me lo permetterai»
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-1🙈🙈
Scusatemi davvero tanto per l'enorme assenza, non mi era mai successo ma l'università ha avuto al precedenza.
Il prossimo capitolo sarà l'epilogo, la fine che segnerà questa storia tra Elle e Max, questa storia combattuta a cui io mi sono affezionata.
Detto questo, spero ci siate ancora ahaha e spero che abbiate passato un buon Natale ed un buon inizio anno (per quanto sia possibile)
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𝗘𝗺𝗽𝘁𝘆 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗲 ||𝐌𝐚𝐱 𝐕𝐞𝐫𝐬𝐭𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧||
FanfictionEmpty space è una storia complicata, perché complicato è il rapporto tra Max ed Elle: un legame inscindibile che va al di là della semplice concezione umana. Loro non si odiano, non potrebbero mai farlo; ma non si amano neanche, non ne sarebbero in...