Capitolo 7

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Anna

Caro diario,

Avrò una verifica di storia in prima ora, e ho studiato molto. Spero che vada bene.
Oggi finisco alle cinque, sinceramente non capisco perché qui in Francia non fanno come in Italia: laggiù vanno in classe solo fino a metà giornata! Ma è venerdì, quindi stasera potrò riposare. Finalmente! Sono sfinita. Tra l'altro ho finito tutti i compiti per la settimana prossima, quindi questo week-end potrò starmene a letto, e dovrò fare solo i compiti che mi daranno oggi. Ah sì, e come una cretina ho dimenticato la tessera dell'autobus :)

Alzo lo sguardo e osservo Giada chiacchierare con Mary. Mi sistemo un po' meglio e appoggio di nuovo la schiena all'albero dietro di me e mi affretto a finire di scrivere sul mio diario prima che quelle due si accorgano della mia presenza.
Torno a guardare il mio diario, ma prima che riesca a finire la mia frase, qualcuno me lo leva dalle mani.

«Caro diario... Quindi sei tu la nuova Elena Gilbert?» ridacchia Noah, osservando il mio diario con i suoi occhi nocciola.

Stavo giusto pensando a lui... aspetta, l'ho per caso invocato per il pensiero? E poi, ha visto sul serio "The vampire Diaries"?

Lo guardo male e mi alzo di scatto, confusa.

Da quando è venuto a casa mia per vedere mia madre non riesco a levarmelo dalla testa - anche se quella è sempre stata un'impresa, ma dopo aver di nuovo visto la sua faccia, è diventato qualcosa di impossibile.

È stato davvero strano rivederlo dopo così tanto tempo. Rivedere i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli... Ma soprattutto è stato strano parlargli, sentire la sua voce. Di sicuro non è affatto cambiato, è sempre irritante, ma ci siamo detti sì e no due frasi, quindi non voglio trarre conclusioni affrettate.

«Che ci fai qui?» sussurro riprendendo ciò che è mio, guardandomi intorno.
«Che c'è ti vergogni di me?» dice con un ghigno, mordendosi poi il labbro inferiore.

Sto per svenire. È così attraente, eppure fastidioso.... La sua pelle scura, i suoi capelli ricci... Fa che Giada non lo veda, fa che Giada non lo veda! Lo riconoscerebbe di sicuro: andavamo a scuola insieme, dannazione!

«No, non mi vergogno di un bel niente» borbotto, incrociando le braccia al petto.
«Ammettilo: ti sono mancato» dice con un sorrisetto, toccando con un gesto teatrale i suoi capelli ricci scuri.
«No non mi sei mancato, stavo molto bene anche senza di te» dico, approfittando del momento in cui distoglie lo sguardo, dicendo che era sarcasmo, per osservarlo un po' meglio.

Indossa una maglietta a maniche corte nera con una scritta rossa che dice "I am the Alpha" e dei jeans blu scuro. Le sue braccia muscolose sono scoperte, ma cerco di non guardarle troppo, altrimenti potrei cominciare a sbavare.

Non ha freddo conciato così? Sono le sette del mattino!!!

«Hai deciso di stalkerarmi?» chiedo alzando un sopracciglio.
«No. Non mi abbasserei a quel livello... perché stalkerare qualcuno come te?» ribatte.

Abbasso gli occhi e non rispondo. Perché mi sembra che qualcuno mi abbia appena dato un pugno nello stomaco? Argh, avevo ragione, è sempre lo stesso. Irritante.

«Sono venuto perché voglio ripagarti per quello che hai fatto l'altro giorno» aggiunge sospirando.
«Ti ho detto che non aveva niente a che fare con te. E poi non voglio niente» sbuffo mettendo a posto il mio diario nel mio zaino.
«Non mi piace avere debiti con le persone» insiste, «Nemmeno un passaggio a casa?» chiede facendo gli occhi dolci.

Gli occhi dolci? Ammetto che nemmeno a me piace avere debiti con le persone, ma con lui in macchina non ci voglio proprio andare! Farebbe un incidente solo per darmi fastidio. Già, sarebbe proprio da lui.

A&NDove le storie prendono vita. Scoprilo ora