17. Scacco

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Il giorno seguente Marinette andò a casa di Adrien con lui. Il Gorilla li accompagnò con la limousine.
Siccome lui poteva sentire, i due ragazzi si scambiarono solamente frasi di circostanza.
Marinette venne a sapere che Nathalie si era sentita male e quindi da giorni non lavorava.
Arrivati a destinazione, entrarono insieme nella villa.
Il signore Agreste la attendeva nel suo studio. Marinette salutò velocemente il ragazzo ed entrò nella stanza.
Ma l'uomo non sembrava interessato ai suoi disegni. Li prese e li mise nel cassetto della scrivania, poi disse: -Marinette, ho bisogno di ispirazione... parlami un po' di te.
-Beh signore, non ho molto da dire...
-Certo che ne hai! Sei la ragazza più famosa della Francia, la supereroina di Parigi!
In quel terribile momento, Marinette capì.
Non era stato per le sue doti che il signore Agreste l'aveva assunta. Probabilmente voleva autopubblicizzarsi vendendo dei capi creati da Lady Bug, qualunque essi fossero.
La ragazza resistette all'impulso di scappare via. Era di parola, perciò sarebbe restata al suo posto fino alla fine.
Rispose a tutte le domande di Gabriel, fino a quando non giunse a quella che temeva.
-Dimmi, è vero che non conosci l'identità di Chat Noir?
Indugiò per un attimo, e il signore Agreste parve accorgersene.
-Non la conosco.
Il luccichio che era comparso negli occhi dell'uomo era sinistro. Era come se superasse la normale curiosità e si spingesse oltre un confine sconosciuto.
Pareva derivare quasi dalla malvagità.
Marinette pensò di esserselo immaginato, poi però ricordo ciò che aveva detto Chat Noir il giorno precedente.
"O forse, sotto sotto, non lo volevamo davvero sapere. Ogni volta che trovavamo una prova in più, ci convincivamo di essere in errore"
Decise che avrebbe indagato sulla questione.
-Signore, non ha ancora trovato l'ispirazione?
Chiese lei, innocentemente. Erano ormai passate due ore dall'inizio del colloquio.
-No, mia cara. Ti dispiacerebbe tornare domani?
-Certamente. Arrivederci, signor Agreste.
Marinette lasciò la stanza, chiudendo la porta.
Esultò quando ricordò che Nathalie era in malattia.
Prima di uscire dalla villa, voleva scoprire cosa nascondesse quell'uomo.
Mise un occhio sulla serratura, intravedendo quello che succedeva al di là della porta.
Il signor Agreste era in piedi davanti al grande quadro dorato dietro alla scrivania.
Lo tastò e quello aprì un varco dietro di sè.
Perché mai avrebbe dovuto avere un passaggio segreto?
Decisamente c'era qualcosa di losco, sotto.
Lui giocava a scacchi a sua insaputa, non degnandosi degli errori, siccome pensava di averla vinta. Però ora il suo re era in scacco, senza che lui lo sapesse. Questione di tempo e sarebbe diventato scacco matto.
Mentre lui studiava lei, lei avrebbe studiato lui.

Amore in Maschera |MIRACULOUS FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora