chapter three

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Nel tragitto tra casa di Harry e il campus: un vuoto, dolore o quello che fosse mi ha riempito il petto, ho avuto l’istinto di piangere urlare tanto la strada era completamente deserta

Dopotutto chi percorre una cittadina di studenti universitari a piedi alle otto del mattino?

Quando ho visto lui abbracciato a quella ragazza ho sentito il pavimento sgretolarsi sotto i miei piedi, e non so il perché di questa reazione solo ho provato una repulsione talmente forte che..

Mi sono girata e senza svegliare nessuno me ne sono andata, sono uscita da quella casa correndo il più veloce possibile, non credo vorrò rimetterci piede per un bel po’

Ho sentito il mio corpo sprofondare come se avessi perso tutto, non riesco ancora a comprendere il motivo della mia reazione così esagerata, lui è il mio migliore amico eppure quando lo vedo con un’altra sento come se lui fosse distante e io non ci sia più

I pensieri si placano alla vista dell’edificio del campus; i muri sono ricoperti di un colore grigio fumo rovinato dagli anni e centinaia di finestre ne decorano la facciata e i lati

I corridoi sono ancora mezzi vuoti, sull’orologio sono segnate le nove meno venti

La palestra di joga dovrebbe essere già aperta, se riesco ad entrare senza farmi vedere dovrei riuscire a fare una doccia prima delle dieci

Il pavimento degli spogliatoi è terribilmente freddo sotto i miei piedi nudi, rabbrividisco alla vista della muffa che si è accumulata sulle piastrelle bianche lucide, la testa della doccia è incrostata di calcare e il fiotto dell’acqua che ne fuoriesce è gelido

Quando mi ritrovo sotto quel getto freddo la mia mente mi accoltella ancora con le immagini di lui che sembrava maledettamente felice a  stringere quel corpo presso che perfetto

Sfiorandomi la pelle per cospargerla di bagno schiuma provo a immaginare che quelle siano le sue dita, che la sua mano risalga la mia coscia e come sarebbe stato se io fossi stata al posto di quella ragazza..

Ricaccio il pensiero, io e Louis siamo e saremo sempre migliori amici non ci potrà mai essere nulla tra di noi siamo troppo uguali per poter stare insieme.. lui non potrebbe mai amare una come me

Avvolgo il busto in un asciugamano che era nello sgabuzzino dei vestiti smarriti, do uno sguardo al cellulare, nove e mezza se mi muovo per l’inizio della lezione dovrei riuscire a essere in classe

Infilo i vestiti della sera prima ignorando che sembro una  barbona, lego i capelli in una coda anche se sono ancora bagnati, ma non credo che qualcuno si dimentichi un phone in spogliatoio

Il mio viso si contrae in una smorfia alla vista di un paio di occhiaie scure sotto gli occhi

Quando esco una folla di studenti si è riversata nei corridoi, chi ripassa per qualche esame, chi chiacchera appoggiato al muro difronte alla propria aula e poi ci sono io trafelata e di fretta che cerco di raggiungere l’ora di psicologia in tempo

Entro, la classe è ancora semi-vuota mi siedo in una fila intermedia e solo in quel momento mi rendo conto di non avere con me i libri e neanche un foglio su cui prendere appunti, se fossi rimasta a casa ieri sera accidenti!

Spalanco le labbra di sorpresa alla vista di Jace, l’amico di Niall e suo amico confidenziale da quel posso ricordare di qualche ora fa

Sembra riconoscermi e si dirige verso di me, lo accolgo con un sorriso

“ciao..emh..Clare” ha la voce dolce e rilassata dopo una festa come ieri sera come fa?!

“esatto” con uno sguardo mi chiede se può sedersi vicino a me e io acconsento

you help me see the beauty in everythingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora