44

74 6 0
                                    

N/A: Bentornati💖 Vi auguro una buona lettura e mi scuso per eventuali errori. Ci sentiamo alla fine!

Edith

Quando sentimmo lo scatto di una serratura, seguita da due voci femminili, sobbalzammo.

Heath, che si era allontanato dal mio abbraccio, raggiunse la porta alla velocità della luce mentre io rimasi immobile. Anche se ero venuta in casa Atkinson per un preciso motivo, ossia per scusarmi con Cindra ed Hailee di persona, continuavo ad essere terrorizzata all'idea di incontrarle.

Non percependomi alle sue spalle, Heath indietreggiò, appoggiò una mano contro lo stipite e sbucò con la testa all'interno della sua camera. «Non scendi?»

«È una buona idea?» Mi avvicinai indicando il piano inferiore, dove le due donne stavano ridendo per qualcosa.

«Volevi scusarti, no? Bene, questa è la tua occasione.»

Prima che potessi replicare Heath mi prese per mano e mi trascinò giù per le scale, costringendomi a seguirlo.
Arrivati al fondo svoltò a destra e si fermò di colpo sulla soglia del salone. Io mi scontrai con la sua schiena e per poco non persi l'equilibrio. Imprecai in silenzio e, da codarda quale fossi, rimasi nascosta alle spalle di Heath perché non ero pronta alla resa dei conti.

Non ero mai stata troppo brava ad assumermi le mie responsabilità.

«Mamma, guarda chi è tornata?» Heath si spostò di lato e, con una mossa del capo, mi incitò ad avvicinare sua madre che, a differenza di quanto pensassi, era sola. «Salve, signora Atkinson.» 

Quando Cindra realizzò chi fossi, il suo sorriso si indebolì e il suo sguardo si fece cupo. Mentre accorciavo le distanze fingendo che il cuore non mi stesse martellando nel petto, continuai a mantenere il sorriso e a sembrare cordiale.
Ma l'atmosfera era carica di tensione e fu impossibile per me ignorarla.
Per fortuna Heath se ne accorse e venne in mio soccorso. «Edith mi ha appena raccontato il perché se ne sia andata così l'altra sera.»

«Mi ha accennato qualcosa Haywood.» Mi trafisse con gli occhi.

Impanicai. Cosa le aveva detto? 

Ancora una volta Heath mi salvò dal fare una pessima figura. «Bene, mamma. Allora saprai che quella sera Edith ha ricevuto una telefonata importante e che è dovuta andarsene perché un suo caro non ce l'ha fatta.»
 
Quando il figlio finì di parlare, l'espressione di Cindra mutò radicalmente: il suo sguardo si addolcì, sfiorandomi con amorevolezza, e le sue labbra assunsero una linea triste. Quindi si avvicinò e mi toccò un braccio. «Haywood non...Non mi ha raccontato tutta la storia. Mi dispiace, condoglianze.»

«Grazie.» Sperai che il mio sorriso non sembrasse una smorfia.

«Mi sono spaventata tanto quella sera, quando Heath mi ha detto che te ne sei andata in preda allo shock e ferita, e poi sei sparita. Sono stata in pensiero per te fino a quando mio figlio non ti ha trovata.» 

Il cuore mi si sgonfiò come un palloncino nel petto.
L'avevo combinata grossa.
E se la sera in cui Haywood mi aveva obbligata a chiederle scusa avevo accettato solo perché avrei voluto che lui mi ascoltasse, adesso mi rendevo conto della gravità della situazione.

Il fatto era che non fossi più abituata a circondarmi di persone che temevano per la mia incolumità e, di conseguenza, avevo agito pensando solo a me stessa. Da egoista.
Era stato un riflesso spontaneo.

«Lo so, credimi. Mi dispiace tantissimo, Cindra. Sono mortificata.» Sperai che capisse quanto sincere fossero le mie scuse.

«Come stai?»

Succederebbe Tutto - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora