Caro Nerada,
a lungo ho rimuginato sulle parole da rivolgerti, come se, in realtà, non volessi davvero scriverti una lettera. Ma voglio farlo, perché sei stato una delle luci, seppur flebile, nel lungo tunnel che è la mia vita.
Sei un ragazzo straordinario, l'ho sempre pensato. La tua amicizia ha reso l'Università più facile da sopportare, amicizia che si è trasformata in una specie di rituale: i caffè annacquati della macchinetta hanno scaldato il mio cuore quando, seduti sul solito muretto freddo e tinto di grigio, ci raccontavamo le nostre vite. Erano tempi difficili per me, come tu ben sai. Tempi in cui tutto sembrava essere contro di me, contro i miei sogni e le mie ambizioni. Avevo bisogno di qualcuno che mi facesse ridere, che mi distraesse dalla mia malinconica vita, e tu c'eri. Ci sei sempre stato. Perciò grazie, Nerada. Grazie per essere stato un ottimo compagno di studio, grazie per essere stato un amico genuino, grazie per aver riempito la mia vita di luce. Un po' mi manca andare insieme alle lezioni, in aula studio dove, tra una pagina e l'altra dei libri, finivamo sempre a parlare d'altro e a ridere sonoramente, disturbando gli altri studenti. Rimanere con te in quelle che, garbatamente chiamerei catacomba, ossia l'aula studio, mi ha fatto capire che non ero sola. Non sono sola neanche adesso, o forse sì?
Ultimamente le nostre strade sembrano essersi divise, ed è ciò che più temevo, che la nostra amicizia si iniziasse a sfumare sempre più, fino a diventare polvere. Polvere a cui cerco costantemente di aggrapparmi. Ma, che io sia maledetta, non ho coraggio di scriverti, di chiederti di vederci un'altra volta, di chiamarti e sapere come stai. Non sono brava a tenermi strette le persone, soprattutto quando queste, per una infelice configurazione degli eventi, cominciano ad allontanarsi.
Tu ora hai la tua vita, Nerada. Che mi piaccia o no, ora sembri avere ciò di cui avevi più bisogno, ossia l'Amore. Quell'Amore che io non potevo darti. Hai trovato la tua persona speciale, dopo tante pugnalate alle spalle. Ora sembri felice, dunque io lo sono a mia volta. Vorrei solamente avere un'altra occasione di bere con te quel disgustoso caffè delle macchinette. Sento come se la mia esistenza si stia sgretolando sempre più, e credo di non poter più essere una buona amica per te.
28/09/2020
12:35
N.F.
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Lettere fantasma
General FictionE' una raccolta di lettere private indirizzate a persone che hanno fatto o fanno parte della mia vita.