Pensavo ormai di conoscere tutto sull'amore, ma eccoti qua, con quello sguardo malizioso e l'atteggiamento da perfetto Don Giovanni sicuro di sé. Mi trasmetti pace, ma allo stesso tempo mi agiti, trasformi il mio stomaco in un fiume in piena e ingarbugli i miei sensi. Amo amarti, ma poi mi dico che vorrei non amarti affatto. Non sono mai stata spaventata così tanto da questo sentimento, perché sai bene che sono pessimista, e penso già a quando ti perderò e a quanto potrei starci male. È banale da dire, più banale da leggere, ma è la mia verità: mi hai mostrato una sfaccettatura dell'amore che non conoscevo, e con te sto cercando di imparare ad amare, ad amare davvero, perché sento che non potrei fare nulla di più per te se non amarti incondizionatamente, profondamente, infinitamente, sinceramente. E ora sto piangendo mentre scrivo, perché mi sento ridicola, mi sento come una stupida, improbabile, inguaribile romantica. Voglio solamente dirti quello che non riesco dirti a voce, quello che mi frulla nella testa ogni volta che siamo insieme e ci rinchiudiamo nei nostri silenzi. Mi chiedi sempre a cosa penso, ma raccontare i miei pensieri è una cosa alla quale ci sto ancora lavorando, non sono affatto brava con le parole in aria, ma con quelle su carta sì.
Sappi che non mi sfugge niente che riguardi te, ogni minimo dettaglio, ogni tuo minimo particolare, è ben impresso nella mia mente, anche se non ti darò mai la soddisfazione di sapere che presto così tanta attenzione a tutto quello che dici e fai. Mi piace guardarti e ascoltarti, e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo su di te, e mi accorgo che mi piaci sempre di più. Ricordo perfettamente il giorno del nostro primo messaggio, della nostra prima chiamata, di quanto eravamo competitivi nei giochi sul telefono, di quando volevi vedermi ma io non mi sentivo pronta. E poi ricordo perfettamente il giorno in cui ci siamo finalmente visti, so la data del nostro primo bacio, della nostra prima volta. Ricordo le serate a parlare della vita e delle relazioni, delle nostre paure. Già allora sapevo di volerti nella mia vita, ma ero insicura sui tuoi sentimenti. E poi finalmente mi hai chiesto di stare insieme, una settimana prima che ripartissi per Napoli, e in quel momento altre mille paure si erano aggiunte alle mie costanti paranoie. Non c'è nulla che odi di più della maledetta distanza che mi separa da coloro che voglio avere sempre vicino, e ora sto di nuovo impazzendo all'idea di dovermi separare da te. So che non sarà un periodo lungo, so che esistono i messaggi e le chiamate, so che ci siamo già passati, e so che l'attesa aumenta il desiderio... ma sono una persona molto emotiva e sensibile, e provo sempre un vuoto nel petto quando mi stacco dal tuo abbraccio per tornare a casa. Per quanto sia una sensazione del tutto normale all'inizio di una relazione, sento che non è affatto banale e scontata, perché credo che con te io posso essere davvero felice, perché tu sai come rendermi felice, e ti ringrazio per questo. Già solo il fatto che tu sopporti i miei malumori e ti freghi della mia luna storta vuol dire molto, perciò grazie. Forse un giorno riuscirò ad esprimerti i miei sentimenti così apertamente, ma nel frattempo lascerò parlare i miei gesti, e anche i miei silenzi. Continuerò ad abbracciarti e a supportarti in tutto, anche quando sarai irritante. Ti amo. Sempre.
27/10/2022
12:37
N.F.
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Lettere fantasma
General FictionE' una raccolta di lettere private indirizzate a persone che hanno fatto o fanno parte della mia vita.