✨Trattato di Magia ✨

24. Creare il Cerchio Magico e invocare la divinità.

Rispondo a DracoHidra che mi chiede delle evocazioni delle divinità e gli elementi.

Per quanto riguarda il rito operativo dovete pensare al tipo di invocazione, a cosa invocare e che materiale utilizzare, è fondamentale che vi sia chiaro nella testa che cosa volete fare e il vostro intento.
In altre parole: che tipo di incantesimo volete fare? Di guarigione, fortuna, prosperità ecc
Quando saprete dare una risposta a tutte queste domande e avete le idee chiare nella mente, vi verrà automotatico scegliere a quale divinità rivolgere la vostra invocazione. Quindi è bene che conosciate la divinità a cui chiederete supporto.

In un incanto non ci rivolge ad una divinità o ad uno spirito, ma si utilizza il proprio potere, per molti la parte divina in noi.
Un rituale di 'richesta' è in realtà una preghiera ritualizzata, che è ben altro.

Ora che avete scelto bene la divinità affine allo scopo del vostro rituale iniziamo.
Mettiamo caso vogliamo aprire un cerchio di pietre (vi ricordo che potete fare il vostro cerchio con ciò che volete) spazziamo lo spazio con una scopa,

Invocazione agli elementi
Contrassegnate i quattro punti cardinali con delle pietre piatte seguendo l'ordine terra/nord, Aria/sud, Acqua/ovest, Fuoco/est nel mentre li posizionate recitate:

Aria, Fuoco, Acqua, Terra,
Elementi della Nascita Astrale,
Io vi invoco: siate al mio servizio!
Nel Cerchio tracciato nel modo appropriato,
Da attacchi e colpi psichici protetto,
Io vi invoco: siate al mio servizio!
Dalle caverne ai deserti, il mare e le colline,
Con la bacchetta, il pugnale, la coppa e il pentacolo,
Io vi invoco: siate al mio servizio!
Questa è la mia volontà e così sia!

Dopo aver posizionato i punti cardinali con una corda tracciamo un cerchio tenendo le pietre al di fuori, questo rappresenta i regni spirituali. Le dimensioni del cerchio possono variare da un metro e mezzo fino a sei metri, in base ai partecipanti e all'area in cui si svolge il rituale. Quindi prepariamo l'altare, mettendo l'acqua in una coppa e il sale in un'altra. Accendiamo candele e incenso. E procediamo.

Consacriamo l'acqua toccando la superficie con l'athame e recitiamo:

Io consacro e purifico quest'acqua,
Affinché possa essere pura e adatta a risiedere nel sacro cerchio di pietre.
Nel nome della Dea Madre
E del Dio Padre,
Io consacro quest'acqua.

Toccate il sale con la punta dell'athame e recitate lo stesso sostituendo "sale" ad "acqua"

Ora rivolgetevi verso nord, toccando terra con la punta dell'athame e tracciate io Cerchio recitando:

Questo è il confine del Cerchio di pietre.
Che vi entri solo amore,
Che vi esca solo amore.
Caricalo con il tuo potere, Drygthen.

Posate l'athame sull'altare. Sollevate la coppa del sale e spargete attorno al Cerchio, poi spargete i fumi dell'incenso e di una candela, infine spruzzate l'acqua. Ora che il Cerchio e sigillato potete invitare gli elementi e la divinità.

Quindi voltatevi a nord, alzate l'athame e invitate l'elemento Terra a ad entrare nel Cerchio.

Potete usare parole tipo:

Oh Spirito della pietra del Nord,
Antico della Terra,
Io (o noi, se siete più di uno) vi invitiamo in questo Cerchio.
Caricalo con il tuo potere, Drygthen!

Baciate la lama

Lo stesso vale per gli altri elementi, girando in senso orario, quindi verso est e ripetete l'invito, ovviamente cambiando elemento.

Quando tornerete sul nord potrete invitare la vostra divinità.

Invocazione della Dea
Una volta creato il cerchio ed invocato gli Elementi, è arrivato il momento di invocare le Divinità, solitamente si invoca prima la Dea, non perché abbia maggior importanza, la Wicca è tendenzialmente duoteista e tende alla parità (non tutte le tradizioni), diciamo che è più una questione di tradizione. Come invocare la Dea, dipende tutto da voi, potete creare un invocazione tutta vostra, potete copiarne una già utilizzata in una qualunque delle tradizioni conosciute, potete usare una poesia o una invocazione antica, insomma quello che più vi aggrada, fate però attenzione a cercare ciò che più vi serve come prerogativa della Divinità se dovete svolgere un rituale propiziatorio per una partoriente sarebbe meglio invocare una Diana ad una Minerva (parlando di mitologia Romana). È importante quindi informarsi su quello che si sta facendo, su chi si sta chiamando come ho già detto.

Uno che conosco per la Dea da cui potete prendere spunto potrebbe essere:

Dea misericordiosa, tu sei la regina degli dèi, Luce della Notte, Creatrice di tutto ciò che è libero e selvaggio. madre della donna e dell'uomo, amante del Dio Cernunno e protettrice di tutti i Wiccan, io ti prego discendi con il tuo potere su questo Cerchio.

Insomma, detto tra noi, agli dèi piace essere adulati.

Invocazione del Dio
Il discorso è uguale a quello dell'invocazione della Dea, fate dunque attenzione a quello che state invocando nel vostro cerchio e non avrete sorprese. Il consiglio è quindi quello di studiare un po' gli aspetti che si vogliono invocare prima di farlo. Cercate, di dare la medesima importanza al Principio Femminile e a quello Maschile, portate rispetto e attenzione.

Ora che avete la divinità al vostro fianco svolgete tranquillamente il vostro rituale, che sia un Sabba o altro.

Per chiudere il Cerchio invece.
Congedate la divinità, ringraziarla e siate sempre gentili. Come al solito potete fare a parole vostre (la spontaneità è apprezzatissima) oppure preghiere trovate su libri o il nostro amato internet.

Poi congedate gli elementi uno ad uno, partendo sempre dal nord in senso orario sollevando e baciando l'athame, proprio come prima.

Ti congedo, Spirito della pietra del (Nord, Est, Sud, Ovest), e ti ringrazio per aver presenziato il mio Cerchio di pietre.
Che tu sia benedetto!

Tornate al nord e recitate:

Terra, Acqua, Fuoco e Aria,
Elementi giusti e potenti,
Ora tornate alle vostre dimore, andate!
Questa è la mia volontà e così sia!

Ora che siete soli pulite tutto e riposate.

Spero di non aver riportato niente di sbagliato, me lo sono studiata attentamente direttamente dai miei appunti.

Spero di aver risposto alla domanda, se qualcosa non è ancora chiara vedrò che altro posso fare.