Le nostre amicizie, il nostro valore

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Erano usciti da poco, una passeggiata sarebbe servita a tutti per distrarsi e aprire la mente dopo quello che era successo. Magnus aveva deciso di spezzare la tristezza con un abbigliamento glitterato dai colori sgargianti, la tristezza sarà anche contagiosa ma non c’è niente al mondo così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore, e Magnus non poteva non sorridere guardando Max e Rafe che camminavano con Maryse ridendo.

Il piccolo Rafe lasciò la mano della nonna per correre verso una piccola boutique che vendeva souvenir

"Papà papà, guarda che belle, tutti questi colori, ne compriamo una per Zia Clary?"

Magnus sorrise al piccolo shadowhunter

"Ma certo piccolo, scegli quella che preferisci e mentre noi beviamo un espresso tu puoi scriverle un messaggio!"

Rafe fece scorrere le cartoline, scegliendo la più colorata di tutte

Erano seduti da qualche minuto al tavolino del bar adiacente a Catalunya Square, Max era impegnato a rincorrere i milioni di piccioni che riempivano la piazza sotto lo sguardo vigile di papà Magnus mentre Rafe aiutato da Alec cercava di scrivere una cartolina a zia Clary.

"Papà dov'è la nonna?" chiese a un certo punto preoccupato

Alec alzò gli occhi al cielo

"Credo che dovremmo mandare delle squadre di soccorso al centro commerciale El cortes, non so come sia possibile non aver perso anche tuo padre!"

Rafe rise e riprese la sua opera

Ciao zia, qui è tutto coloratissimo, ti piacerebbe molto, ma so che non puoi venirci perché devi stare attenta che zio Jace non combini qualche guaio, quindi ti mando io un po' di colori. Ti voglio bene Rafe. Ti vogliono bene anche i papà e Max. A presto. 

Alec sorrise, il suo piccolo shadowhunter era proprio un bambino sveglio

"Papà ora andiamo a prendere qualche piccione" 

Disse alzandosi e trascinandosi appresso Alec e Magnus

Alec e Magnus si trovarono davanti all'enorme portone in legno massello, incisi in spagnolo lungo tutto il portone vi erano i giuramenti degli shadowhunters, sopra di esso troneggiava l'angelo Raziel, Maryse era rimasta a casa con Max e Raphael, promettendo loro una splendida merenda.

"Ci siamo, speriamo ci possano aiutare, sai anche qui a Barcellona hanno dovuto eleggere un nuovo capo dell’istituto"

"Alexander, sei il console, non ci è bisogno di essere nervosi!"

Alec fece un bel respiro prima di entrare, incontrarono quasi subito uno shadowhunter minuto con i capelli castani e gli occhi verdi

"Buongiorno, sono José, posso essere…'" lo shadowhunter fece una pausa appena vide il volto di Alec

"Console Lightwood, prego si accomodi, è un onore, avviso subito che lei e il suo consorte siete qui! Fate come se foste a casa vostra, il nostro istituto è vostro" sorrise alla coppia prima di sparire dietro un’altra porta

"Visto Alexander, tutti ti adorano!"

"Magnus vorrei ricordarti che chi non mi adora è rimasto a tramare ad Alicante, ma non vorrei pensarci troppo ora" disse Alec aprendo il viso con un bel sorriso 

"Dimenticavo, esistono anche loro!"

Anche Magnus sorrise, in fondo la coorte non li preoccupava minimamente in quel momento.

Alec allungò la mano per sfiorargli la guancia.

"Mi era sembrata una voce familiare, è così bello e confortante vedere che le cose belle non cambiano mai!"

Una voce femminile alle loro spalle aveva interrotto il dolce momento.

"Pensavo foste a Parigi!" Magnus si voltò verso Emma con un'espressione felice in volto

"Oh sai, essere degli eroi per di più amici del console ha i suoi vantaggi, siamo un po' nomadi al momento"

Anche Alec sorrise e alzò il mento in segno di saluto a Julian.

Julian ricambiò il saluto di Alec allo stesso modo. 

"Come mai qui?"

"Un intoppo con una stregona, niente che richieda un esercito" Magnus cercò di minimizzare il problema, aveva parlato con Alec e per ora volevano indagare restando un po' nell' ombra.

"Ok, per un po' saremo qui, se serve una mano sapete di poter contare su di noi."

"Grazie Julian" 

"Magnus è il minimo! direi che te lo devo!"

Alec guardò i due salutarsi poi guardò Emma inarcando il sopracciglio.

Non appena i due ragazzi girarono l'angolo, Alec sussurrò nell'orecchio di Magnus in modo che nessun altro lo sentisse

"Poi mi devi spiegare questo debito di Julian, sia chiaro!"

Magnus rise "amore mio, sai benissimo che non ho segreti con te"

Alec baciò Magnus leggermente

"Scusate l'interruzione ma noi siamo pronti a ricevervi"

"Nessuna interruzione, andiamo!" Alec strinse la mano del marito seguendo José

"Console Lightwood, è un onore averla qui, io sono Alicia Malhotra, capo dell'istituto di Barcellona" fece una pausa e poi sorrise a Magnus "Magnus Lightwood Bane suppongo, è un vero piacere!" Alec sentì il cuore gonfiarsi di orgoglio, era così meraviglioso quando sentiva degli estranei associare il nome di Magnus al suo cognome, come se fosse qualcosa di naturale, un loro diritto.

"Grazie Alicia, avremmo bisogno di informazioni su una stregona, Amaranta Ortega"

Alicia aveva dato a Magnus e Alec pieno accesso a tutte le informazioni su Amaranta, ma l'unica cosa che avevano trovato erano molte interazioni tra Amaranta e un mondano con la vista di nome Manuel.

"Dovremmo scoprire chi è questo mondano e che legami ha con Amaranta, non credi?" Magnus sorrise ad Alec

"Mettiamoci a lavoro, ci aspetta una festa che potrebbe sorprenderci!"

Alec sospirò rumorosamente a quelle parole Magnus e le feste potevano rivelarsi un mix fatale.

"Già tremo all'idea, coraggio andiamo."

Poi strinse la mano ad Alicia 

"Grazie infinite dell'aiuto! A presto!"

Magnus' Secret Grimoire Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora