Famiglia

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Finalmente Alec era riuscito ad addormentare Rafe, cercare Max era la loro proprietà, ma anche Rafe lo era, ed era troppo spaventato per essere lasciato con qualcun altro, almeno finché Maryse non si fosse ripresa. 

La casa sembrava immersa nel silenzio, il grande salone era illuminato solo dalla luce della piccola scrivania posta al lato del divano, dove in realtà Magnus, cercava con tutte le sue forze di trovare la lucidità che gli serviva per scrivere un incantesimo abbastanza potente da abbattere tutte le difese di Amaranta e poter rintracciare Max. 

Alec seduto nel divano aveva appena mandato due messaggi di fuoco a Emma e Julian, sapeva di poter contare su di loro, lo aveva fatto da quando la piccola Emma di appena 12 anni lo aveva aiutato a capire dove Sebastian avesse portato Magnus e gli altri prigionieri, Emma era cresciuta, così anche Jules ed erano dei Nephilim eccezionali, tra i migliori che Alec conoscesse. 

Dopodiché inviò un altro messaggio di fuoco a Mark informando l'alleanza del rapimento di Max e chiedendo supporto logistico a Barcellona.

Alzò lo sguardo per incrociare quello preoccupato di Magnus.

"Non ci riesco, non trovo le forze e la concentrazione per farcela"

Il marito cercò di sorridere ma era davvero impossibile in quel momento, si alzò e lo strinse forte mentre una lacrima scendeva sul suo volto

"Dobbiamo farcela per Max, dobbiamo riportarlo a casa"

Poi estrasse il telefono dalla tasca e fece partire una chiamata proprio mentre la porta del loro appartamento veniva spalancata da un ciclone biondo.

L' Istituto di New York era nel pieno delle sue attività pomeridiane, c’erano Nephilim che entravano e uscivano, da quando era diventata la base operativa e il punto di appoggio per tutti gli shadowhunters il traffico da gestire era davvero molto per Jace e Clary.

"Voglio un rapporto dettagliato ogni mezz'ora, d'accordo?"

Jace stava dando le ultime direttive a una squadra che doveva essere di pattuglia quella sera quando il suo cellulare iniziò a squillare insistentemente, era tutto il giorno che si sentiva angosciato e strano ma aveva cercato di non dargli troppo peso, quando estrasse il telefono dalla tasca leggendo il nome di Alec la sensazione si amplificò.

Jace fece un rapido gesto di congedo agli shadowhunters di fronte a lui, mentre apriva la conversazione.

"Alec che succede? Va tutto bene? È tutto il giorno che ho una bruttissima sensazione"

Jace sentì chiaramente Alec sospirare, e avrebbe giurato di aver sentito la voce di Emma in sottofondo, attese la risposta del suo parabatai mentre Clary gli si era fatta vicina notando il suo viso preoccupato.

"Jace abbiamo bisogno di voi, qualcuno ha rapito Max"

Jace sempre così sicuro e forte sentì la terra sotto i piedi mancargli, doveva essere sbiancato visibilmente perché Clary gli aveva posato la mano sul braccio in segno di sostegno.

"Il nostro Max? Chi, come, quando?"

Alec stava piangendo, era chiaro, Jace cercò di farsi forza per entrambi

"Alec arriviamo, faccio aprire immediatamente un portale da Clary, il tempo di avvisare Izzy e Simon e siamo da voi, Resisti Fratello"

Clary guardò Jace, voleva sapere ma aspettò come sempre che fosse lui a parlare, la sua mano ancora appoggiata sul braccio del compagno e lo sguardo dolce.

Jace era visibilmente agitato, provò a parlare un paio di volte, ma ogni volta si bloccava.

Clary gli accarezzò delicatamente il braccio

Magnus' Secret Grimoire Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora