Non smetti mai di stupirmi

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Crociera

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.
I libri di storia ne parlano
solo in piccole note a fondo pagina,
ma è un argomento molto comune
a bordo delle navi da crociera.

Wystan Hugh Auden

Magnus adorava fare i bagagli, motivo per cui anche solo per due giorni a Praga aveva disfatto completamente tutte le valigie, ora era impegnato a ripreparare tutto per la partenza, più che altro era intento a fare comparire vari capi nuovi per i bambini dai suoi negozi preferiti "Alexander lo faccio solo per non rischiare di restare senza cambio"
Alec tentò di protestare, i loro bambini avevano ogni tipo di abbigliamento, ma nonostante tutto non poté impedirgli di comprare ogni tipo di tuta bizzarra o di scarpa da ginnastica. Poi fu il suo turno e quello di Alec, quando finì possedevano circa tre grosse valige in più di prima.
Avevano fatto colazione in camera tutti assieme prima di chiamare un taxi, l'idea era di viaggiare tutti insieme con i mezzi mondani, i bambini dovevano imparare a muoversi con ogni tipo di mezzo di trasporto, e quella era la loro occasione.
Il porto di Genova non era tra i più grandi che Magnus aveva visto ma aveva tutto quello di cui avevano bisogno, gli italiani erano davvero bravi a costruire Navi, e soprattutto avevano molto buon gusto, le loro navi da crociera erano famose in tutto il mondo.
E questa era imponente sotto i loro piedi.
Le valigie erano già state ritirate, un fattorino gentilissimo aveva informato Alec che avrebbero trovato tutto nelle loro cabine e li accompagnò per una scala fino alla porta d’ingresso.
Rafe era silenzioso al fianco di Alec che gli stringeva la mano, Max invece in braccio a Magnus sembrava un vulcano in eruzione tanto era emozionato, per lui che desiderava diventare un pirata quello era come un sogno bellissimo, in fondo per lui era come aver trovato un’isola del tesoro.
Magnus non amava molto viaggiare in nave, nonostante il lusso, i lunghi corridoi rivestiti di moquette e i corrimano in ottone gli ricordavano tanto quando aveva passeggiato la prima volta sul Titanic prima della sua inaugurazione, ricordava vagamente la donna bionda che era stata al suo fianco in quella passeggiata, in fondo tutto quello che era stato prima di Alec era solo un effimero ricordo, se pensava a cosa era successo dopo quella passeggiata gli veniva il panico.
"Papi hai freddo?" Magnus rise mettendo giù il piccolo Max davanti alla loro cabina.
"No mio piccolo mirtillo, papi si è solo ricordato perché non ama i viaggi in nave"
Max sembrò contrariato.
"Papi non c'è niente di più bello dei viaggi in nave!
Alec corse in soccorso del marito.
"Max piccolo, non a tutti piacciono le stesse cose, papi avrà i suoi buoni motivi, che ne dite di entrare in cabina ora? "
Lo sguardo grato di Magnus fece sciogliere il cuore di Alec.
Non vi era nulla come la sensazione di sentirsi amato, quella sensazione che ti dà la forza per affrontare qualsiasi cosa addolcendola.
Magnus aveva richiesto la Gran suite con due camere, situata nel ponte più alto della nave, godeva di una fantastica veranda con tavolo da pranzo e divano e una incredibile Vasca idromassaggio.
Magnus e Alec sedettero nel balcone della suite, i bambini giocavano ai pirati all'interno mentre il porto si allontanava sempre di più.
Nel giro di pochissimo tempo erano in mare aperto, lasciandosi Genova alle loro spalle, tutto attorno il blu del mare si mischiava al blu degli occhi di Alec.
Magnus poteva perdersi in quel colore per sempre.
"Magnus, tutto bene? Che ne pensi di preparare i bambini per la cena?"
“Sì”, rispose semplicemente Magnus ancora perso negli occhi del marito.
"Si, bene, ma cosa vuoi fare indossare ai bambini?"
"Alexander amore mio, lo dice il nome stesso, cena di…. gala!"
"Mag ti ricordi vero che sono dei bambini?"
Magnus amava potersi preparare per le feste ma più di tutto amava potersi dedicare ai suoi figli, nel loro armadio Max e Rafe avevano abiti per tutte le occasioni, dai più colorati ai più seri, ma Alec cercava sempre di convincere Magnus a vestire loro i completini più comodi, con grande piacere da parte di Rafe.
"Papi ma poi posso comunque mettere le scarpe con le luci?"
Alec rise, i bambini erano così meravigliosamente sinceri e schietti e l'espressione di Magnus a quell' affermazione era davvero divertentissima.
Alec rincarò la dose ridendo forte.
"Perché invece non mettete un bel pigiama, e mangiamo qualcosa qui in cabina?"
Lo sguardo di Magnus ora era davvero incredulo, non poteva credere che Alec volesse davvero rinunciare a quella cena.
"Siiii, possiamo mangiare in camera nostra? C'è il tavolo!"
Alec sorrise sicuro di sé.
"Certo piccolo, mi sembra perfetto!"
Magnus sembrava sempre più perplesso ma a quel punto aveva deciso che voleva vedere dove voleva arrivare Alec
"Mag mentre io penso alla cena e alla favola della buona notte perché tu non fai una doccia, e…"
Alec arrossì, Magnus adorava quando Alec arrossiva, gli ricordava il ragazzo timido e impaurito che aveva conosciuto all’inizio della loro storia.
"E? Alexander che succede?"
"E ti metti lo smoking, mi piaci in smoking…"
Magnus sorrise, ora era davvero incuriosito da quello che aveva in mente il marito.
"Outfit vincente non si cambia!"
Diedero da mangiare ai bambini, dopo di che Alec mandò Magnus a prepararsi mentre lui si occupava del resto, ci vollero ben quattro fiabe prima che le due pesti si addormentassero.
Finalmente dopo aver rimboccato le coperte dei figli anche Alec poté andare a prepararsi per la sua sorpresa.
Prese dall'armadio lo Smoking che Magnus gli aveva regalato durante il loro primo viaggio assieme, ricordava l’avventura sull'oriental express come se fosse accaduta ieri, invece erano trascorsi anni, anni a volte tristi e faticosi ma con Magnus come sua costante.
Infilò la camicia bianca e si sistemò i gemelli, Magnus aveva comprato ad Alec una vasta scelta di accessori per lo smoking nell’arco degli anni, ma lui aveva optato per i primi ricevuti, i suoi preferiti visto che rappresentavano arco e frecce. infilò la Giacca nera e bussò alla porta del Bagno.
“Magnus sei pronto?”
dall’interno si sentirono una serie di rumori prima della voce di Magnus.
“Anche se non so per cosa, si Alexander, sono pronto!”
Alec rise di cuore.
“Presto lo scoprirai tranquillo!”
Magnus uscì dal bagno e raggiunse Alec nella veranda, il marito gli andò incontro e lo accompagnò al tavolo accuratamente apparecchiato, davanti a loro il mare aperto e la luce delle candele a illuminarlo.
Alec gli sorrise spostando la sedia per farlo accomodare prima di riempire i calici di Champagne. Magnus fece roteare leggermente il bicchiere, mentre ammirava Alec.
“Quando hai preparato tutto questo?”
“Non sei l’unico a saper fare magie, e poi diciamo che essere console ha i suoi vantaggi, c’è molta gente disposta ad aiutarmi!”
Magnus sorrise, spesso si davano per scontate troppe cose che invece meritavano gratitudine, ma con Alec questo non poteva e non doveva succedere mai, Alec aveva preso la sua vita e l’aveva resa degna di essere vissuta.
Lo sguardo di Magnus si fece se possibile ancora più dolce.
“Grazie Alexander, io non so che dire”
Alec lo guardava come se fosse la cosa più bella del pianeta.
“Allora non dire nulla e per una volta lascia che sia io a sorprenderti”
“Ma tu mi sorprendi continuamente Alexander”
Alec allungò la mano e intrecciò le dita a quelle del marito, che aveva lo sguardo sognante.
“Che ne pensi di raccontarmi di qualche nuova costellazione? se non ricordo male è una cosa che amiamo”
Magnus indicò il cielo stellato
“Ricordi bene, è una cosa molto romantica”
Alec strinse leggermente la mano di Magnus senza smettere di guardarlo
“Sai cosa mi renderebbe felice ora?”
Magnus lo guardò con aria interrogativa
“No Alexander ma chiedimi qualsiasi cosa e farò in modo di accontentarti”
“Una cosa semplice, un bacio sotto le stelle!”
Il cuore di Magnus sussultò a una richiesta così semplice ma ricca d’amore, si portò la mano di Alec alla bocca e la baciò prima di lasciarla andare, poi si alzò e raggiunse il marito.
La felicità di Alec era una condizione essenziale per la sua vita, soprattutto se questa richiedeva un bacio.
Magnus baciò Alec come se fosse acqua nel deserto, prima di far scivolare via la giacca del marito, adorava come Alec indossava la camicia dello smoking.
I loro baci erano più luminosi del cielo sopra di loro.
Furono scossi da un brivido intenso mentre Alec mise un braccio attorno al collo di Magnus per stringerlo a sé.
Magnus ansimò cercando di riprendere fiato.
“Alexander la cena si raffredda”
Alec invece di rispondere si tirò sopra il marito finendo sul divano della veranda.
Le braccia di Alec circondavano Magnus mentre lo baciava con decisione
“Al Diavolo la Cena!” gli sussurrò all’orecchio facendolo rilassare.
Alec se lo tirò più vicino e lo baciò mentre gli sbottonava la camicia, che iniziava a essere davvero di troppo.
Magnus abbassò la testa per posare le labbra sul collo di Alec che rabbrividì, i baci si fecero sempre più urgenti e appassionati, le mani sempre più impazienti..
Improvvisamente Alec si immobilizzò sentendo dei bisbigli provenire dall’interno.
“Papà Alec si è raccomandato di dormire!”
“Ma io voglio vedere il mare di notte”
Magnus si staccò controvoglia dal marito
“Quelle due piccole pesti me la pagheranno cara” ma mentre lo disse un sorriso si disegnò sul suo volto “Io vado da loro, tu ricomponiti”
Schioccò un bacio in direzione di Alec mentre si accingeva a raggiungere i bambini.

Magnus' Secret Grimoire Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora