Chapter eight

1K 56 9
                                    

~Avanti Potter, cos'è quel muso lungo!?~ chiese sghignazzando.
Harry sbuffò prima di rispondere.
~chiudi quella boccaccia Malfoy, sappiamo entrambi che dovevano vincere i Chudley Cannons~ disse sbuffando ancora. Ne seguì una risata da parte del biondo.
~forse dovresti cambiarti gli occhiali! Non ti sei accorto di come erano bravi i Ballycastle Bats? Per questo hanno vinto, perché sono i migliori~ Harry ruotò gli occhi. Sapeva di non dover discutere con lui. Per qualsiasi cosa, aveva ragione sempre lui.
Ora si trovavano a Villa Malfoy.  Erano seduti sul divano in pelle nera e sorseggiavano un te e un caffè. Scorpius,Albus e James erano in una sala nei sotterranei , a mettere in pratica alcune mosse viste poche ore prima alla partita. Lily ,invece, era a casa di Hermione e Ron.
Fuori c'era il vento. Si sentivano fischi a non finire. Il tempo era scuro, si sarebbe messo a piovere sicuro. Nuvoloni carichi d'acqua coprivano il cielo rendendolo oscuro e triste.
Harry alla fine era riuscito a invitarlo e Draco aveva accettato senza pensarci due volte.
Ginny gli scriveva da quando se n'era andata. Gli diceva che le dispiaceva e che era la cosa migliore da fare. Gli chiedeva sempre come stava e come stavano i bambini ma Harry non le rispondeva mai. Non aveva ancora parlato con Draco di questa cosa. Il biondo sapeva che le cose non andavano bene tra i due ma preferiva non chiedere. Si faceva i fatti suoi e se Harry avrebbe voluto dirglielo, lui era lì, le orecchie spalancate per ascoltarlo.
Sorseggiarono le loro bevande in silenzio. Non avevano più niente di cui parlare. Harry guardò di sfuggita il profilo del bellissimo viso di Malfoy e come ogni volta che lo faceva, gli venne una maledetta voglia di vederlo nudo sotto di lui. A gemere magari, o a sospirare preso dal piacere, oppure ad ansimare il suo nome mentre lui lo scopava con tutte le forza che aveva. Perché si, era quello che voleva fare da quando andava a scuola. Lui era il suo sogno proibito. Quello che glielo faceva venire duro di notte ed era costretto a venire per affievolire il dolore di strettezza nelle mutande. Voleva vedere quelle labbra rosse e piene gridare per l'eccitazione, voleva vedere quei capelli biondi ricadergli sulla fronte sudata. I suoi occhi chiusi per il troppo piacere e le guance rosse per il caldo. Sentì il membro ingrossarsi ad ogni pensiero poco casto che faceva. Si sistemò sul divano provando a non pensarci, ma trovarselo affianco rendeva il tutto un po' difficile.
~come va il lavoro?~ chiese il biondo poco dopo. Si era stancato di quel silenzio.
~ehm..bene..a-avrei preferito fare altro ma... ma va bene~ stava davvero provando a non pensarci, ma le immagini di lui che lo scopava, erano ancora li. Vivide davanti ai suoi occhi.
~Potter,qualcosa non va?~ chiese guardandolo. Harry provò a evitare il suo sguardo ma era impossibile. Sembrava chiamarlo. Lo obbligava a guardare.
Si voltò e i suoi occhi verde prato, incontrarono quelli color ghiaccio del biondo.
Doveva fare qualcosa al più presto o sarebbe venuto in quel momento,davanti a lui, nei pantaloni, solo per uno sguardo.
~I-io...~ fece un grandissimo errore. L'errore più grande che avesse mai fatto.
Gli guardò le labbra. Fu per un istante ma quello bastò per aumentare la voglia di averlo.
Che poteva fare? Non aveva mai avuto questi istinti. Draco era l'unico che glieli procurava. Ma lui era gay? Harry di sicuro no. Cioè, trovava belle le donne, questo era sicuro, ma Draco... lui era l'unico uomo capace di fargli provare quello che stava provando. Non aveva mai avuto niente quando stava nei dormitori con Ron e gli altri. Solo Malfoy. Gli altri uomini erano indifferenti, anzi, gli faceva persino schifo. Ma lui... Harry non sapeva per quale motivo provava quelle cose. Sapeva solo che era un male, perché Draco non era gay e anche se lo fosse stato, non sarebbe di certo andato a letto con lui.
~Potter?~
La sua voce.. la sua maledettissima voce. Era sensuale e calda. Era sua e questo gli bastava per piacergli.
~M-Malfoy..~ voleva scoparlo. Voleva averlo a tutti i costi. Non ne poteva più di masturbarsi pensando a lui. Glielo avrebbe chiesto. In caso andasse male, gli avrebbe detto che era uno scherzo.
~Malfoy..i-io... VOGLIOFARESESSOCONTE~
Lo gridò così veloce che non si capì niente.
~scusa come hai detto?~ chiese infatti.
Harry lo guardò. Stava per esplodere. Voleva toccarlo.
~mi dispiace~
~per cosa esattamente?~
~per questo~
Si buttò sulle sue labbra come un forsennato. Draco rimase immobile sul divano. Gli occhi spalancati per lo stupore e la sorpresa di quel gesto improvviso. Sentì il suo cuore iniziare a battere più veloce. Harry Potter lo stava baciando. Gli stava divorando la bocca in realtà. Era il suo sogno da sempre. Allora perché non ricambiava? Harry sembrò avere lo stesso pensiero visto che si staccò e lo guardò pentito e imbarazzato. Si allontanò abbassando il capo.
Quella era stata una gran cazzata.
~scusa..io...non succederà più e..mi dispiace...n-non sono gay ma...m-ma tu sei..~
Alzò il viso e guardò davanti a lui. Fiamme rosse e maestose picchiettavano nel camino grande e scuro. Aveva caldo ed era certo non fosse colpa del camino. Chiuse gli occhi pentito per quel che aveva fatto. Cosa gli era saltato in mente? Era ovvio non avrebbe ricambiato. Non era gay. E di sicuro non provava quello che provava lui.
~ci vediamo~ disse alzandosi per poi smaterializzarsi  a casa sua. Si buttò sul letto.  I suoi occhi ancora vedevano la faccia sorpresa e confusa del biondo. gli occhi spalancati, le labbra chiuse. Le mani ferme sulle cosce. Tutti segni che dichiaravano quanto il biondo non volesse farlo. Sentiva il bisogno di venire. Doveva far capire a se stesso che non erano gli uomini che voleva, o meglio, non era Draco. Si sforzò di pensare a qualcun'altro ma la sua mente finiva sempre a lui. Si smaterializzò in un luogo che pensava non avrebbe mai visto da vicino.Camminò verso l'entrata pronto più che mai a far ragionare la mente. La musica era altissima. Non si era reso conto di quanto facesse buio prima ,in quella stagione. Si guardò intorno poi fece un sospiro ed entrò. Era conscio che l'indomani di sarebbe pentito di quel che stava per fare, ma era l'unico modo. Molte donne per lo più nude gli si avvicinarono riconoscendolo. Tutte volevano essere scopate dal Salvatore del mondo magico. Una gli accarezzò il petto. Un'altra gli succhiò il lobo dell'orecchio, un'altra gli massaggiava il membro da sopra i pantaloni e un'altra lo baciava con la lingua. Erano tutte bellissime e avevano un seno molto prosperoso. Perché non farsele tutte?
Le ragazze lo portarono in una stanza. C'era un letto matrimoniale molto grande, muri scuri, foto di donne nude appese alle pareti. Di sottofondo una musica sensuale contornava quel capolavoro di stanza.
Le ragazze lo buttarono sul letto e lui chiuse gli occhi mentre si faceva spogliare.
La ragazza riccia e mora gli salì sul bacino e si abbassò per baciarlo. Lui rispose al bacio senza ulteriori indugi. Era quello che voleva no? Liberare la mente. Sospirò nella bocca della ragazza quando sentì il suo membro eretto essere circondato da qualcosa di caldo. La riccia si spostò ed Harry poté finalmente notare una donna dai capelli rosa succhiargli il membro. Alzò il viso e il moro notò le guance incavarsi ad ogni succhio e rotoli di saliva uscire dalla sua bocca colorata di rosso fuoco. Un'altra ragazza gli prese il viso con le dita e glielo fece girare verso la sua direzione. Era bionda e aveva gli occhi di un colore bellissimo. Erano azzurri come l'oceano. Si buttò sulle sue labbra ed Harry poté sentire un sapore di fragola provenire dalle labbra piene della bionda. Sentì qualcuno prendergli una mano e poggiarla su quello che doveva essere un seno. Sentì il capezzolo turgido sotto le sue dita e iniziò a giocarci continuando a baciare la bionda. Sentì una mano toccargli i testicoli e ansimò nel bacio. Ad un certo punto la bocca calda della ragazza dai capelli rosa scomparve e al suo posto sentì delle pareti calde ma bagnate avvolgerlo.
Sentì dei gemiti e capí all'istante. Si tolse la bionda di dosso e guardò in basso dove una con i capelli lisci e marroni si stava scopando da sola il cazzo di harry.
Il moro la prese per i fianchi e per le gambe, la alzò e spostandosi, la buttò nel letto dove iniziò a scoparla con più forza facendola urlare di piacere. Alzò lo sguardo e vide le altre ragazze baciarsi. Riabbassò lo sguardo sulla chioma marrone e chiuse gli occhi. Continuò a scoparla con violenza immaginando di star scopando Draco. Gli occhi trasparenti, i capelli platinati, labbra piene e rosse. Il fisico perfetto che aveva visto pochi giorni prima. L'asciugamano striminzito che gli copriva chi sa quali meraviglie. Diede un colpo secco alla ragazza che inarcò la schiena e spalancò occhi e labbra.
Sapeva di star sbagliando. Quello non era lui.. non era l'Harry Potter che si ricordava.  L'Harry Potter del passato avrebbe riso se qualcuno gli avrebbe detto che qualche anno più tardi sarebbe finito in un'orgia a dir poco fantastica. Diede qualche altro colpo secco e venne nel preservativo che notò indossare. Se lo tolse, si vestì ed uscì, lasciando le ragazze da sole con ancora il bisogno di venire. Uscì da quel bordello e tornò a casa. Vide i bambini nei loro letti e sorrise pensando a quanto fossero stati bravi a tornare a casa da soli. Arrivò in camera da letto e si tolse le scarpe. Camminò al buio verso il bagno. Doveva lavarsi. Doveva togliersi quell'odore femminile di dosso. Si faceva schifo da solo. Non si sarebbe mai aspettato di arrivare fino a compiere un'azione del genere. Entrò nella doccia e aprí l'acqua. La testa bassa e l'acqua calda che lo colpiva. Ripensò a quello che aveva fatto e diede un pugno alle mattonelle della doccia. Poi ne diede un altro e un altro ancora. Le nocche erano rosse e scheggiate e l'acqua portava via il sangue che usciva. Si accasciò a terra e si prese la testa con le mani. Davvero si sentiva così male solo per aver scopato quella ragazza? 
No. Non era questo il problema. Il problema era Draco. Il modo in cui lo aveva guardato e l'astio nei suoi confronti. Il problema era che Harry c'era rimasto così male da dover in qualche modo sfogarsi. Perché ogni volta che pensava a lui provava solo dolore. Voleva averlo. E pianse sotto l'acqua quando capí che non lo voleva solo fisicamente. Harry provava qualcosa per lui, qualcosa di molto forte. Sentiva il cuore esplodere nel petto per ogni suo sorriso. Un dolore alla pancia quando lo guardava. Si sentiva morire ogni volta che i loro occhi entravano in collisione. Era stupendo come combaciassero alla perfezione. Aveva passato tutta una vita ad odiarlo quando in realtà stava solo nascondendo a se stesso i sentimenti che provava per lui. Per il bullo che lo aveva sempre preso in giro. Per il ragazzo  dal padre orribile, per il ragazzo con una vita difficile.
E singhiozzò quando ripensò ai suoi occhi. Sentì il suo cuore sgretolarsi pezzo dopo pezzo. La tristezza lo avvolse come una vecchia amica, la sentiva mentre lo stringeva forte e la sentiva anche mentre gli sussurrava che non lo avrebbe mai lasciato.

ツ 𝖒𝖆𝖎 𝖑𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆𝖗 𝖉𝖊𝖈𝖎𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖆𝖑 𝖈𝖚𝖔𝖗𝖊 ツDove le storie prendono vita. Scoprilo ora