Chapter six

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~forza papà muoviamoci!~
~aspetta Albus, tua sorella si sta ancora mettendo le scarpe~
Al sbuffò.
~Lily ti vuoi muovere?~
~Albus non parlare così a tua sorella~ e il bambino alzò gli occhi al cielo
~scusami Lily~ la bambina sorrise.
~io sono pronto, quando si va?~ chiese James
~subito~ rispose il padre alzandosi in piedi. Si incamminarono in soggiorno e entrarono nel camino.
~Voi due andate insieme, io andrò con vostra sorella~
~si papà. Pronto Jay?~ sorrise Al pendendo un pugno di polvere volante.
~vai~ ricambiò il sorriso.
~Malfoy Manor~ esclamò il secondogenito buttando la cenere ai loro piedi, ed entrambi vennero avvolti da fiamme verdi luminose.
~andiamo piccola, ora tocca a noi~
Arrivati in casa Malfoy, I due fratelli si guardarono in giro e Al sorrise vedendo Scorpius seduto sul pavimento con una mano sotto il mento, sicuramente li stava aspettando.
~Al siete arrivati!~ corse ad abbracciarlo.
~Ciao Scorp~ salutò James
~ehi Jay~ ricambiò.
Poco dopo arrivarono anche Harry e Lily che sorrisero al biondino.
~Signor Potter, è un onore~
~chiamami Harry, piccolo~ sorrise accarezzandogli i capelli. Erano così uguali a quelli del padre.
~cos'è tutto questo casino?!~ esclamò Draco entrando in soggiorno. Si fermò trovandolo pieno di Persone.
~oh siete arrivati~
~Salve signor Malfoy~ dissero i tre bambini ,educati. Harry sorrise guardando i suoi figli orgoglioso, e poi guardò Draco che lo stava a sua volta guardando. La prima cosa che notò furono i suoi capelli. Li aveva tagliati.
~ciao..~ fece
~ciao..~ rispose l'altro.
Si guardarono negli occhi per quelli che parvero secoli. Fu la voce del piccolo Scorp a terminare quel gioco di sguardi che si era creato.
~papà io e gli altri possiamo andare in camera mia?~
~certo tesoro, ma quando vi chiamo scendete subito~
Non ascoltarono nemmeno. Erano già corsi su. Lily si era seduta sul tappeto morbido davanti al divano , e giocava con il gattino bianco di Scorpius.
~Lily, tesoro, vieni qui~
~no, lasciala pure. Quel gatto adora i bambini~ sorrise guardando la bambina. Aveva i capelli rossi come la madre e Draco sentì una leggera scia di gelosia nascere dentro di lui.
Vide Potter avvicinarsi a lui.
~come va?~
~come dovrebbe andare? Ho una famiglia di cavernicoli in casa, spero solo non distruggiate qualcosa~
Harry rise e Draco trovò quella risata la più bella tra tutte. Non l'aveva mai visto ridere in quel modo per merito suo, per questo gli si sciolse il cuore.
~tranquillo. Io e la mia famiglia di cavernicoli non distruggeremo il tuo castello delle principesse~
~come osi?!~ fece un finto broncio e Harry sorrise. Si regalò qualche secondo per ammirarlo. Era bellissimo come sempre. Occhi argento brillante, bocca rossa e piena che ti faceva venire voglia di prenderla a morsi, capelli di un colore raro e bellissimo. Brillavano e sembravano quasi argento. Era un Dio, forse più bello. Distolse lo sguardo quando si accorse che Draco lo stava guardando confuso. Il cuore prese a battergli forte e si ritrovò a pensare che sembrava un ragazzino.
~q-quando ehm... a che ora mangiamo?~ chiese per interrompere quella tempesta creatasi nel suo stomaco.
~gli elfi devono farmelo sapere~
~oh si.. certamente~ si sentiva in imbarazzo. Non sapeva di cosa parlare e sentiva la testa esplodergli talmente tante le cose che voleva dirgli. Voleva dirgli che era bellissimo. Che lo era sempre stato, in realtà.
~Potter, tutto bene?~
~certo~
~ti vedo preoccupato~
Non doveva sembrare uno sciocco. Se gli avesse confidato le sue emozioni avrebbe solamente fatto una brutta figura. Draco era bellissimo e aveva una fila di donne che lo volevano. Di sicuro non avrebbe capito, non lo avrebbe mai guardato con occhi pieni d'amore.
~beh non sono affari tuoi~ gli costò molto dire quella frase, ma era l'unico modo.
Vide Draco aprire leggermente le labbra per poi richiuderle subito.
~ok.. perfetto. Volevo provare a essere gentile, almeno oggi che è Natale ma a te non sembra importare~
Ecco. Aveva combinato un casino.
~non intendevo..~ disse ma Draco lo fermò e lui abbassò il capo.
~si, intendevi proprio quello. Non ti chiederò più niente e non mi scomoderò mai più a preoccuparmi per te~ Harry alzò di scatto lo sguardo verso di lui. Aveva detto davvero di essersi preoccupato per lui?
~tu... eri preoccupato per me?~ chiese sorridendo maliziosamente
~non in quel senso. Cioè come una persona normale farebbe~
~di la verità, Malfoy.. ti piaccio un pochino..~ Draco dovette spostarsi a destra o le labbra di Potter sarebbero finite sulle sue. E lo voleva, lo voleva tremendamente ma sapeva che Potter lo stava facendo per metterlo in imbarazzo.
~cosa cerci di fare? Vuoi per caso baciarmi?~
~beh.. era quello il mio obbiettivo.. si~ sorrise ancora.
Draco si sentì le gambe molli e se non fosse stato per il mobile dietro di lui. Sarebbe caduto a terra. Voleva baciarlo. Cazzo se lo voleva. Ma non intendeva farlo solo perché Harry si stava divertendo.
~spostati Potter, non ti bacerò mai~ disse dandogli una spinta che lo fece indietreggiare di tre passi.
~lo vedremo Malfoy... lo vedremo~ sentì Draco,mentre camminava verso il soggiorno dove Priscilla lo stava aspettando.
~è tutto pronto, signore~
~bene, chiama i bambini~
~certamente~ sorrise e si smaterializzò nella stanza di Scorpius. Pochi minuti dopo, i tre ragazzi scesero in soggiorno e tutti insieme si spostarono in sala da pranzo dove un lunghissimo tavolo nero era apparecchiato elegantemente ed era addobbato con qualsiasi specie di cibo.
~non ti fai mancare niente vedo~ disse Harry raggiungendolo.
~sono i miei elfi ad occuparsi della spesa. Lascio decidere a loro e fino ad ora non mi hanno mai deluso~
~mm.. perché continui ad avere degli elfi? Potresti lasciarli liberi. In effetti ora tuo padre non c'è e sei tu a decidere~
~non sono io a obbligarli. Gliel'ho chiesto ma hanno preferito rimanere. Non li tratto da schiavi, anzi. Possono andarsene quando vogliono, fanno ciò che vogliono e mangiano con noi. Oggi però hanno preferito mangiare giù tra di loro. Hanno scelto di lavorare in questa casa, ci vivono anche. A me sta più che bene~
~capisco~
~Papá, tu e il signor Malfoy non venite a mangiare?~
~arriviamo subito tesoro~ sorrise alla piccola e insieme si incamminarono verso il tavolo. Dopo un'ora erano seduti ancora a tavola e parlavano tra di loro.
I tre maschietti parlavano di Quidditch. Lily ascoltava le scorie che Narcissa si divertita a raccontarle. Si, anche lei era stata invitata. Harry e Draco erano seduti uno a capotavola e l'altro a fianco e parlavano ricordando i vecchi tempi. Harry tenne per tutto il tempo,gli occhi ben saldi in quelli di Draco. Erano perfetti. Lui era perfetto. Giurò di non aver mai visto persona più bella. Nemmeno Ginny, per quanto poteva amarla, non aveva mai raggiunto la bellezza che possedeva il biondo. Il viso leggermente a punta e il naso dritto. La pelle candida sembrava neve e Harry l'adorava,in confronto alla sua che era abbronzata. La sua pelle chiara gli faceva venire una voglia matta di leccarla e di succhiarla. Voleva marchiare quei lembi bianchi di pelle fino a farli sanguinare. Voleva colorare ogni parte del suo corpo tramite succhiotti. Impazziva se si immaginava quella pelle candida essere riempita da segni rossi e violacei procurati dalla sua bocca. Draco si inumidì le labbra prima di parlare.
~come va tra te, Lenticchia e Sanguesporco?~ Harry sorrise per i nomignoli. Nonostante sapesse che Sanguesporco fosse un insulto, non si arrabbiò perché sapeva fosse un modo per ricordare la gioventù ed era più che sicuro che Draco non era serio.
~bene. Continuiamo ad essere amici come puoi vedere. L'amicizia creatasi tra noi, credo sia la cosa più bella e importante che mi sia capitata fino ad ora, dopo i miei figli ovviamente~
~ti invidio~ disse d'un tratto
~mi invidi?~
~si. Da sempre~ si fermò per guardare la faccia di Potter e trovandolo confuso decise di continuare.
~ho sempre provato invidia nei tuoi confronti. Tu eri perfetto, eri famoso, avevi tanti amici e tante persone che ti volevano bene. Non avevi i genitori, vero, ma in confronto avevi moltissime altre persone che colmavano quel vuoto procurato dall'assenza di due figure genitoriali. Io ho sempre e solo avuto mia mamma e mio papà~
~ma se ad Hogwarts eri circondato da persone!~
~non era amicizia quella. Era solo rispetto e paura. Ero il principe della mia Casa, ed essendo figlio di una famiglia famosa e potente, tutti erano un po' spaventati e preferivamo stare con me che stare contro di me. Come vere amicizie ho avuto Pansy, Blaise e Theo. Ci vediamo tuttora ma poche volte. Sono tutti impegnati con il lavoro e passano da qui raramente~
~mi dispiace~
~e di cosa? Della mia solitudine? Ci ho fatto l'abitudine e poi forse è meglio cosi~
~perché dici così?~
~da ragazzo sono stato uno stupido. Facevo scherzi a tutti e mi divertivo a prenderli in giro~
~posso confermare~ sorrise scherzando harry e Draco gli diede una leggera spintarella sulla spalla.
~forse, dopotutto, questa solitudine me la sono meritata~ disse sospirando
~hai sempre Scorpius e tua madre però. E se ti senti ancora solo, puoi sempre chiamare la famiglia dei cavernicoli. Credo sarebbero felici di farti compagnia~ sorrise.
Draco sbarrò gli occhi. Davvero Potter si era offerto per non farlo sentire solo?
~g-grazie..per me vuol dire tanto~ ed Harry sorrise facendogli un occhiolino.
Ad un certo punto nella sala si sentì un "pop" e tutti si voltarono nella direzione del suono. Harry spalancò gli occhi e per poco non svenne.
Occhi azzurri come il mare, fisico liscio e perfetto, labbra piene, capelli color fuoco. Lei era lì. In tutta la sua bellezza.
~Harry..~ sussurrò lei spesata. Si era smaterializzata dalla sua famiglia ma mai avrebbe immaginato di trovarla lì. In quella casa. Con quelle persone. In quel giorno speciale.
~Ginny..~ disse Harry alzandosi e tranciando per quella sera le sue intenzioni di parlare con Draco. Gli corse contro e la abbracciò. Lei ricambiò senza problemi.
~dove sei stata? I-io ..non capisco~ piagnucolò nel suo orecchio.
~dovevo pensare.. schiarirmi le idee..~
~rimarrai vero? Ti prego non andare via ancora~ sussurrò. Ginny non poté rispondere perché la piccola chioma rossa che tanto le somigliava, si attaccò alla sua gamba piagnucolando che le era mancata. Albus e James guardavano la scena con bocche spalancate. Anche Scorpius e Narcissa. Draco ,invece, ne aveva già abbastanza. Non solo era piombata nel bel mezzo della cena ma aveva anche ripreso Harry.
~mi dispiace interrompere questa bella e commovente rimpatriata di famiglia, ma lenticchia femmina non è stata invitata~
~Draco, tesoro, lasciali stare~ intervenne Narcissa.
~io non volevo nemmeno venirci qui! Che ci fate in questo posto?~ chiese Ginny riferendo l'ultima frase al marito.
~Malfoy ci ha invitato per cena~ Draco sentì qualcosa dentro di lui spezzarsi quando Potter pronunciò il suo cognome.
~e voi siete venuti? Harry ma..?~
~Ginny tranquilla. Albus è amico del piccolo Malfoy, non potevamo rifiutare~ sorrise al piccolo biondo.
~e poi si sono comportati tutti benissimo nei nostri confronti~ continuò guardando Draco. Ginny riprese la sua attenzione.
~ti ha forse dato qualcosa? Harry,lui è un mangiamorte!! Lui e quelli della sua razza hanno ucciso mio fratello! Hanno reso orfano Teddy.. come fai a stare con questa gente? Dovevano essere puniti entrambi com'è successo col padre~ sputò acida guardando Draco e Narcissa.
~sono sicura che cresceranno quel bambino in malo modo. Lo faranno diventare come loro. E io non voglio che i miei figli abbiamo amicizie con figli di mangiamorte~ corse da Albus e James e li prese per mano facendoli alzare da tavola contro la loro voglia.
~noi ce ne andiamo..~ disse. Lily guardò prima Ginny, poi Narcissa. Sospirò e seguì la madre.
~Gin aspetta.. non sono persone cattive.. sono cambiati~
~le persone non cambiano Harry. Erano mangiamorte e rimarranno mangiamorte per sempre~ detto ciò entrò nel camino, prese la polvere e dopo averla gettata a terra e aver urlato Casa Potter,sparì con i figli.
Harry rimase lì immobile, di fronte al camino ora vuoto.
~i-io..~ iniziò ma Draco lo interruppe
~che fai, non le corri dietro come al tuo solito? Siete riusciti a rovinare persino un giorno speciale come questo! Tu e la tua maledettissima famiglia!~ gridò Draco buttando a terra il bicchiere che aveva in mano facendolo rompere in mille pezzi. Scorpius si spaventò.
~Draco..~ lo chiamò la madre.
~no Draco niente! Quella stupida ha ragione!~ disse dando un pugno sul tavolo facendo traballare tutte le bottiglie poste sopra.
~Malfoy.. mi dispiace.. Ginny è fatta così. È ancora triste per la morte del fratello e.. se l'è presa..le parlerò~
~non mi interessa se le parlerai o meno. L'unica cosa che mi interessa in questo momento, è che quella dannata pel di carota, ha ragione..ha FOTTUTAMENTE RAGIONE!~ gridò facendo tremare Scorp e facendo spalancare gli occhi a Narcissa.
~Non è vero Draco. Sei una bellissima persona e sei un padre fantastico~
~non dire stronzate madre~
Non si preoccupò del modo volgare con cui stava parlando. In quel momento un'unica cosa gli girava nel cervello. Mangiamorte.
Weasley femmina aveva ragione. Non poteva cambiare quel che era. Non poteva farlo. Aveva provato parecchie volte da quando lo avevano marchiato, a togliere quello schifoso disegno dal braccio. Si era bucato la pelle con le unghie a furia di graffiare. Era uscito sangue,si era fatto male ma il marchio non aveva mai lasciato la sua pelle. E lui era sempre lì a graffiarsi, nella speranza che prima o poi se ne andasse. Si era lavato il braccio con qualsiasi cosa possibile. Aveva pensato di coprirselo, ma non era servito a niente perché aveva oltrepassato il colore. Era stato tutto una perdita di tempo. Era ancora marchiato e mai avrebbe potuto cambiare ciò. Lo desiderava però, Dio se lo desiderava. Avrebbe voluto non essere Draco Malfoy. Avrebbe voluto appartenere ad un'altra famiglia. Avrebbe voluto non vivere quella vita, avrebbe voluto avere scelta. Perché si, lui non aveva avuto scelta. O si univa a loro o moriva. E visto che era troppo codardo per combattere o per mettersi contro, aveva fatto l'unica cosa in cui i Malfoy erano bravi. scappare. Era scappato dai problemi e aveva dovuto per forza adeguarsi a quelle regole. O sopravvivi  o muori.
In quei terribili giorni, era  stato obbligato a fare cose che non avrebbe mai fatto nella sua vita. Aveva visto persone venire torturate. Era stato lui stesso a venire torturato. Aveva visto gente morire. Gente innocente, gente buona e indifesa. Gente che combatteva, desiderosa di vincere, gente a cui brillavano gli occhi perché sapevano che Voldemort non ce l'avrebbe mai fatta. E Draco si dimenticò quante volte aveva ringraziato quel ragazzo di appena 17 anni per aver messo fine alle sue paure. Persino lui era convinto che Harry sarebbe stato in grado di batterlo. Era potente, forte e astuto. E con l'aiuto dei suoi amichetti del cuore, era riuscito a trovare un modo per uccidere una volta per tutte,quel figlio di puttana.
Potter si portava dietro la sua fama da quando era in fasce. Il bambino sopravvissuto. Colui che è scampato alla morte. L'unica persona riuscita a sopravvivere all'anatema che uccide.
Erano tante le storie che si raccontavano su di lui. Il prescelto, così dicevano. E lo era stato davvero. L'unico dopo Silente, ad avere la forza e il coraggio di combattere contro l'oscuro signore. Aveva vinto, era il Salvatore del mondo magico e lo sarebbe stato per sempre. E anche Draco. Sarebbe stato per sempre quello cattivo, il ragazzo  che era stato dalla parte avversaria nella guerra. Il mangiamorte, figlio di mangiamorte che avrebbe a sua volta avuto un figlio mangiamorte. Questo diceva la gente. Ma tutti ignoravano la verità. La verità era che Draco si odiava per essere quello che era. E mai, MAI, avrebbe fatto diventare il figlio un mostro come lui. Lo aveva sempre amato,sempre coccolato e viziato. Lo amava e proprio per questo non gli avrebbe mai permesso un cosa del genere.
Lo stava guardando.La sua copia dalla nascita.. lo guardava con gli occhietti grigi e i capelli platinati a contornargli il viso perfetto. Era spaventato e confuso.
~va via~ ordinò a Potter. Harry guardò Draco con occhi dispiaciuti.
~mi dispiace~ ammise abbassando il volto.
~esci da casa mia~ ordinò ancora e Harry si smaterializzò a casa con il cuore infranto. Aveva riavuto Ginny, ma aveva perso Draco. Forse per sempre.

ツ 𝖒𝖆𝖎 𝖑𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆𝖗 𝖉𝖊𝖈𝖎𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖆𝖑 𝖈𝖚𝖔𝖗𝖊 ツDove le storie prendono vita. Scoprilo ora