Chapter twenty

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Passarono il pomeriggio tutti insieme. Parlando e scherzando. Lily raccontò di quando un suo compagno di classe aveva sbadatamente inciampato al piede del banco di pozioni facendo cadere il calderone di una loro compagna, corrodendo successivamente il pavimento dell'aula.
James invece, spiegò loro un incantesimo che aveva imparato da poco.
Al e Scorp si misero d'accordo per chiedere ai loro genitori di fare una cosa estremamente fuori dalle regole. Ma dopotutto, i loro padri erano Harry Potter e Draco Malfoy, avevano fatto di tutto in quella scuola,Harry era stato forse il ragazzo che aveva disobbedito alle regole più di qualsiasi altro studente, forse, solo i malandrini pareggiavano con lui.
Guardò Draco e gli regalò un ghigno competitivo.
~Paura eh?~
~ti piacerebbe~ rispose il biondo ricambiando il ghigno.

Mezz'ora più tardi erano tutti e sei al campo di Quidditch. Gli ex studenti avevano una scopa a testa e si guardavano con aria di sfida.
~ricordi ancora come si fa,vero?~
~Potter, sei ancora in tempo per ritirarti~ sorrise
~dimentichi che ti ho battuto~
~abbiamo pareggiato, rimembri?~
~avete già giocato? Una partita di soli cercatori?~ chiese sorpreso.
~esatto Al, e tuo padre ha vinto~ si vantò Harry.
~tranquillo,finisci pure di vantarti. Se mi cercherai, potrai facilmente trovarmi per aria col boccino in mano~ disse alzandosi e liberando il la piccola pallina alata.
Draco partì all'inseguimento del boccino d'oro senza degnarsi di aspettare il moro.
~Serpeverde.. non perdono mai il vizio~ sbuffò,poi saltò sulla sua scopa e segui Malfoy.
~ei Potter! Che odore senti da quelle parti? Io sento solo il dolce profumo della vittoria~ sghignazzò abbassandosi contro il manico della scopa aumentando così la velocità.
~te la faccio vedere io la vittoria~ un lampo di genio attraversò la sua mente fantastica. Era un'idea perversa, ma era pur sempre un'idea.
Si abbassò anche lui con il petto e pochi istanti più tardi si ritrovò a pochi metri di distanza dal biondo. Si sforzò di arrivargli ancora più vicino. Doveva dirglielo.
~cosa vuoi fare, Potter? Superarmi?~ sorrise
~in realtà la mia idea era un'altra. Chi vince sta sopra~ gli fece l'occhiolino e schizzò in avanti, superandolo.
Draco sentì il suo corpo iniziare ad accaldarsi e le sue mani iniziare a sudare.
Si trattava di sesso, naturalmente. Cosa doveva fare? Vincere e dimostrare ai bambini quanto fosse bravo a Quidditch o perdere e farsi scopare un'altra volta?
Non c'era nemmeno bisogno di pensarci più di tanto. Sapeva già cosa voleva.
Fanculo il Quidditch, lui voleva Harry.
Rallentò la corsa e quando la mano di Harry circondò il boccino, dentro di se esultò, sentendo già il suo membro scattare.
Scesero dalle scope e arrivarono dai loro figli che notarono essere accerchiati da molti altri studenti.
~Signor Potter, è stato fanstastico!~ fece un corvonero
~lei è davvero Harry Potter? O Santo GODRIC! Può farmi un'autografo?~
Ben presto la figura di Harry venne ricoperta da studenti tutti eccitati e affascinati dalla sua bravura.
~se sapessero che ha imbrogliato non gli starebbero poi così vicini~ sussurrò in modo che solo lui potesse sentire. Harry era riuscito un'altra volta a guadagnarsi la gloria. Draco sbuffò. Stava per vincere lui, per Salazar! E ci sarebbe anche riuscito se non fosse stato per la sua maledettissima voglia di farsi prendere!
~vostro padre è un ingrato. L'ho lasciato vincere e non si degna nemmeno di ringraziarmi~ fece il finto offeso e camminò via.
I bambini sorrisero per la faccia buffa e poi ritornarono a guardare Harry, ancora impegnato ad accontentare tutti.

Draco rientrò al castello. Quel posto gli era mancato tantissimo. Dentro quella scuola aveva passato forse gli anni più belli della sua vita, anche se gli ultimi erano stati decisamente i peggiori.
Sospirò e si ritrovò a vagare tra i vasti corridoi del castello.
Ogni studente che incontrava faceva la stessa identica cosa di un altro , girava la testa oppure lo guardava schifato.
Lasciò perdere e infilò le mani nelle tasche del pantalone.
Le mani ancora gli tremavano al sol pensiero di quello che Harry gli stava riservando. Un sorriso spuntò sul suo viso leggermente a punta. Si prese un labbro fra i denti e iniziò a mordicchiarlo.
Salì scale, girò agli angoli, aprí porte, e senza nemmeno farlo apposta si ritrovò in quel bagno. Quel bagno dove molti anni prima,Harry lo aveva quasi ucciso. Si ricordava benissimo ciò che era successo in quel bagno. Lui triste, debole e arrabbiato, era posato sul lavandino. Si era appena lavato la faccia con l'intento di lavare via, oltre all'acqua,anche le sue lacrime e forse anche il suo dolore.
Poi era entrato Harry e avevano iniziato a lanciarsi incantesimi di tutti i tipi. Finché,ad un certo punto Draco aveva gridato Crucio. E ce l'avrebbe anche fatta. Ma il fato non volle farla finire così. Il destino volle che fu Harry il più veloce.
Infatti con voce alta gridò quell'incantesimo.
L'incantesimo che per poco non l'aveva ucciso.
L'incantesimo che gli aveva regalato quelle belle strisce biancastre che andavano a contornare il suo corpo perfetto. All'inizio pensava che sarebbe rimasto sempre così, poi col passare degli anni, e grazie alla sua bravura nel creare medicine e pozioni, era riuscito a farle scomparire quasi del tutto. Solo se guardavi attentamente potevi vederle.
Per fortuna Harry sembrò non averle notate. Sospirò chiudendo la porta e uscendo dalla tempesta di ricordi che gli stavano riempiendo la testa. Girò per un altro corridoio e quando andò a sbattere contro qualcuno per poco non si mise a cantare i nomi di tutti i suoi antenati defunti.
~stai attento ragazzino~ fece acidamente massaggiandosi il fianco.
~ragazzi,guardate chi c'è!~ un gruppo di studenti accerchiò il ragazzo e presto tra di loro si alzarono delle voci.
~toglietevi dalle palle e fatemi passare~ fece leggermente arrabbiato guardandosi le scarpe che gli avevano calpestato. Maledizione! Costavano un casino!
~perché dovremmo? Sei solo un lurido assassino. Per colpa tua molti amici miei sono morti! Cosa ci fai ancora libero?~ gridò il ragazzo con gli occhi leggermente lucidi.
~mi dispiace per i tuoi amici.. ma io-~
~non mene faccio niente delle tue parole..tu devi soffrire così come hanno sofferto tutti quelli a cui volevo bene~ alzò la bacchetta e la posizionò contro Draco.
~cosa vuoi farmi?~ chiese il biondo con aria di sfida. Gli dispiaceva per i suoi amici, anche lui aveva perso persone molto care, ma questo non gli dava la possibilità di puntargli una bacchetta contro. Soprattuto perché era più grande di lui.
~Stupefici-~
~Basta così!~ esclamò una voce.
Tutti spostarono lo sguardo dietro il biondo dove la figura della dirigente si stava avvicinando.
~cosa state facendo?~ chiese aggrottando le sopracciglia. Draco si sentì estremamente in colpa. Quel ragazzo era solo pieno di tristezza e stava cercando di vendicarsi con l'intento di colmare quel dolore di perdita.
~nulla professoressa. Questi ragazzi sono stati così in gamba da mostrarmi alcuni dei loro incantesimi imparati quest'oggi e posso assicurarle che li hanno eseguiti alla perfezione~ indossò il suo sorriso migliore.
Tutti avevano ceduto dopo quel sorriso, sperò che anche sulla McGranitt facesse effetto. Ringraziò i suoi genitori per averlo fatto così attraente e ricambiò il saluto che la Preside regalò a tutti loro.
Poi si voltò verso gli studenti, sorpresi per la sua risposta. Non si aspettavano che avrebbe mentito, almeno non dopo avergli puntato una bacchetta contro.
Sorrise ad ognuno.
~buona giornata ragazzi~ e detto ciò, si voltò, ripercorrendo la strada di andata.
Ripensò alle facce meravigliate dei ragazzi e un sorriso soddisfatto comparve sul suo volto. C'era mancato un pelo. Per poco non diventava un tutt'uno con i muri di pietra.
Ripercorse alcuni corridoi lunghi e freddi e poco dopo una luce celestina lo abbagliò.
Era un cervo, il cervo di Harry, che prese a parlare poco dopo.
~Draco dove sei? Non ti ho visto andare via. Noi siamo entrati, ora siamo in Sala Grande, ti aspettiamo lì. Stai bene?~ la luce si sminuzzò in tanti piccoli puntini luminosi mischiandosi poi all'aria e svanendo pian piano.
Draco sorrise e si recò nel posto da Harry dichiarato.

ツ 𝖒𝖆𝖎 𝖑𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆𝖗 𝖉𝖊𝖈𝖎𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖆𝖑 𝖈𝖚𝖔𝖗𝖊 ツDove le storie prendono vita. Scoprilo ora