Chapter twenty-six

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~inizio a odiare questi allenamenti..~
~chiudi quella bocca Malfoy. Sei quasi riuscito a creare un Patronus degno di applauso~sorrise accomodandosi sul suo divano.
Era passata una settimana dal bacio rubato.
Draco aveva finto che fosse tutto apposto e non aveva accennato nemmeno per sbaglio il nome di Smith.
~quasi..~ sbuffò.
~non essere frettoloso. Ogni cosa ha il suo tempo.. prendi ad esempio noi, abbiamo passato anni a odiarci ma alla fine abbiamo capito cosa provavamo davvero~ sorrise facendo unire le loro dita.
~Scorpius non mi ha ancora scritto niente riguardo a questo.. i tuoi figli lo hanno fatto?~
~no, in realtà. Penso non siano poi così tanto preoccupati..vorranno avere delle risposte, e noi gliele daremo, ma al momento giusto. Prima risolviamo la questione dei mangiamorte, non voglio farli spaventare inutilmente~
~hai ragione..~ disse pensieroso.
~mi chiedo che fine abbia fatto Lucas..doveva essere già qui~ Draco sbuffò.
~non mi piace quel ragazzo.. te l'ho già detto.. c'è qualcosa, qualcosa che ci nasconde~
~suvvia Draco! È un caro ragazzo. È solo un po' traumatizzato dal suo incidente ma non ha brutte intenzioni. Inoltre ci sta aiutando con i mangiamorte.
Ci informa di ogni loro mossa~
~è questo il problema.. come diavolo fa a sapere tutte queste cose?~ aggrottò le sopracciglia.
~shh Malfoy.. pensi troppo~ fece Harry alzandosi la maglia.
~Harry, cosa stai facendo?~ fece seccato.
~voglio farti smaltire questa tua tensione..forza vieni qui~ Draco si alzò e si allontanò e il moro fu costretto ad abbassare la maglietta.
~Harry,pensaci.. come può sapere tutte queste cose? E perché ha iniziato ad aiutarci tutto d'un tratto? Viene qui con la scusa di parlare ma secondo me c'è un motivo per cui lo fa.. forse.. forse gli piaci!!~
~Draco..  anche tu in questa settimana sei uscito parecchie volte e non mi hai mai detto cosa facevi..~
~cosa c'entra? Io sono stato da mia madre.. voi siete rimasti a casa da soli e lui-~
~basta parlare di quel ragazzo.. ho voglia di te, Draco,tremendamente~
Malfoy sorrise scuotendo la testa.
~ed ero io il pervertito~ ghignò.
Harry sollevò le spalle e si tolse finalmente  la maglia.
~vieni qui~ fece con voce roca .
~Harry sto parlando di una cosa seria..~
~anche io.. non ti sembra serio il fatto che voglia averti vicino a me?~
~ma tu lo fai per scopi sessuali, razza di cretino..~ sorrise divertito.
~beh, e allora? Sono pur sempre importanti!~ sorrise.
Draco si avvicinò a lui e iniziò a slacciarsi la camicia nera.
~lo faccio solo perché ne ho voglia anch'io..~ ghignò e Harry sorrise.
Si tolse l'indumento e si accomodò sulle gambe di Harry.
~sei bellissimo~ ammise con occhi sognanti accarezzando il petto chiaro di Draco.
Le guance del biondo si colorarono di un rosa leggero.
~g-grazie..sei molto bello anche tu, Harry~ sorrise. Il corvino alzò gli occhi su di lui e socchiuse le labbra.
Gli sorrise dolcemente poi  prese la sua mano decorata da diversi anelli e la poggiò sul suo petto, dandogli il privilegio di sentire i battiti accelerati del suo cuore.
~ti amo Draco, ti amo da impazzire~ il cuore del biondo perse un battito.
~Harry.. ti a-~
Un suono familiare apparve alle loro spalle e la stanza venne illuminata dal verde familiare del camino.
Il ragazzo guardò intorno a lui e appena riconobbe le figure dei due uomini, le guance gli si colorarono.
~m-mi dispiace.. non volevo disturbare~ distolse lo sguardo dai petti scoperti.
~tranquillo, Lucas. Non disturbi affatto~ fece in modo gentile, rimettendosi maglia.
Draco roteò gli occhi.
~come stai?~
~b-bene.. Signor Potter, io dovrei..parlare con lei~ disse timido.
~oh va bene. Parla pure~
~in privato~aggiunse guardando Draco.
~cosa?~ chiese stupito.
~Qualsiasi cosa tu abbia da dirmi, puoi benissimo dirla davanti a lui, Lucas~ fece gentile.
~beh, non questa~
Harry guardò Draco poi sospirò.
~va bene. Andiamo nel mio ufficio~ fece un cenno del capo al ragazzo che annuì fermamente.
~davvero?Harry!~ brontolò.
~sta calmo, Draco. Torniamo subito dai~  gli lasciò un bacio veloce sulle labbra poi seguì il ragazzo.
Draco si ritrovò a sbuffare in completa solitudine.
Perché lui non poteva sentire? Che diamine! Faceva anche lui parte della squadra,no? Il piano era stato suo!
Sì toccò il braccio al ricordo. Non aveva mai chiamato nessuno. Suo padre era quello che di solito chiamava il Signore Oscuro e la sua mandria di pecorelle.
Se avevano bisogno di qualcosa, suo padre era uno tra i pochi che poteva avere il privilegio di chiamarlo.
Una volta attivato, il marchio iniziava a bruciare sugli avambracci di tutti coloro che l'avevano, e pian piano,tutti arrivavano a raccolta.
Sentì un brivido di terrore attraversargli la spina dorsale.
Avrebbe ricominciato a sentire il marchio bruciare. Era una cosa che detestava con tutto se stesso.
Rivide se stesso da giovane,piangere di nascosto nella sua stanza da letto al Manor.  Era rannicchiato in un angolo della camera, le mani a tapparsi le orecchie per evitare di sentire tutte quelle grida che riecheggiavano per il maniero.
Le lacrime sgorgavano furiose dai suoi occhi grigi, inzuppandogli il viso. Gli occhi gli bruciavano dal troppo pianto. Le labbra carnose ricoperte di sangue a causa di tutti quei morsi dati per trattenere i singhiozzi. Le occhiaie erano presenti perennemente e mostravano alla perfezione la sua vita distrutta e inutile.
Il braccio che gli bruciava, quasi sembrava stesse andando a fuoco. Aveva provato più volte a toglierlo, a nasconderlo.. tutto si era dimostrato inutile e non abbastanza.

ツ 𝖒𝖆𝖎 𝖑𝖆𝖘𝖈𝖎𝖆𝖗 𝖉𝖊𝖈𝖎𝖉𝖊𝖗𝖊 𝖆𝖑 𝖈𝖚𝖔𝖗𝖊 ツDove le storie prendono vita. Scoprilo ora