capitolo 19

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Rimasi paralizzata dalle parole di Stefan che continuava a guardarmi prestando la mano sulla ferita. I suoi occhi era sinceri e luci.

Stefan: ti prego cancella il cerchio.

Io: non...Non posso...il libro diceva che dovevo fare qualche cosa ma non ricordo...

Stefan: baciarmi.

Io: cosa?

La mano libera di Stefan afferrò la mia. Mi tirò a se così forte da facendomi scivolare il libro dalle mani.

Le sue labbra si posarono sulle mie con forza. Non fu un bacio lungo e passionale, ma per me era il bacio più bello e perfetto ce avessi mai ricevuto.

Stefan: cavolo il tuo bacio ha un sapore stupendo.

Io: non pensare al bacio, dimmi cosa devo fare.

Stefan: rompiamo il cerchio.

Mi inginocchiai e iniziai a pattinare verso l uscita della tenda.

Stefan: mi mancava essere umano.

Restai ferma a guardare il gesso sul terreno. Le parole di Stefan mi avevo colpito dritto al cuore. Mi girai a guardarlo, era così perfetto anche nella forma umana.

Non ci riuscivo. Tolsi le mani dal gesso e tornai da lui. Mi pieghi verso di lui è poggiai le mani sulla ferita per fermare il sangue.

Stefan: hai rotto il cerchio?

Io: no.

Gli occhi di Stefan si spalancarono e la sua bocca rimase aperta del tutto.

Stefan: perché?

Io: non ci riesco Stefan. Io...Io ti amo e non ce la faccio. Tu hai detto di amarmi dopo aver cacciato il demone, e se ora io ti facessi tornare un vampiro tu non mi avresti più. Io non posso perdere il tuo amore.

Stefan: Kira io ti amo. Credi di averti sempre amato, dal primo giorno che ti ho vista nei pensieri di mio fratello. Ma sono un vampiro, e non sapevo se la mia attrazione per te era per il tuo sangue o perché ci tenevo a te. Ma ora l ho capito. Tutto quello che stai facendo per noi è fantastico, e anche se sto soffrendo per tutto quello che sto sopportando da quando hai preso quel dannato libro non mi importa. Se per te è più sicuro usare il libro allora va bene. Ti amo.

I miei occhi riempirono di lacrime e le labbra si posarono in una smorfia. Chinai la testa per nascondere le grosse lacrime che mi rigavano il viso. Lui stava soffrendo a causa mia.

Io: mi dispiace.

Stefan: non importa adesso. Devi spezzare il cerchio.

Sentivo la sua presa farsi sempre pi debole, i suoi occhi si chiudevano e si ricoprivano a fatica, e il so respiro era sempre più affannoso. Stava perdendo troppo sangue.

Io: Stefan?

Ma non ricevetti nessuna risposta.

Io: Stefan no!!

Corso verso l uscita della tenda gettandoci sul gesso bianco. Iniziai a dare schiaffi al terreno per cancellare il cerchio. Inizia a piangere come una bambina. Urlavo il suo nome spezzato dai singhiozzi. Appena mi resi conto che una parte del gesso era sparito corsi verso Stefan e lo abbracciai. Non respirava.

Io: Stefan ti prego non mi lasciare.

La ferita aveva finito di sanguinare. Afferrai il polso, ma non c era battito.

Io: mi dispiace. Avrei dovuto cancellare prima quel dannato cerchio.

Mi alzai andando via e lasciando Stefan steso nella tenda una volta fuori mi sedetti su un tronco posto vicino alla legna bruciata. Come dicevo a Dario che suo fratello era morto a causa mia, e a Lara che eravamo condannati a morire?

Ma soprattutto...come avrei fatto a vivere senza Stefan? Il dolore mi stava uccidendo.

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