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"Perché ho deciso di iscrivermi alla facoltà di chimica? Sono forse un sadico? " Kuroo piagnucolò con il libro di testo sulla faccia, disteso sul pavimento circondato da un mare di fogli sparsi.

Kenma sospirò, spostandosi sul letto e posando accanto a sé il blocco di carta su cui stava scarabocchiando. "La parola più adatta è masochista. E, per rispondere alla domanda: sì, lo sei."

Era una scena quotidiana. Il ragazzo più grande spesso si rifugiava nella stanza del dormitorio di Kenma piuttosto che studiare nella sua, sostenendo che Bokuto era un compagno di stanza troppo rumoroso e che gli mancava Kenma, anche se avevano già trascorso la giornata insieme. Akaashi invece la prendeva sempre come una scusa per uscire dalla stanza del dormitorio che lui e Kenma condividevano, e andava a trovare Bokuto.

Non sapevano il motivo per cui non avessero cambiato effettivamente stanza, facendo richiesta in segreteria, ma il punto era che entrambi non ci passavamo tanto tempo lì.

Kuroo fissò Kenma, cercando di elaborare ciò che stesse insinuando, con un'espressione perplessa. "A causa della chimica? O per qualcos'altro?"

"Qualcos'altro", lo prese in giro il bassino. Ormai era molto più facile per i due passare i pomeriggi insieme rispetto all'anno scorso quando erano stati separati.

"Bada a come parli, Kozume, o potrei iniziare a pensare che stai cercando di sedurmi", rise Kuroo, lanciandogli il tappo di una penna in modo scherzoso.

Kenma lo schivò con facilità, guardando l'oggetto cadere sul letto disfatto prima di voltarsi di nuovo verso l'altro. "E se fosse il mio reale intento?"

Questo fu sufficiente a far spalancare gli occhi al corvino, cancellando rapidamente il sorrisetto impresso sul volto. Kenma scosse la testa, pensando a quanto sembrasse idiota con quell'espressione.

"Vieni qui?" Gli chiese il bassino e fece un cenno al posto libero accanto a lui. Per Kuroo era il pretesto perfetto per abbandonare la chimica e unirsi insieme a Kenma sul letto. Il più piccolo si avvicinò e si sistemò tra le gambe dell'altro.

A sua volta, Kuroo gli avvolse le braccia intorno alla vita, tirandolo più vicino, in modo che i loro corpi fossero premuti l'uno contro l'altro, causando un leggero scricchiolio proveniente dalla struttura del letto. Entrambi non gli prestarono attenzione, premendo invece le loro labbra insieme in un bacio acceso, lasciando che Kuroo esplorasse con una mano la pelle sotto la camicia del sui ragazzo.

Momenti come questo erano sufficienti ad entrambi. Una pausa dai loro stressanti studi universitari, per potersi perdere l'uno nell'essenza dell'altro.

Si separarono dopo pochi minuti, con un sorriso a trentadue denti. Kuroo si sporse in avanti per baciare il piccolo naso di Kenma. "Cosa ho fatto per meritarti?"

Kenma roteò gli occhi. "Dovresti pensare alla chimica."

Un broncio finto si fece strada sulle labbra di Kuroo. "Mi vuoi solo per il mio cervello."

Questo causò una lieve risata che fuoriuscì dalle labbra di Kenma. Non passò molto tempo prima che Kuroo rise con lui, così forte che l'altro non sarebbe stato sorpreso se Ennoshita della stanza accanto lo avesse sentito.

Quando finalmente si calmarono, ed entrambi si lasciarono cadere sul letto, la testa di Kenma sul petto di Kuroo, ascoltando il battito ritmico e calmo del suo cuore.

Il calore corporeo del ragazzo fece quasi addormentare Kenma, le sue palpebre si rilassarono e stavano per chiudersi, quando improvvisamente il corvino si mosse, afferrando il foglio su cui Kenma aveva precedentemente scarabocchiato. "Ehi, cos'è questo?" Chiese sollevandolo.

Kenma sbuffò ai movimenti di Kuroo, infastidito per essere stato interrotto da quello che stava per essere un bel pisolino. "Non è niente."

"Non mi sembra che sia niente." Spinse la pagina in faccia a Kenma.

Kenma sospirò, mettendosi a sedere. Ha dovuto accettare la sconfitta di non poter fare un pisolino sul petto del suo ragazzo. "Potenziali loghi."

"Per?"

"Niente di che, solo una start-up* a cui stavo pensando. Probabilmente solo un sogno irrealizzabile. " Kenma aveva pensato per un po' di tempo all'idea di avviare la sua società di videogiochi, ma l'idea sembrava troppo scoraggiante, troppo irrealistica, è forse potenzialmente classificabile come qualcosa più di un sogno.

Fortunatamente per lui, Kuroo era felice di essere la spinta di cui aveva bisogno per trasformare il suo sogno in realtà. "Kenma, kitten, ascolta," iniziò, sollevandosi sui gomiti in modo da poterlo affrontare. "Se pensi di avere un'idea, allora, porca puttana, seguila. Sei pazzo intelligente e talentuoso, so per certo che potresti fare qualsiasi cosa. "

Kenma lo guardò sbattendo le palpebre un paio di volte, nel tentativo di capire come una persona potesse avere così tanta fiducia in lui. "Kuro, non lo so-"

"Lo so," disse Kuro per interrompere Kenma. "Ti conosco e so di cosa sei capace. Quindi esaminiamolo insieme, ti va? Non lo saprai mai se non ci provi."

E quella sembrava una ragione sufficiente per Kenma a non discutere ulteriormente. Kuroo non lo avrebbe indotto in errore con qualcosa che fosse una cattiva idea.

Si sporse in avanti, premendo un bacio sulla sua fronte. "Grazie."

"E di cosa? Ti amo, lo sai." Entrambi i loro occhi si spalancarono per lo shock quando elaborarono le parole che uscirono dalla bocca del corvino in maniera così naturale.
"I-l tuo cervello. Si. Amo il tuo grande cervello." Balbettò Kuroo nel tentativo di correggersi.

Le sopracciglia di Kenma si unirono preoccupate, stavano insieme da più di due anni, e mai, nemmeno una volta, Kuroo disse quella frase. "Per favore, stai più attento."

"Merda, Kenma, mi dispiace. Ma guarda! L'ho detto e non sono morto. Vedi?" Disse Kuroo, indicando se stesso. "Potrei anche dirlo e ma c'è anche una probabilità del 99% che non succeda nulla."

"Non voglio rischiare", scattò Kenma. "Ti prego." sussurrò sentendo gli occhi pizzicare leggermente.

I lineamenti di Kuroo si addolcirono allo sfogo di Kenma. Sollevò una mano per accarezzargli la guancia. "Se ti turba così tanto, starò più attento. Lo prometto."

Kenma si lanciò contro Kuroo, avvolgendolo in uno stretto abbraccio e affondando la sua faccia nel suo petto.

Sapeva che Kuroo lo amava, e lui sapeva che la cosa era reciproca.

Non avevano bisogno di dirlo a parole.

***

*(per chi come me è ignorante in materia): è definita start-up un'azienda operante in settori altamente tecnologizzati, nate inizialmente come soggetti operanti nel settore informatico e della rete.

Spazio Autrice

Watch me riguardare questo capitolo dopo un mese perché grazie ad un* di voi mi sono accorta che, per qualche strano motivo, la revisione della seconda parte del capitolo si era cancellata e sembrava tutto sgrammaticato e senza senso.

the galaxy is endless // kuroken (TRADUZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora