𝕲𝖑𝖎 𝖘𝖈𝖔𝖑𝖆𝖗𝖎 𝖘𝖔𝖓𝖔 𝖚𝖓 𝖇𝖊𝖑 𝖇𝖊𝖗𝖘𝖆𝖌𝖑𝖎𝖔. 𝕮𝖗𝖊𝖉𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖒𝖆𝖙𝖙𝖎𝖓𝖆 𝖋𝖆𝖗ò 𝖋𝖚𝖔𝖗𝖎 𝖚𝖓 𝖎𝖓𝖙𝖊𝖗𝖔 𝖆𝖚𝖙𝖔𝖇𝖚𝖘 𝖉𝖎 𝖇𝖆𝖒𝖇𝖎𝖓𝖎. 𝕻𝖗𝖎𝖒𝖆 𝖌𝖑𝖎 𝖘𝖕𝖆𝖗𝖔 𝖆𝖑𝖑𝖆 𝖗𝖚𝖔𝖙𝖆 𝖉𝖆𝖛𝖆𝖓𝖙𝖎, 𝖕𝖔𝖎 𝖆𝖎 𝖇𝖆𝖒𝖇𝖎𝖓𝖎 𝖒𝖆𝖓𝖔 𝖆 𝖒𝖆𝖓𝖔 𝖈𝖍𝖊 𝖘𝖈𝖊𝖓𝖉𝖔𝖓𝖔.
- Il Killer dello ZodiacoFate partire la canzone, se vi va
Asteria era tornata a casa con un groppo in gola e le mani percorse da tremendi fremiti d'agitazione.
Non appena i suoi piedi avevano superato l'uscio della porta, era scattata in avanti per correre verso la sua camera.
Azef stava preparando la cena e non si era reso conto della sua presenza, per fortuna.
Era certa di avere ancora dei rimasugli di sangue addosso e spiegarne l'origine sarebbe stato oltremodo difficile.
Per questo era sgusciata nella sua piccola stanza, come una ladra, svestendosi il più velocemente possibile.
Aveva riposto il vestito su una sedia in legno, all'angolo della stanza e di fianco al grande armadio castano, gettando sopra al piccolo letto la borsa.
La camera era stata privata dei vestiti di Alisha ma i suoi disegni, tutti allegri e ben fatti, erano rimasti fissi sulle pareti e sui due comodini che affiancavano i materassi delle ragazze.
Azef aveva unito quest'ultimi per formare un letto più spazioso, cambiando le lenzuola con un paio più chiare che profumavano di spezie.
Tutto il resto era rimasto come una volta.
Asteria aveva osservato la sua figura nello specchio, rabbrividendo nel vedere i grandi segni violacei che le macchiavano il collo e i fianchi.
Iblīs si era assicurato di lasciarle addosso i suoi piccoli e dolorosi marchi. Con le dita si era sfiorata il collo e poi la vita, premendo sui lividi per riviverne il dolore.
Esso si era affacciato al suo stomaco, scombussolandoglielo come fossero farfalle.
Era una sensazione forte di déjà-vu, quella che stava provando. Aveva inghiottito un boccone amaro mentre si costringeva a distogliere lo sguardo per rivestirsi.
Partendo dalle gambe aveva fatto scivolare una sottile veste bianca, tirandola su fino alle spalle. Il vestito era stato fatto a mano da un sarto oltre l'oceano; lei lo aveva acquistato al mercato settimanale.
Il materiale era sottile e morbido quasi come una nuvola a contrasto con la sua pelle scura e abbronzata.
Aveva sospirato nell'avvertire la consistenza dolce, sedendosi sul letto con gli occhi chiusi. Ora doveva semplicemente aspettare che Azef terminasse di cucinare e poi avrebbe speso con lui il resto della serata.
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The Cursed King
Fantasy🦋Vincitrice dei Wattys22, paranormale🦋 «𝘌 𝘤𝘰𝘴ì 𝘣𝘳𝘶𝘤𝘪𝘢𝘪 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘷𝘪𝘭𝘭𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘦, 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘯𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘪 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘦.» ** Si dice che il cuore di un sovrano rappresenti l'amorevolezza che esso prova...