𝕳𝖔 𝖘𝖊𝖒𝖕𝖗𝖊 𝖕𝖗𝖔𝖛𝖆𝖙𝖔 𝖎𝖑 𝖉𝖊𝖘𝖎𝖉𝖊𝖗𝖎𝖔 𝖉𝖎 𝖎𝖓𝖋𝖑𝖎𝖌𝖌𝖊𝖗𝖊 𝖉𝖔𝖑𝖔𝖗𝖊 𝖆𝖌𝖑𝖎 𝖆𝖑𝖙𝖗𝖎 𝖊 𝖉𝖎 𝖘𝖚𝖇𝖎𝖗𝖑𝖔 𝖎𝖔 𝖘𝖙𝖊𝖘𝖘𝖔. 𝕴𝖑 𝖉𝖊𝖘𝖎𝖉𝖊𝖗𝖎𝖔 𝖉𝖎 𝖎𝖓𝖋𝖑𝖎𝖌𝖌𝖊𝖗𝖊 𝖉𝖔𝖑𝖔𝖗𝖊 è 𝖙𝖚𝖙𝖙𝖔 𝖈𝖎ò 𝖈𝖍𝖊 𝖉𝖎 𝖕𝖎ù 𝖓𝖔𝖇𝖎𝖑𝖊 𝖊𝖘𝖎𝖘𝖙𝖊
-Marshall Applewhite.
"Asteria svegliati, Alisha è andata via!"
Si era sentita afferrare le spalle e la
sensazione d'essere scossa aveva iniziato a darle la nausea. Aveva aperto gli occhi, confusa, osservando il volto contratto dalla preoccupazione di Azef."Cosa vuol dire che è andata via? Dove?" Aveva scostato velocemente le coperte, rivelando le lunghe gambe abbronzate.
Era sicura che Alisha avesse dormito con lei, la sera prima, quindi magari era semplicemente andata a farsi una passeggiata.
Ma l'espressione di panico di Azef sembrava voler intendere il contrario, si era passato una mano sul viso per poi porle un biglietto stropicciato.
La scrittura, ne era sicura, era quella di Alisha.
Con gli occhi ancora velati dal sonno aveva letto e riletto il contenuto del pezzo di carta, sempre più sconcertata.
Era solo un brutto scherzo, doveva esserlo.
"Ci ha sentiti parlare, ieri sera." Aveva sussurrato Azef, come se non fosse già stato scritto sul bigliettino.
Non poteva essere vero, Alisha non avrebbe mai fatto qualcosa di tanto avventato. Eppure più rileggeva il bigliettino e più la paura iniziava a montarle nel petto e a stringerle le viscere.
Alisha era andata a candidarsi per riuscire a sostentare le spese economiche di cui Asteria e Azef avevano parlato il giorno prima. Ma tutto ciò non aveva senso: Alisha odiava il Re e provava ribrezzo per qualsiasi cosa o persona che vi ci fosse entrata in contatto.
Un'idea tanto irrazionale non poteva essere sua, no: l'Alisha che conosceva avrebbe cercato mille altre opzioni per aiutare, di certo non quella.
Azef si era preso il viso tra le mani, divorato dai sensi di colpa. Se ciò che Alisha aveva scritto fosse stato vero significava che la ragazza era già in viaggio verso la residenza reale e che mancavano all'incirca tre ore prima dell'incontro con il Re.
Asteria si era alzata con uno scatto, imponendo a sé stessa di pensare razionalmente e di non farsi guidare dall'impulsività.
Senza degnare Azef di un ulteriore sguardo si era diretta verso il suo piccolo armadio, estraendone un leggero vestito verde ed un velo del medesimo colore.
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The Cursed King
Fantasi🦋Vincitrice dei Wattys22, paranormale🦋 «𝘌 𝘤𝘰𝘴ì 𝘣𝘳𝘶𝘤𝘪𝘢𝘪 𝘪𝘭 𝘮𝘪𝘰 𝘷𝘪𝘭𝘭𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘦, 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘯𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘪 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘦.» ** Si dice che il cuore di un sovrano rappresenti l'amorevolezza che esso prova...