Una piccola importante promessa

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Marlene trascinò Lily nel dormitorio femminile e dopo essersi assicurata che le amiche non le stessero seguendo, chiuse la porta a chiave e si girò verso la rossa.
- Senti Lily...
- Marlene ma si può sapere che ti prende? Stavo per conciare Potter per le feste!-
- Lily ascolta... io vi sto osservando da quando siete saliti sul treno, e credo proprio che...
- Marlene dai sbrigati!-
- I-io credo che... tu
interessi veramente a James.
- Marlene, ma stai scherzando!?-
Marlene prese un bel respiro per tranquillizarsi e fece segno all'amica di sedersi sul bordo del letto.
- Andiamo Lily, ti sta dietro da anni ormai, ti da il buongiorno e la buonanotte, non pensi che tu non sia più la sua sfida?
- No Marl, non lo penso e mai lo penserò. È un demente che ha la testa di un bambino di due anni, e secondo me non ha neanche capito che stiamo entrando in una guerra!!-
- Sta solo cercando di sdrammatizzare  questi tempi bui per tutti.-
- È solo uno sbruffone...-
- Va bene Lily, hai ragione tu... non so più che dirti per farti ragionare-
Era il tremendo orgoglio da Grifondoro a impedirgli di dare una possibilità a Potter, lei si era imposta di non cadere ai suoi piedi e grazie al suo orgoglio non sarebbe successo. Rimase a rimuginare un po', e poi disse ad un tratto:
- E invece Marl, che mi dici di Black?
- Che se continua così lo crucio-
- Ok ma s...
- Tutto quello che pensavi è sicuramente sbagliato, a me Black fa vomitare e il sentimento e cento per cento reciproco.-
- Ok ma io in....-
- Dai Lils, andiamo in biblioteca, è tardi-
A Lily non stava piacendo per niente la conversazione ma voleva andare via da lì con qualcosa in più, forse solo per la soddisfazione di non aver perso tempo. Dunque si ritrovò a dire una cosa di cui si sarebbe sicuramente vergognata e pentita.
- Allora Marl...- cominciò.
- Credo che dovremmo farci una piccola promessa-
- Eh? Quale promessa?
- Credo che noi...- deglutì per prendere coraggio - d-dovremmo non essere così cattive con Black e Potter-
Marlene alzò gli occhi e la guardò come se venisse dallo spazio.
- No, non intendo dargli una possibilità, quella mai e poi mai, ma intendo ignorarli, con ovviamente delle eccezioni. In questo modo loro si stuferanno e ci rimpiazzeranno con tutte quelle che non si sono ancora fatti. Oserei dire due ma lasciamoci la bellezza di questo dubbio. Ci stai Marl?- concluse la rossa.
Ora era tutto più chiaro. Lily aveva frainteso tutto il discorso di Marlene e voleva evitare le scenate per farli scomparire dalla sua vita. Il piano non era minimamente convincente, neanche secondo Marlene.
- Ehm... ok Lily, io... si dai, accetterò- e si strinsero la mano.
Dopodiché ridacchiarono un po' insieme, come quando erano piccole e si incamminarono in biblioteca per finire i compiti. Passando per la Sala Comune, dove tutti loro amici stavano studiando, salutarono questi ultimi con dei calorosi sorrisi, ignorando completamente Black e Potter e dopodiché varcarono il dipinto della Signora Grassa. Una volta giunta la cena le due ragazze si accordarono per sedersi un po' più distaccate dal gruppo per vedere le reazioni dei ragazzi. Inizialmente neanche se ne accorsero, tanto erano presi dalle loro  conversazioni stupide. Quando entrambi si voltarono per prendere in giro le ragazze e non le trovarono si guardarono stupiti, per poi cercarle con lo sguardo. Lily e Marlene non riuscirono a trattenere una risata, che aiutò James a localizzarle. Quando le vide urlò:
- Evans! Perché non ti vieni a sederti al mio fianco? Dai, ammettilo che ti manco!-
Nessuna risposta. Lily stava diventando rossa quanto i suoi  caapelli ed improvvisamente trovò molto interessante la zuppa di verdure e la cominciò ad esaminare, commentando insieme all'amica.
- Ehi Mckninnon! Che bello vederti! Pronto? Ma ci sentite?- urlò Sirius a sua volta.
- Pronto Evans? Marlene? Avranno le orecchie tappate?-
- Non credo Ramoso, secondo me hanno lanciato un incantesimo.-
- O forse- disse Lupin che era rimasto in silenzio - vi stanno ignorando-
James e Sirius si guardarono e poi risero. Proprio come due scemi. Entrambi smisero di prestare attenzione alle ragazze e entrarono in una conversazione con Frank e Mary sulle uscite a Hogsmead.
- Ce l'abbiamo fatta!- esultò Marlene sottovoce.
Ma Lily era concentrata sul ragazzo occhialuto della tavolata che proprio in quel momento alzò lo sguardo su di lei. Si fissarono, per qualche attimo, fino a che la rossa non sentì lo sguardo di James troppo penetrante e invadente. Il ragazzo distolse lo sguardo e a sua volta e riprese a mangiare con un bel sorriso a trentadue denti stampato in faccia. I Malandrini finirono di mangiare presto e si ritirarono in dormitorio per trattare delle loro " questioni importanti". Le ragazze fecero lo stesso. Mentre si cambiavano mettendosi il pigiama, uscì fuori l'argomento della fuga di Lily e Marlene.
- Ma che avevate oggi a pranzo?-  chiese Alice.
- Già... siete scappate con due facce... sembravate indemoniate!- aggiunse Mary.
- Semplicemente dovevamo parlare di affari che n...- cercò di rispondere Lily ma venne interrotta dalla voce squillante di Mary che aveva lanciato un gridolino irritante.
- E questi affari hanno il nome di Potter e Black per caso?- chiese maliziosa.
- Ma che dirai Mary! Spari certe cavolate...- ribatté Lily.
- Certo certo, intanto sono loro che vi hanno fatto arrabbiare, si è visto, siete corse via e poi una volta tornate...-
- Dopo secoli- puntualizzò Emmeline.
-  Grazie Em, dopo secoli, li avete ignorati e vi siete sedute a chilometri da noi e da loro.-
- Teoria brillante ma posso sicuramente smentirla- replicò Lily.
- Dai Lily diciamoglielo, tanto sono più sveglie di Sherlock Holmes in persona!- le suggerì Marlene.
Lily sospirò e poi cominciò a spiegare, visibilmente nervosa: - allora, ci eravamo stufate dei comportamenti di quei due, così abbiamo deciso di ingnorarli e sperare che facendo così ci dimentichino e vadano con qualche altra ragazza.-
- Ah- riuscì a dire Emmeline.
- E provare a interagirci invece no?- le chiese Alice un po' delusa.
- Gli rivolgerò la parola civilmente solo quando la smetterà di essere un pallone gonfiato, ovvero mai!- concluse la rossa.
- Ma...-
- Dai ragazze, sono veramente tanto stanca. Sapete benissimo che Potter è quel che è, non cambierà punto e basta.-
Dicendo questo si procurò diverse occhiatacce, compresa Marlene, ma decise di far finta di niente. Era così stanca e confusa...Diede la buonanotte alle ragazze e se ne andò a dormire.
ANGOLO AUTRICE: ciao ragazzi!!! Sono super gasata perché ho finalmente superato le 1100 parole con il testo! Questo capitolo mi piace perché mi è venuto molto spontaneo e l'ho scritto in davvero poco tempo. Adesso il problema è allugare un po' il tempo perché sennò succederà tutto nei primi giorni ahah. Buonanotte💟

But I Want You  *Jily*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora