I'm not crazy.

1.4K 86 8
                                    

Ventiquattro ore chiusa in quella stanza, in quelle quattro mura, da sola con la musica di Ed a farmi compagnia. Mia madre aveva bussato diverse volte per convincermi ad uscire, ma nulla da fare, la voce di Ed nonostante fosse al massimo del volume non superava le sue parole che mi avevano ferito come una coltellata dritta al cuore. "Io non ho nulla da dire ad una pazza come te" le sue parole rimbombavano di continuo nella mia testa, mi accascia nell'angolo più rimoto della camera, mi presi le ginocchia e le portai al petto, appoggiai il mento sulle mie ginocchia e sentii altre lacrime bagnate scivolare sulle mie guance fino a cadere sul pavimento. Continuai a guardare le pozzanghere di lacrime che si formavano accantano a me e con il mio angelo custode a consolarmi con la sua voce, sentii bussare alla porta, stoppai la musica. Mi dispiaceva per mia madre che doveva sopportarmi, oggi mi aveva lasciato anche saltare la scuola, "Per favore mamma te l'ho già detto, non voglio nulla da mangiare sto bene vai a riposarti un po'". "Non sono tua madre, apri" quella voce la conoscevo fin troppo bene, era quella che aveva pronunciato quelle dannate parole che mi avevano ferita, ma la sua voce non la riconoscevo più, non era quella che amavo, quella dolce che mi faceva ridere sempre, era più fredda, più distaccata. "Cosa ci fai qua?" sussurai, lui fortunatamente riuscì a sentirlo "Aprimi non te lo chiederò un'altra volta o mi apri o me ne andrò e tra noi finirà per sempre". Volevo rimanere lì nell'angolo a piangere, volevo per una volta dimostrarmi sicura di me davanti a lui, volevo dimostrargli che non aveva nessun effetto su di me, ma le mie braccia si spostarono da sole seguendo il cuore e non la testa, aprii la porta e mi riaccasciai nell'angolo sentendomi protetta e lontana da lui. "Cosa ci fai qui?" chiesi con la testa bassa, non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, mi sarebbero tornate in mente le sue parole. "Mi ha chiamato tua madre, è preoccupata per te mi ha detto che non mangi e non esci da qui da più di ventiquattro ore, sai lei non si merita di avere una figlia come te che la fa soffrire ed è talmente egoista da fregarsene altamente dei sentimenti di sua madre" non lo capivo, il giorno prima era dolce e adesso mi sputava parole addosso che bruciavano più del fuoco. "La vuoi smettere?! Io non sono egoista, non sono una pessima figlia e no non sono nemmeno pazza" "E allora perchè ti comporti così?" chiese quasi ridendo. "Io non mi comporto come una pazza io ho il mio solito comportamento, tu invece come mai sei diventato stronzo?" chiesi sentendo gli occhi bruciare, non volevo neanche piangere davanti a lui, spalancai la porta e senza dire niente gli indicai di andarsene. "No non me ne vado, se non sbaglio tu ieri mi hai detto che dovevamo parlare, allora dimmi" gli indicai ancora una volta la porta, si alzò e si diresse verso di essa, ma non fece ciò che gli dissi, anzi chiuse la porta a chiave. "Io non vado da nessuna parte finchè tu non mi dici ciò che mi divevi dire" disse calmo. "Vattene! Apri la porta e vattene!" urlai dando sfogo alla mia rabbia e alle mie lacrime. Mi prese gli avambracci e li strinse nei suoi polsi, mi guardò negli occhi "Dimmi ciò che hai dentro, dimmi tutto ciò che devi dire e poi giuro che me ne vado" disse stringendo sempre di più. "Ti prego lasciami, mi stai facendo male" dissi con la voce spezzata dal pianto, lui mi lasciò e si sedette ai piedi del letto con la testa tra le mani "Ciò non cambia che dobbiamo perlare" disse freddo, quasi da farmi paura, non riconoscevo più quel lui di cui mi ero innamorata. "Non sono pazza e non so nemmeno perchè tu lo creda e qua l'egoista sei tu perchè te ne fotti altamente dei miei sentimenti, se sono qui in questa camera a piangere è solo perchè le tue parole mi hanno ferito" "Vuoi sapere perchè credo che tu sia pazza? Bene perchè mi hai fatto fare una figura di merda davanti a tutti aggredendo Francesca" "Ah e quindi adesso aggredire una persona perchè sta parlando male di me non è giusto?!" "No" rispose secco e se ne andò.

________________________

Ciao ragazze! Spero che il capitolo vi piaccia e mi scuso per gli eventuali errori. Vi ho voluto fare un regalo scrievendo un nuovo capitolo. Grazie di tutto!

xx

Migliori amici?! (Zoda)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora