Solo mio e solo mia.

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Lo odiavo, faceva l'indifferente solo perchè l'avevo ignorato.

"Dai ti prego" dissi accoccolandomi sul suo petto. Continuava a guardare avanti senza fare nemmeno una smorfia. "Sei lunatico però eh" dissi scendendo dalle sue gambe. All'improvviso sentii le sue mani sui miei fianchi, provai a toglierle ma lui non mollava la presa. "Dai torna qui" mi chiese facendo una faccia da cucciolo, alla quale nessuno sarebbe riuscito a resistergli. Tornai a sedermi sul divano, però sta volta al capo opposto, lontana da lui. Mi prese per un piede e mi trascinò accanto a sè ed io ridevo. Fu propio lì che capii che erano proprio quelle piccole cose che ci rendevano una coppia. Lui amava me ed io amavo lui e nulla, anzi nessuno, l'avrebbe potuto cambiare. "Cosa sta pensando quel cervellino?" chiese ridendo. Non mi ero nemmeno accorta di essere rimasta muta a fissarlo con aria da ebete. "Solo a quanto ti amo" dissi con voce timida, lui mi sorrise e si avvicinò per baciarmi, ma io gli volsi  la guancia. "E questo per che cos'era?" chiese con sguardo duro "Per il succhiotto, lo sai che non mi piacciono e se poi lo fai per motivi del genere.." venni interrotta dalla sua voce. "Se non la smetti di lamentarti te ne faccio altri" e poi mi baciò. Uno di quei baci che sogni da piccola con il tuo principe azzurro, che capisci che sono reali perchè tra tutti i sentimenti prevale l'amore, uno di quelli che anche se dura un'eternità non sembra mai abbastanza. Ci staccammo sentendo un telefono suonare, che poi dedussi fosse il mio.

"Ei ti va se ci vediamo domani alla stazione?"

Era un messaggio di Antonio. E ora che facevo? Dovevo dirlo a Daniele? Sentii il telefono scivolarmi dalle mani e capii che Daniele me l'aveva preso. Lo guardai, la sua faccia passò da corrucciata ad arrabbiata. "Ora scegli o lui o me" disse con tono duro. "Cosa? Non puoi fare sul serio. E' solo un amico ed io ti permetto di uscire con le tue amiche" risposi incredula. "Sei cosi ingenua Ilaria. Lui ti vuole ancora me l'ha espressamnete detto quindi ora scegli: o me o lui". Rimasi immobile, dovevo capire quello che mi aveva appena detto. Io gli piacevo ancora e allora? Io amavo solo una persona e anche se quest'ultima era un lunatico che mi creava
 solo problemi io non potevo fare a meno di amarlo. Sentii la porta sbattere, solita storia ero una cretina che mentre pensa a quanto ami il proprio ragazzo lo lascia scappare con chi sa quale idea. Respira profondamente e corri. Lo raggiunsi sul marciapiede con il fiatono. Gli presi il braccio e cercai di farlo girare, ma lui non ne voleva sapere. Mi misi di fronte a lui e presi il suo mento con le dita abbassandolo verso di me, perchè volevo che guardasse la sincerità nei miei occhi mentre gli parlavo. "Ma di che cosa ti preoccupi? Di Antonio? Lui non è niente per me ed in confronte a te non è nulla. Perchè per quanto tu a volte riesca ad essere fastidioso tu mi completi. Perchè tu sei solo mio ed io solo tua."

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Lo so non ci sono stata per molto, ma mi farò perdonare

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16, 2016 ⏰

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