Io e Jungkook siamo colleghi di lavoro da ormai 5 anni, cioè da quando ho ottenuto questo lavoro.
All'inizio non avevamo mai scambiato un discorso compiuto, perché avevamo compiti diversi. Ma poi la situazione era cambiata quando entrambi siamo stati promossi e messi in squadra insieme.
Infatti entrambi ci siamo trovati a svolgere molti compiti insieme e subito abbiamo instaurato in particolare rapporto!
Siamo una squadra molto affiatata e con il passare del tempo questa vicinanza mi ha dato la possibilità di conoscerlo meglio e di legarmi a lui più che con chiunque altro.Insieme iniziammo a leggere i vari documenti e a discutere sulle ultime cose riguardo il giorno dopo...
Eravamo ormai arrivati ad esaminare metà dei fogli che avevamo a disposizione e l'ansia che avevo era quasi del tutto passata. Non so come ma parlare con una persona così apparentemente tranquilla come Jungkook mi aveva aiutata a calmare alcuni dei miei dubbi e delle mie paure.
Devo confessare però che molte volte la presenza di Jungkook e la sua bellezza non aiutino affatto nella mia concentrazion. Il mio sguardo infatti non sapeva più dove andare: dalle sue mani alle sue spalle e poi ancora al suo viso. Ogni tanto si mordeva il labbro inferiore per la concentrazione ed io di conseguenza perdevo un briciolo di autocontrollo.
Infatti per distrarmi dai miei pensieri, dopo un po' decisi di andare in cucina per preparare sia a me che a Jungkook un po' di tè visto che faceva abbastanza freddo.
"Allora, ricapitolando..." venni interrotta da Jungkook che fece un verso di frustrazione.
"Y/N è la terza volta che lo dici!" si mise le mani in faccia mentre si gettava con tutto il suo corpo all'indietro per stendersi sul letto, per poi levarle dal suo viso e guardarmi ridendo.
Solo in quel momento mi resi conto che l'ansia non era del tutto sparita, ma quella piccola parte ancora rimasta si faceva sentire. E non sapevo proprio come opprimerla.
"Hai ragione...ma quando sono in ansia, parlo ancora di più di quanto non lo faccia già!"
Purtroppo sono fatta così, e lui lo sa benissimo: mi preoccupo anche per le cose più inutili e ciò mi porta ad avere paura di agire.Distolsi il mio sguardo dal suo e osservai il cielo che si intravedeva dalla fessura della finestra non coperta dalla tenda.
Certe volte desideravo essere come lui: lui riusciva sempre a tranquillizzarmi ma mi stupiva come fosse in grado di correre rischi e di essere così veloce nel prendere la decisione giusta.
Sentii un spostamento dietro di me, per poi capire che era dovuto a Jungkook, ritornato in posizione seduta.
"Y/n.. " il suo tono di voce molto calmo e dolce mi riportò nel presente, facendomi girare verso di lui, e notai che la sua espressione sul volto era cambiata.
"Non devi preoccuparti. Andrà tutto bene!" anche se Jungkook aveva ragione, non riuscivo a togliermi dalla mente tutte le possibili situazioni negative che sarebbero potute capitare l'indomani.
Feci un respiro profondo e, non riuscendo a tenere il suo sguardo, dai suoi luminosi occhi passai a guardare le mie gambe che penzolavano dal letto.
"E se dovessero passarla liscia? O se qualcuno dovesse farsi male?" il mio tono di voce era così sottile che se non ci fosse stato tutto quel silenzio, probabilmente Jungkook non avrebbe sentito. Perché non volevo che qualcosa andasse storto per un mio errore: non me lo sarei mai perdonato.
Poi però Jungkook posò una sua mano sulla mia, accarezzandola. Il suo tocco mi trasmise immediatamente dei brividi che dal mio braccio si espansero per tutto il corpo.
"Y/n! Perché il capo ti ha affidato questo incarico?" la sua domanda mi fece alzare la testa di scatto: non sapevo il motivo. Però sapevo che se avessi alzato lo sguardo verso di lui, mi sarei sicuramente incantata; per questo non ce la feci a tornare verso i suoi occhi.
"Perché si fida di te! Sei sempre stata la migliore e hai sempre portato tutto al termine" Jungkook rispose alla sua stessa domanda, mentre accarezzava ancora la mia mano.
La sua mano però iniziò a salire, andando ad accarezzare anche il mio avambraccio, rendendomi meno tesa, sia mentalmente che fisicamente."E perché ci ha messo insieme a lavorare?" questa domanda non me l'ero mai posta, perché pensandoci, ho sempre svolto gli incarichi di squadra con lui. In quell'istante la mia curiosità salì e non aspettavo altro che sentire la risposta di Jungkook.
"Perché io e te siamo un'ottima squadra! Ci completiamo a vicenda. Per cui da tuo compagno di squadra, ti consiglio di fidarti di me!" il suo tono di voce era molto dolce, cosa che mi ha portato a sorridere! La sua mano salì ancora più in alto, passando per il braccio fino alla mia spalla.
Quella volta decisi di voltarmi verso di lui, incrociando il suo sguardo, facendo incatenare i miei occhi con i suoi, in cui potrei perdermici in qualsiasi momento.
Le sue continue carezze riuscirono a contribuire nel calmare la mia preoccupazione, e portarono a far stampare il mio sorriso sul mio volto.
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𝔽𝔹𝕀 𝕄𝔸ℕ - ( 𝓙𝓮𝓸𝓷 𝓙𝓾𝓷𝓰𝓴𝓸𝓸𝓴 )
FanfictionLa vita è piena di pericoli, si sa... E la polizia è sempre pronta a fare il loro lavoro, con coraggio e sangue freddo. Ma una volta aver tolto la loro divisa, i sentimenti non possono essere più repressi. O perlomeno, non a lungo... Ed è questo il...