Parte 9💋

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"Te!" dopo la mia risposta affrettata, il luccichio si presentò di nuovo nei suoi occhi e lui, sorridendo finalmente dopo quel momento di eccitante serietà, mi prese in braccio e mi fece cadere sul letto, coprendomi interamente con il suo corpo muscoloso.

Premette le sue labbra sulle mie e le sue mani si diressero dietro la mia schiena, per slacciare il mio reggiseno; si abbassò poi verso il mio petto, baciando e toccando il mio corpo. Nonostante fino a quel momento fossi riuscita in parte nel controllarmi, mi arresi lasciando scappare anche qualche gemito. Inarcai la schiena, desiderosa di avere più contatto con le sue labbra, mentre le mie mani si trovavano tra i suoi capelli, andandoli a tirare ogni tanto.

Quando Jungkook si allontanò dal mio petto, arrivò davanti al mio viso e mi sussurrò "Sei bellissima!" non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli o semplicemente riprendermi dal complimento che subito mi zittì baciandomi. Non mi abituerò mai ai suoi baci.
Prima di ritornare su di me, Jungkook allungò una mano fuori dal letto, recuperando i suoi pantaloni. Cercò in una tasca e tirò fuori un quadrato di plastica, per poi lanciare di nuovo i pantaloni e ritornare su di me.

"Sicura?" annuii alla sua domanda, fatta con un tono improvvisamente così dolce
"Parlami" lui sapeva quanto fosse difficile per me fidarmi di qualcuno, ed era per questo che volesse farselo sentire.
"Si! Sono sicura" gli sorrisi per convincerlo della mia risposta ma decisi anche di dire quella specifica frase.
"Mi fido di te" mi sorrise immediatamente.

Una volta pronto, si piegò su di me, esercitando pressione sulle sue braccia, situate ai lati della mia testa.
"Andrò piano all'inizio, ma non ti assicuro niente per il dopo" ma io non volevo andasse piano; avevo bisogno del lui di pochi minuti fa, quando eravamo ancora vicino alla parete. Volevo si comportasse in quel modo, perché avevo appena scoperto quel suo lato particolare, e non avrei perso l'occasione.

"Non andare piano.. neanche all'inizio" inizialmente lo vidi sorpreso nel sentire le mie parole, ma dopo nemmeno un secondo i suoi occhi si illuminarono e sul suo volto apparve un ghigno.

"Quindi come vuoi essere scopata? Sentiamo" la sua voce di un'ottava più bassa

"Scopami come meglio sai fare, fammi vedere il paradiso"

"Ogni tuo desiderio è un ordine, tesoro" sussurrò, ed entrò tutto in un solo colpo in me, mozzandomi il fiato per la sorpresa e facendomi aggrappare alle sue spalle. Mi baciò per distrarmi dal dolore iniziale e cominciò a spingere.

Le spinte che fece erano fin dall'inizio molto profonde, e dei sospiri e ansimi lasciarono le bocche di entrambi.

"Oh dio cosa mi fai" ansimò. Portò poi una mano verso la mia intimità e andò a massaggiare con le sue dita la zona, mentre contemporaneamente affondava in me, mandandomi completamente altrove dato il piacere.

"Vai dillo! Fai sentire a tutti chi ti sta facendo vedere le stelle" e così feci, gemetti il suo nome non appena diede una spinta più profonda, andando a colpire un punto in particolare e facendomi impazzire.

"Ti piace mh? Solo io riesco a farti sentire così, vero?" chiese con fatica mentre affondava sempre con la stessa forza; le sue mani a circondare il mio corpo, così fragile sotto di lui.

Mi limitai ad annuire, perchè a corto di fiato e di coraggio per rispondergli, mentre il piacere aumentava sempre di più, così come aumentò la forza con cui mi tenevo aggrappata alle sue spalle. "Dimmi che sono l'unico in grado! Che il mio tocco è l'unico che vuoi" disse tra gli ansimi, a corto di fiato per tutta l'energia che stava usando.

Ma a lui non bastava sentire il suo nome tra i miei ansimi, infatti diminuì la forza nelle sue spinte, come se mi volesse impedire di arrivare alla fine, fino a fermarsi. Prese il mio viso tra le sue dita costringendomi a guardarlo dritto in viso e mi ridomandò con tono intimidatorio ed estremamente lussurioso "Voglio le parole, piccola" presi un bel respiro e riuscii a parlare

𝔽𝔹𝕀 𝕄𝔸ℕ - ( 𝓙𝓮𝓸𝓷 𝓙𝓾𝓷𝓰𝓴𝓸𝓸𝓴 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora