Ormai ero in casa da sola e mi ero preparata, facendomi una doccia e indossando i vestiti del mio ruolo: era vero che dovessi andare prima in ufficio e quindi sarei dovuta andare in divisa. Ma si era deciso di andare già in borghese perchè tanto, essendo coperti da giubbotti pesanti per via del tempo, nessuno avrebbe notato nulla.
Devo confessare che fu più complicato del previsto indossare quei vestiti: perchè ogni volta che allacciavo un bottone della camicia, partiva l'immagine di Jungkook che me lo sbottonava..
Più volte dovetti scuotere la testa per liberare questi pensieri dalla mia mente, anche se era ed è impossibile dimenticarseli. Però sapevo che dovevo impegnarmi nel riuscire a sopprimerli almeno per le prossime ore, così da concentrarmi nel mio lavoro e nella mia operazione.
Pensandoci, se non fosse stato per quella operazione e tutti i suoi preparativi, io e Jungkook non ci saremmo mai incontrati quella sera e non avremmo confessato i nostri sentimenti.
A differenza di ieri, quella mattina mi impegnai anche nel truccarmi e nel sistemare i capelli, che avevo lasciato sciolti e ondulati, mettendo una mollettina argentata e una dorata dalla parte con meno capelli.
Avevo completato il tutto con il mio profumo e con i gioielli di Lia che ieri mi aveva portato Jungkook nello zaino nero.
Erano molto belli, anche se ero convinta che fossero dei falsi fatti apposta per questo giorno, visto che di solito sui veri gioielli c'è qualche cifra che ne indica la certificazione.Meglio non rischiare di farsi rubare da quei maniaci un gioiello prezioso. Avrei messo anche gli occhiali neri, quei soliti da sole che le celebrità indossano anche con 10 gradi sotto zero e una tempesta di neve in pieno svolgimento.
Mi osservai allo specchio per vedere se avessi dimenticato qualcosa, ma non mancava niente, tranne le scarpe. Mi voltai verso il centro della stanza per cercarle e le trovai ai piedi del letto, dove le avevo lasciate la sera precedente. Le presi in mano e, prima di indossarle, rimasi ferma in piedi ad osservarle. Facendo una delle mie tante supposizioni e quei ragionamenti che la gente è solita fare nei più insoliti momenti della giornata: se non avessi avuto bisogno di queste scarpe, o se Lia non le avesse date a Jungkook, proprio il mio ragazzo non sarebbe venuto da me e non sarebbe diventato il mio ragazzo... Quindi mi sentii in dovere di guardare quelle scarpe con ancora più ammirazione di quanta già ce ne avessi verso loro. Mentre le indossavo con un sorriso, pensai anche ad un'altra cosa..
Possibile mai che qualsiasi cosa mi portasse a pensare a Jungkook? E oltretutto, come si spiega che nel giro di 5 minuti l'avessi già pensato o incluso nei miei discorsi già 13 volte? Non che la cosa mi dispiaccia, ma in quella mezza giornata avrei dovuto concentrarmi al massimo e il mio cuore non aiutava affatto.
Presi il mio cellulare e la mia borsa con tutti i documenti del lavoro ed uscii dalla mia camera, dirigendomi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Non avevo voglia di mangiare nulla, il mio stomaco era chiuso ed inoltre la mattina non ho mai fame, però ero molto assettata.
Mentre bevevo, lo schermo del mio cellulare si illuminò; sapevo già fosse Jungkook, e infatti risposi alla chiamata.Pronto?
Amore sono appena salito in
macchina, 5 minuti e arrivo!(Aishhh mi ha chiamata amoree!)
Ok io sono già pronta,
mi faccio trovare già fuori!Questa è la mia Y/N!
Sorrisi al suo commento e ci salutammo, staccai la chiamata e posai il cellulare in borsa.
Servivano solo 5 minuti e Jungkook sarebbe arrivato, per questo mi precipitai in salone e recuperai le chiavi di casa.
All'ingresso indossai il mio cappotto nero e dei guanti dello stesso colore.
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𝔽𝔹𝕀 𝕄𝔸ℕ - ( 𝓙𝓮𝓸𝓷 𝓙𝓾𝓷𝓰𝓴𝓸𝓸𝓴 )
FanfictionLa vita è piena di pericoli, si sa... E la polizia è sempre pronta a fare il loro lavoro, con coraggio e sangue freddo. Ma una volta aver tolto la loro divisa, i sentimenti non possono essere più repressi. O perlomeno, non a lungo... Ed è questo il...