~Capitolo 8~

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Pv. Bohn

Quegli idioti mi hanno portato nel bagno maschile. Metto le mani in tasca e aspetto che mi dicano quello che vogliono, ma lo capisco da solo quando dai cubicoli chiusi escono altri 3 beta che si posizionano dietro di me. Bene, mi ci velava proprio una rissa mattutina.
«Siete in molti. Avete paura che nessuno possa aiutarvi a trascinarvi via
«C-c-chiudi quella boccaccia. Q-q-quello che dovrà essere trascinato via s-s-sei tu»
Poveri illusi. Perdono già in partenza. Un gruppo di sei beta contro un alpha non può fare niente. Mentre li guardo scettico sento in lontananza le voci di due ragazze che parlano tra di loro.
«Oggi ho visto uno studente di medicina con una rosa in mano che doveva darla a qualcuno della nostra facoltà. È molto bello»
«Nell'area dell'Ingranaggio, vero
«Si»
«L'ho visto anch'io, è davvero bello»
È lui. Quindi alla fine è venuto. Sto per andarmene e raggiungerlo, ma quegli stronzi mi fermano.
«Ehi! Dove pensi di andare
«Ho da fare, tornerò dopo per chiudere la questione»
«Cosa? M-m-manchi di rispetto al mio capo, c-c-cosa vuoi che ne faccia di lui
Il capo ci pensa su, si toglie gli occhiali da sole e con una voce stridula dice;
«Prendetelo»
Adesso ho capito perché parlano i sui scagnozzi al suo posto, ha una voce ridicola. Ghigno divertito mentre mi scrocchio le dita delle mani. Che il combattimento abbia inizio.

Finito di sistemare quegli idioti, inizio a correre per raggiungere in fretta l'area dell'Ingranaggio. Arrivato mi guardo in torno ma non vedo nessuno.
«Ehi Bohn»
Questa volta è lui. Sorrido ma quando mi giro faccio finta di essere arrabbiato. Incrocio le braccia e lui mi guarda male.
«Vorrai rimproverarmi per essere arrivato tardi, vero
Annuisco.
«Sai cosa ho dovuto passare, oggi? Ho dovuto cercare i fiori venduti dai bambini per strada. Ho guidato da Bangkok fino alla periferia e quando sono riuscito a trovare i fiori ho dovuto trovare la strada per arrivare qui e soprattutto mi hai fatto saltare una lezione così difficile che neanche io la capisco per darti questo fiore. Se questo semestre avrò un voto basso, darò la colpa a te. Tieni» dice arrabbiato per poi porgermi la rosa.
Da finto arrabbiato passo all'essere dispiaciuto per poi sorridere.
«Prendi»
Presi la rosa e la guardai sorridendo per poi alzare lo sguardo verso di lui. Lui mi guarda confuso ed il mio sorriso si fa più evidente.
«Perché sorridi, 'ragazzo lucertola'? Mi stai ascoltando
Mi perdo a fissarlo. È così carino. Mi avvicino a lui e gli tolgo dai capelli una fogliolina.
«Sai di essere davvero carino
Lui arrossisce e fa un piccolo sorriso imbarazzato. Esso però si spegne subito appena scuote la testa.
«Di che diavolo parli, 'ragazzo lucertola'? Perché mi fai i complimenti
In seguito alle sue parole svanisce anche il mio di sorriso. Perché gli ho fatto quel complimento? Non lo so.
«Non facevo i complimenti a te, li facevo al fiore» invento una scusa.
«Ok. Comunque, ho mantenuto la mia promessa, ora me ne vado»
Appena si gira i miei occhi si fissano sul suo braccio dove una chiazza rossa spicca sulla camicia bianca. Gli afferro il suddetto braccio per fermarlo e lui emette un gemito di dolore.
«Aspetta! Che ti è successo?» chiedo preoccupato.
Gli alzo la manica e scopro una ferita sanguinante all'altezza del gomito.
«Non è niente» dice spostando in fretta il braccio.
«Sto bene»
Ci rimango male per quel gesto ma non lo do a vedere e cambio discorso.
«Dove stai andando
«Vado a riposarmi in biblioteca, prima delle lezioni pomeridiane. Mi sono svegliato così presto per comprare i fiori che ora sto dormendo in piedi»
«Ma la biblioteca è lontana, perché non vieni a dormire nella mia aula
«Sei impazzito? Verrei richiamato dal professore»
«Non succederà. Tutti i miei amici portano sempre le loro ragazze a riposarsi in aula»
«Ma non sono il tuo ragazzo. Devo andare» e va via.
Sorridendo scuoto la testa. Mi sta facendo impazzire questo ragazzo, in tutti i sensi.

Sapendo che la biblioteca è chiusa ho deciso di seguirlo. Lo vedo leggere il cartello per poi venire nella mia direzione a testa bassa. Quando la alza sobbalza spaventato.
«Perché mi segui
«Mi assicuro che non ti sia perso. Ora che farai? Ci vuole tanto per tornare a piedi alla facoltà di medicina per dormire. È più facile venire a dormire nella mia aula»
«Nei tuoi sogni. Di sicuro non verrò a dormire nella facoltà di ingegneria»

Le ultime parole famose.
«Vedi? Te l'ho detto che nessuno ti avrebbe richiamato. Puoi dormire serenamente. Fai come se fossi a casa tua»
Lo vedo stropicciarsi un occhio e poggiare la testa sul braccio che a sua volta è poggiato sul banco affianco al mio.
«Bohn, di solito, porti solo le ragazze a dormire qui. Chi è questo?» mi chiede Boss.
«Il mio ragazzo. Ho il ragazzo che studia medicina, sono bravo eh
Vedo Duen alzare alla testa ma prima che possa dire qualcosa gliela abbasso con la mano.
«Aww, fai anche battute! E ogni volta gli spingi giù la testa» dice Tee imitando il gesto con la mano.
Scuoto la testa.
«È una lunga storia. In breve, ha sonno, quindi l'ho portato qui per riposarsi prima della lezione»
Annuiscono e poi si girano.
Mi giro verso Duen e vedo che ha alzato il busto per mettersi sulle spalle il camice.
«Il camice è troppo leggero, non ti terrà caldo» dico togliendomi la giacca a maniche corte della divisa per poi mettergliela sulle spalle.
«Tieni. Prendi questa. La mia uniforme può essere sporca, ma può comunque tenerti caldo»
«Awwwwwwwww!!!» esclamano ad alta voce i miei amici.
«Lo fai sembrare così galante» dice Tee.
«Si, come gli uomini nelle serie» dice Boss.
Duen mi guarda male.
«Bohn, di che parli? Idiota» dice offeso.
I miei amici ridono ma smettono subito dopo che un tonfo ci fa sobbalzare.
«Studente! Colui che ha preso l'uniforme di Bohn. Per favore, fai a cambio con il tuo cuore»
«Awwwwww!!!» esclamano tutti, battendo anche le mani.
«Bohn, stai cercando di mettermi in imbarazzo» disse nuovamente offeso per poi girarsi e rimettersi a dormire.
Faccio il vago e sorrido soddisfatto.

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Angolo autrice

In quel momento ho adorato un sacco questo professore.

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