Anidala:reincontro in paradiso

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Aprì gli occhi di scatto,trovandosi davanti la bellissima visuale di un banco di nuvole voluminose e candide.Si prese tutto il tempo per ammirarle,per ammirare come si fondessero perfettamente con l'azzurro del cielo,un azzurro che assomigliava così tanto a...

Si tirò a sedere di colpo.Il colore del cielo corrispondeva perfettamente al colore che aveva il lago di Naboo.Una serie di immagini spontanee gli apparirono davanti alla mente senza che potesse evitarlo.In un attimo che parve un'eternità rivide ogni momento passato con lei,il suo angelo.Provò di nuovo quella calma e serenità che provava solo al suo fianco.Ma poi...vide una maschera nera che veniva calata sul suo viso mentre tutti i colori venivano coperti da un alone rosso.Certo..ora si ricordava tutto,ma non ne era propriamente felice.Tutti quelli che aveva tradito,deluso e che probabilmente non lo avrebbero mai perdonato.A cominciare da lei.Improvvisamente si rese conto che si sentiva...leggero...il peso dei suoi arti meccanici che l'avevano perseguitato negli ultimi vent'anni era sparito.Poteva sentire la leggera brezza che gli sfiorava il viso e che gli scompigliava i vestiti.

D'un tratto vide un lembo di stoffa blu scuro sventolare in aria.Guidato da un istinto che non seppe spiegarsi si alzò completamente per seguire il misterioso flusso blu.Più andava avanti più accelerava il passo spinto da un pressante senso d'ansia.Arrivò dove la stoffa si fermava ed alzò lo sguardo,rimanendo paralizzato.Avvolta dalla stessa stoffa blu c'era lei.I ricci castani le ricadevano liberamente sulle spalle ed erano adornati da dei fiori bianchi.Dal collo le pendeva la collana che lui stesso gli aveva regalato tanti anni prima.In complesso sembrava un angelo,in perfetta armonia con l'ambiente circostante.Lentamente gli occhi color nocciola della donna si aprirono,incontrando per la prima volta dopo 20 lunghi anni quelli azzurro cielo di suo marito.

-anie...

La voce della donna riscosse Anakin dall'incanto in cui era entrato,realizzando di essere rimasto con la bocca schiusa da cui stavano uscendo versi sconfusionati ad un tono di voce appena udibile e che probabilmente avrebbero dovuto essere le parole che l'uomo non riusciva a formulare.Non riuscendo più a reggere il suo sguardo abbassò gli occhi,consapevole di stare arrossendo.Sentì vagamente il suono di passi cristallini venire verso di lui ma non riusciva a capacitarsi di guardare di nuovo quella donna negli occhi.Perché non sarebbe riuscito a sopportare l'odio che era sicuro il suo angelo provasse verso di lui.Sentì due dita sollevargli il mento in modo tale che i loro sguardi si intercettassero di nuovo.Rimasero così per un tempo imprecisabile,forse alcuni secondi o forse interi minuti prima che entrambi sentissero le lacrime arrivargli agli occhi e che si gettassero l'uno tra le braccia dell'altro,come se da quello dipendesse la loro stessa esistenza.Lei era davvero li...no aspetta questo non era possible

-P-pad-m-me.....t-tu s-sei q-qui i-io i-io n-non s-so c-cosa dire i-io-

La donna scoppio in una breve risata,un suono meraviglioso che per l'uomo suonava come la migliore delle melodie.

-Oh anie sarai sempre quel bambino che ho conosciuto su Tatooine-disse lei,cercando di mettere a freno le risate che in qualche modo non sembravano appropriate a quel momento.

L'uomo mosse una mano tremante verso il volto di lei e con una lieve esitazione sposto una ciocca di ricci scuri dietro l'orecchio di quella che sperava ancora volesse essere sua moglie.

-Non sei arrabbiata con me?-Riuscì finalmente a dire.Non era sicuro di voler sapere la risposta ma non avrebbe sopportato un secondo di più l'ansia dietro quella domanda.

-Oh anie e perché dovrei odiarti?-Replicò lei,con il tono dolce che negli anni aveva riservato solo ad i membri della sua famiglia e al suo ingenuo marito che ora si stava torturando la mente con dubbi che a lei apparivano completamente infondati.

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