"Stravolgimi il domani, portami in alto come gli aereoplani."

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"-A cosa pensi?
-Mi sa che non si può dire...
-Sarebbe?
-Evitiamo dai
-Voglio saperlo.
-Sul serio? Perché una volta saputo non puoi far finta di niente, temo
-Vai.
-A cosa penso, mi chiedi. Le tue labbra, sulle mie. Le tue labbra, sul mio corpo. Tu che mi stringi e mi sussurri all'orecchio cose che non posso dire.
-...
-Non sai che dire, eh?
-No, stavo pensando a come dirlo meglio
-Cosa?
-Li facciamo diventare realtà, quei pensieri?"

"Ci sono storie che quando le racconti si consumano.
Altre storie invece, consumano te."

Sapeva sorridere e sapeva leggere le persone, stando nel suo piccolo mondo di dolore."

"C'era una sola cosa che avrei dovuto fare, stringerti più forte quando dicevi di dover andare via."

"Leggiamo storie perché cerchiamo la nostra."

"Mi mancherai per sempre anche se non tornerai. E questo non vuol dire che tornerò da te perché poi ci saranno altre persone da amare ed altri corpi da stringere. Mi mancherai e non farai altro, tutta la mia vita. Sei l'unica, già, l'unica persona che mi mancherà per sempre e non importa quante sono "meglio" ,quante persone sono "di più" perché per me tu non sei mai di meno. Amerò altri, perché mentirti? Ci sarà l'uomo giusto per me, quello che mi terrà stretta la notte, che mi bacerà all'alba e a cui piace bere caffè alla mattina davanti alla tv. Ci sarà chi mi chiederà di essere la sua sposa, chi invecchierà insieme a me, sarà il padre dei miei figli e l'amore di una vita intera.
Ci sarà e tu mi mancherai anche se non sei durato una vita, nemmeno un pezzo, nemmeno un po'.
Mi mancherai perché avrai sempre con te i miei giorni migliori,quelli felici,quelli spensierati, quelli in cui stavo male da morire e poi sei arrivato tu."

"Vorrei parlartene. Perché ho bisogno di raccontarlo a qualcuno. E forse quel qualcuno sei tu. Ma tu sei anche il racconto. E tutto il resto."

"Solitamente non mi intrometto nelle storie degli altri, ma in questo caso devo farlo, devo farlo per dirti che sei stato veramente uno stronzo a lasciarla.
Forse non l'hai vista, ma quando ti vedeva, non le sorrideva solo la bocca, le sorridevano anche gli occhi, ma probabilmente tu eri troppo occupato a guardare un'altra.
Ma sai cosa, ora non lo ammetterai, ma ti mancherà, ti mancheranno i suoi sorrisi, i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli, il suo carattere a volte troppo dolce e a volte troppo duro, ti mancherà tutto di lei e a quel punto di accorgerai di esserti dato una mazza sui piedi da solo, non lo ammetterai ma sarà così.
Ma il peggio verrà poi quando la vedrai con un altro ragazzo, la vedrai felice con lui e ti renderai conto di essere triste perché quel ragazzo saresti potuto essere tu.
Queste saranno le conseguenze di chi trova l'amore e se lo lascia scappare."

"Ci sono cose che non vogliamo che accadano, ma dobbiamo accettarle, e persone che non vogliamo perdere ma che dobbiamo lasciare andare."

"Scorrendo la rubrica ho visto il tuo nome.
Un brivido.

Mi sono ricordata che erano mesi che rimaneva lì, abbandonato a se stesso.

Un livido.

Salvato da molto, in una giornata speciale che sembrava come tante.

Un ricordo.

L'ho cancellato.

Un nuovo livido.

Ho scorso la rubrica, non c'era più il tuo nome.

Un altro brivido."

"Non avevo sonno,non avevo freddo,non avevo fame e non avevo nessuno.Ero circondata da alberi e tappeti di foglie gialle e bagnate,sotto i miei piedi frammenti di foglie autunnali accarezzavano gli anfibi neri meno dolcemente di prima.
Continuavo a tenere lo sguardo basso,un vento gelido continuava a sferzarmi davanti i lunghi capelli neri e lisci che fino a poco prima erano immobili sulle spalle facendo da muro contro l'esterno e riscaldavano il mio piccolo viso ovale dalla pelle olivastra.
Foglie di quercia danzavano velocemente davanti ai miei occhi,scuri coronati da folte ciglia nere,mentre i lunghi rami continuavano a frustare l'aria.
Nonostante le lunghe mani ghiacciate,la faccia intorpidita e la mente stanca rimanevo li in silenzio a fronteggiare il vento su una panchina,mentre la tempesta aumentava la violenza.
Una figura cominciava a prendere forma,mentre tuoni e fulmini squarciavano il cielo,nero come la pece.
Quando risollevai lo sguardo,il parco sembrò ancora più silenzioso.
Vidi nitidamente la figura,quando ormai aveva raggiunto la grande quercia,aveva una massa di folti capelli neri che per via del vento davano l'idea di un mare agitato da grandi onde.
Anche se il volto era poco visibile,poichè l'unica fonte di luce era quella fioca proveniente da metri di distanza dall'alto lampione nero, ero certa che fosse lui,forse per quel suo modo naturalmente elegante di camminare o forse perchè in tutto quel tempo che ero rimasta ferma li avevo pregato perchè lui accettasse di incontrarmi un'ultima volta.
In quei trenta secondi che ci mise a raggiungermi scoprii che avevo ragione,infatti era lui,dimenticai cosi di colpo il discorso che avevo preparato in tutto quel tempo che avevo aspettato,mi dimenticai di tutte quelle frasi dolci a cui avevo pensato,mi dimenticai di come quei giorni senza di lui mi avevano distrutta,di come lo amavo,mi dimenticai di quanto ero arrabbiata con me stessa per averlo lasciato per paura di ferirlo,mi dimenticai di tutto avevo la mente vuota e l'unico rumore che si sentiva era il battito del mio cuore,sempre più veloce.
Lui era ormai davanti a me immobile,continuava a osservarmi con gli occhi morbidi a attenti,come se percepiva la mia rabbia,il mio odio,il mio dolore,il mio amore.
Alzai lentamente gli occhi e prima di parlare lanciai uno sguardo intorno,nulla,eravamo soli,ero al sicuro.
-Salvami.- riuscii a dire prima che le lacrime amare cominciarono a rigarmi il volto.
Di scatto lui si mosse,per poi stringermi tra le braccia.
-Ti prego perdonami- dissi con un filo di voce tra un singhiozzo e l'altro mentre lui continuava a stringermi sempre più forte.
-Ti amo,ti amo e ti amo.- aggiunsi dopo qualche secondo.
Qualcosa di umido colpi le mie mani infreddolite che erano poggiate sul petto di lui,ci misi qualche secondo a capire che non era pioggia,ma erano lacrime.
Mi scostai lentamente dalla sua presa per poterlo guardare nei suoi grandi occhi scuri.
-Ti salvo- mi disse tra dolci lacrime che scendevano lungo le sue guancie.
-Ti salvo- continuava a sussurrarmi mentro dietro di noi il sole saliva nel cielo.

"Ho sempre pensato che certi incontri potessero essere solo frutto della nostra fantasia, che i ragazzi dei film fossero solo finzione, desideri nascosti delle ragazze che li guardano. Poi ho incontrato te e ho capito che certe volte la vita ti fa dei doni talmente grandi da credere siano solo sogni.
Ti guardavo da lontano in un caldo pomeriggio estivo, mentre me ne stavo seduta ad osservare le onde infrangersi contro gli scogli, impedendomi di guardare oltre. Quando, improvvisamente, mi girai, scovando i tuoi occhi blu cercare i miei.
Il tuo sorriso accolse il mio sguardo, timido ed insicuro, scaldato dal tuo, così radioso da riuscire ad illuminare tutto il resto. Ti avvicinasti a me con un semplice "Buongiorno", che divenne poi l'inizio della nostra avventura, delle nostre passeggiate sotto la luna piena, alla ricerca di qualcosa che ci piaceva pensare appartenesse solo a noi. E i litigi, gli insulti, i silenzi che non facevano altro che migliorarci. Quel tuo essermi vicino anche quando eri lontano e quel tuo essermi distante a pochi centimetri da me. Tutta la sincerità del tuo sorriso e tutta la felicità del mio.
E tutto il nostro amore. Niente più forte di questo, niente più forte di noi."

Questo è tutto.. Commentate e votate.. Al prossimo capitolo!

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