CAPITOLO 6 : IL LAGO NERO

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 Il lunedì mattina non poteva che iniziare nel peggiore dei modi: era riuscita a sbagliare la preparazione di una pozione procurandosi una punizione perché aveva affumicato tutta l'aula ed era arrivata tardi alla lezione di Rune Antiche.
Fortunatamente all'ora di pranzo arrivò il gufo con la lettera di risposta della madre.

"Cara Sophia,

non potevi essere più bella di così quella sera.
Sono felice che stia andando bene a scuola e non preoccuparti io e la nonna stiamo bene.
È venuto il pozionista per preparare alla nonna un infuso per farla dormire tranquillamente, adesso è tutto a posto ma è meglio non affollare troppo la casa per le feste.
Mi mancherai questo natale.

Con amore, mamma"

Rilesse la lettera della madre convinta che le stesse raccontando una bugia sulla nonna, poi la piegò su se stessa e la mise in tasca.

Finito di mangiare aveva le ultime ore di lezione tra cura delle creature magiche ed Erbologia insieme a Grifondoro e Corvonero.

Alla fine delle lezioni andò in biblioteca come al solito per avere un po' di pace e starsene in silenzio ma davanti a sé trovò Terence intendo a baciarsi una Tassorosso probabilmente più grande di Sophia. Rimase immobile alla vista dei due, ci rimase male e dopo qualche attimo cambiò strada per non farsi vedere trovandosi a salire fino al settimo piano.
Aveva letto da qualche parte una volta di una Stanza Va-e-Vieni a questo piano ma non ci era mai stata.
Camminò diverse volte avanti e indietro davanti al muro pensando a un luogo accogliente dove stare da sola ma non successe niente.
Ci riprovò un'altra volta senza successo, decise di abbandonare l'idea e andare nel parco davanti al castello.
Sulla riva del lago vide una testa, si avvicinò.
"Ciao"
"Sophia"
"Come va?" a Draco sembrò strana quella domanda perché non glielo aveva mai chiesto.
"Io bene, tu mi sa non tanto"
"No, no, sto benissimo. Ti da fastidio se rimango?"
Lui scosse la testa e le fece cenno si sedersi accanto a lui.
"Penso di essere stata una delle tante di Higgs, l'ho visto baciarsi una Tassorosso poco fa"
"Te l'avevo detto di trovarti uno migliore"
"Tu si che sai consolare le persone" e si alzò.
"No, scusami"
Sophia rimase sbalordita, Draco Malfoy che chiedeva scusa, tornò a sedere.
"Comunque lascia fare quello stupido, non ne vale la pena"
Draco osservò Sophia, come non lo aveva mai fatto.
Notò i suoi lunghi capelli corvini, ondulati che le incorniciavano il viso olivastro ben delineato.
Osservò gli occhi scuri, così in contrasto con i suoi color ghiaccio e pensò che fosse davvero bella.
Sophia si accorse dello sguardo del biondo arrossendo leggermente, Draco notandolo distolse lo sguardo distendendosi sul prato e la ragazza lo copiò.
Si trovavano vicini, i loro piedi si toccavano ed entrambi guardavano il cielo azzurro.
"Sai" sussurrò Draco "a volte mi chiedo come mai tu ed io non riusciamo ad andare mai d'accordo"
Sophia rise.
"Non ridere" disse scherzosamente. "Sono serio"
"Non lo so Draco"
"Eppure tuo fratello è il mio migliore amico!" alzò le braccia portandole sotto la testa.
"Forse è proprio questo il motivo"
"Che intendi?"
"Forse è proprio perché sei così legato a Blaise che non riusciamo a creare un vero legame".
Il discorso si fermò lì, calò il silenzio scandito dai respiri sempre più leggeri dei due ragazzi stesi sulla riva del lago.
"Per natale cosa fai? Cioè cosa fate tu e Blaise?" chiese Draco girandosi a guardarla.
"Rimaniamo a Hogwarts quest'anno anche se avrei preferito tornare a casa"
Sophia si aspettava una domanda sul perchè rimanessero al castello, ma questa non arrivò lasciando la ragazza con un'aria accigliata.
Poi come risvegliata disse "É meglio andare, tra poco è ora di cena".
"Tu vai, io rimango ancora un po' "
Sophia rimase delusa ma annuì e se ne andò lasciando Draco solo tra mille pensieri.

Come Un Angelo - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora