CAPITOLO 20: "E MI BASTA COSI PER ADESSO"

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Quella mattina Draco Malfoy decise di uscire dalla camera e scese la grande scalinata che portava al salone principale, dove stavano sistemando un grande tavolo con qualche dozzina di sedie tutt'intorno.
"Draco, caro, preparati che questa sera avremo ospiti". Il ragazzo non badò molto alle parole della madre, uscì dalla villa e si smaterializzò davanti a casa Zabini per andare da Sophia.

"Soph ciao come stai? Ti ho sognata ieri notte ed eri bellissima, sembravi quasi vera, mi hai detto di uscire, di non chiudermi nella mia stanza ed eccomi qua, sono passato a salutarti prima di andare da tuo fratello, voglio che lui mi perdoni. Tornerò presto, te lo prometto, sappi che ti amo".
Guardò un'ultima volta la lapide circondata di bellissimi fiori e bussò alla porta della casa.
"Signora, buongiorno, c'è Blaise in casa?"
La donna annuì e lo andò a chiamare.
"Draco ti avevo detto di non farti più vedere"
"Lo so, ma voglio il tuo perdono."
"Riportami indietro Sophia e lo avrai. Addio" e chiuse la porta ma il piede del biondo bloccò la porta.
"Blaise, ti prego, non sapevo cosa sarebbe successo. E se non vuoi perdonarmi, verrò qua ogni giorno per farti capire che voglio seriamente rimediare alle mie azioni". Il ragazzo non rispose, chiuse la porta e lasciò Malfoy tra i suoi pensieri.

Tornato a Villa Malfoy, mangiò qualcosa preso dalla cucina, cucinato da un elfo domestico, e tornò in camera. Non era di buon umore, ma quel sogno, quel bellissimo sogno, lo aveva invogliato a non logorarsi l'anima e non vedeva l'ora di tornare a dormire per rivedere la sua amata Sophia.

Quando si fece buio, una ventina di persone si presentarono alla villa, compreso Lord Voldermort, per discutere dell'imminente trasferimento di Harry Potter prima del suo diciassettesimo compleanno.
Qualcosa o meglio qualcuno attirò l'attenzione del giovane mago, la professoressa di babbanologia Charity Burbage, si trovava a mezz'aria sopra il grande tavolo, sanguinante e quasi priva di sensi.
Il Signore Oscuro chiese chi tra i suoi fedeli fosse disposto a donargli la propria bacchetta e Draco sentì suo padre, Lucius Malfoy, tremare e balbettare quando Lord Voldemort si fermò proprio alle sue spalle; prese la sua bacchetta e ordinò al suo serpente Nagini di uccidere la professoressa.
Draco rimase paralizzato a quella vista e rimase seduto fino a quando l'ultimo dei mangiamorte presenti alla riunione non lasciò la villa.
Salutò la madre con un cenno della testa e salì in camera sua pronto per addormentarsi.
Risultò però un'impresa più difficile del previsto, si girava e rigirava nel letto, cercando la posizione giusta per dormire e addormentarsi più velocemente.
Ci riuscì solo dopo qualche ora.

"Draco! Sono qua" disse lei con voce dolce.
"Sophia, non sai quanto è bello vederti. Sono stata a trovarti oggi"
"Lo so, come è andata con Blaise?"
"Non bene come pensavo, aspetta tu come fai a saperlo?"
"Io ero lì, te l'ho detto ieri sera."
"Cosa significa?"
"Ti stavo guardando, e ti consiglio di portarti dietro una crostata alle fragole la prossima volta che vai da Blaise, è la sua preferita, non potrà dirti di no con quella"
"Sophia io non capisco, come fai?"
"Non me ne sono mai andata, io sono ancora qua" e gli toccò la fronte con un dito "e qua" adesso il cuore.
Draco le prese la mano, la strinse nella sua e ci lasciò un bacio da cui non voleva staccarsi.
"Da quanto non ti fai la barba? Inizia a pungere" disse lei scherzosamente.
"Domani me la faccio" rise lui per poi continuare "Domani ci vediamo vero?". Lei annuì sorridendo e distendendosi per terra, dove era comparso un enorme prato verde e una quercia.
"è bello qua"
"Ci sono venuta una volta da piccola con Blaise e mio nonno, avevo circa sette anni"
Draco la affiancò ma invece di guardare il cielo, si girò verso la ragazza e iniziò a guardare ogni suo piccolo dettaglio.
"Mi manchi così tanto"
"Lo so, lo sento" rise lei "Anche tu mi manchi molto ma posso stare qua e mi basta così per adesso".
"Che significa?"
"Te lo spiego domani, adesso devi svegliarti e andare da Blaise, ricordati la crostata. Ti amo anche io Draco" lo baciò e in quell'istante si svegliò nel suo letto da solo.

Come Un Angelo - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora