CAPITOLO 11 : MICHAEL CORNER

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L'anno scolastico terminò con lo scontro al Ministero tra Harry Potter, Silente e Lord Voldemort, non si parlava d'altro al castello e allo stesso tempo nessuno riusciva ancora a crederci. Era tornato davvero.

Questo colpì soprattutto Draco, era distrutto, suo padre era finito ad Azkaban poiché coinvolto in prima persona in questo attacco. Infatti smise di parlare con tutti tranne che con Tiger, Goyle e Blaise, non parlava neanche con Pansy Parkinson.

Durante l'estate Sophia non aveva nominato neanche una volta il nome del biondo e Blaise fece lo stesso.
Cercava di non pensare a lui e ci riuscì soprattutto grazie alla nonna con la quale aveva passato gran parte del tempo, nonostante la sua pessima condizione di salute, distraendola con ogni mezzo, infatti apparentemente Sophia sembrava stare meglio rispetto a qualche mese prima, dopo la scena di Pansy e Draco a cena.
Sophia cercava di convincere se stessa che la sua era una stupida cotta e cercò di dimenticarlo ma neanche Micheal Corner riusciva a toglierle dalla testa quel serpeverde.

Aveva iniziato a scriversi e vedersi con il Corvonero appena concluso l'anno scolastico, sapeva che era stato con Ginny Weasley, la sorella minore di Ron Weasley, ma questo non la disturbava.
Si erano visti qualche volta per Londra, e si sarebbero visti poco prima dell'inizio delle lezioni per andare insieme a Diagon Alley.

La mattina dell'appuntamento Sophia si svegliò in ritardo, preparandosi in fretta per andare a Diagon Alley con la metropolvere.
"Michael!" disse lei vedendo il ragazzo da lontano.
"Sophia eccoti, ti stavo aspettando" sorrise lui un po' infastidito per il ritardo della ragazza.
"Andiamo?" cercò di cambiare discorso lei.
Michael annuì iniziando poi a raccontare delle sue vacanze.
Dopo essere usciti dal Ghirigoro per i libri, il ragazzo propose di andare a vedere il nuovo negozio di scherzi dei gemelli Weasley, I Tiri Vispi Weasley, aperto da poco.
Passarono più di un'ora lì dentro ma notò Michael guardare più volte Ginny Weasley insieme all'amica Hermione Granger.
Sophia decise di salutare Hermione, dato che la conosceva.
"Ciao Sophia, come stai?" le chiese la riccia.
Ginny Weasley iniziò a fissarla, senza badare al ragazzo dietro di lei.
"Bene, tu? Siete qua per fare acquisti?"
Hermione annuì per poi andare via.
Girandosi verso l'uscita a Sophia sembrò di vedere la chioma bionda di Draco ma sparì talmente veloce che pensò di essersela solo immaginata.
Sophia e Michael uscirono dal negozio per tornare a casa.
"Sophia, ci vediamo lunedì al treno" disse lui dopo averla riaccompagnata a casa.
Lei sorrise lasciandogli poi un bacio sulla guancia.

Lunedì arrivò prima del previsto e Sophia non era pronta all'idea di rivedere Draco Malfoy.
Salutò la madre salendo sul treno ma evitò di andare con il fratello per evitare il biondo, trascorse così il viaggio insieme a Michael e altri ragazzi Corvonero, che nonostante le occhiate strane data la sua casa di appartenenza, la coinvolsero nella conversazione.

Sophia però aveva la testa da un'altra parte, pensava a Draco Malfoy.
La conversazione venne interrotta da un ragazzo più piccolo di lei "Sophia Zabini ti vogliono nella carrozza dei professori".
Tutti la guardarono, Sophia alzò le spalle dicendo di non sapere il motivo di questa comunicazione e si avviò alla carrozza.
Una volta entrata vide suo fratello, Ginny Weasley, altri grifondoro tra cui Harry Potter e Neville Paciock, e un nuovo professore.
"Salve signorina Zabini, io sono il professor Lumacorno, è un piacere averla qua insieme a suo fratello"
"Piacere mio signore" rispose lei sedendosi accanto al fratello.
Pranzarono insieme e rimasero fino a che non fece buio, con il professore che si vantava dei suoi ex allievi famosi e di successo.
Quando si accorse dell'ora li mandò via.
"Non vuoi venire di là?" domandò Blaise.
"No, non me la sento di vederlo" il fratello annuì e andò via.

Una volta alla stazione, Sophia insieme a Michael presero una carrozza verso il castello.
La ragazza continuava a guardarsi attorno, con la speranza di vedere Draco, ma del biondo neanche l'ombra.
Una volta arrivati ad Hogwarts, i due si salutarono.
"Ogni anno uno diverso Zabini"
"Pansy non sono cose che ti riguardano".
Dopo circa una decina di minuti Draco entrò dalla porta, Sophia perse il respiro, erano mesi che non lo vedeva e lo trovava sempre bello anche se più magro e più bianco.
Non la guardò neanche, si mise accanto a Pansy e Goyle e rimase in silenzio.
Sophia non riusciva a toglierli gli occhi di dosso, cercava di osservare ogni nuovo particolare ma lui non ci fece neanche caso.

Come Un Angelo - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora