CAPITOLO 10 : "RIMEDIAMO?"

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 Sophia si sentiva al settimo cielo dopo quel bacio ma sapeva che non sarebbe durata a lungo questa felicità, infatti, come sospettava, Draco fece finta di niente nei giorni successivi.

Quel sabato pomeriggio si trovavano tutti in sala comune.
"Draco è tanto che non passiamo del tempo insieme" disse Pansy giocando i capelli del biondo.
Lui rise "Rimediamo?".
A quella domanda Pansy annuì mentre Sophia sentì come arrivare un enorme cazzotto nello stomaco per la delusione della risposta, sperava comunque che il ragazzo scherzasse.
Lei cercò di fare finta di niente ma risultò più difficile del previsto, così decise di alzarsi e andare e uscire dalla sala che sembrava farsi sempre più piccola e soffocante.
Sentiva solo il rumore dei suoi passi e rimase ancora più delusa perché questo dimostrava che a Draco non importava di lei, cosa che presumeva da sempre.
Camminò a vuoto, senza una meta fino a trovarsi in un'ala del castello a lei sconosciuta, si poggiò al muro scivolando fino a terra, si prese il viso tra le mani e iniziò a singhiozzare.
Odiava piangere eppure le lacrime le scendevano senza fermarsi e neanche se ne rese conto.
La sua mente iniziò a vagare tra i mille pensieri chiedendosi perché doveva innamorarsi proprio di Draco quando a lui non importava niente di Sophia.
Istintivamente prese la collana tra le dita, la guardò sentendosi una stupida ad indossarla ancora, decide di togliersela e riporla in tasca promettendosi di non cascarci più.

Dopo quelle che sembrarono ore andò nella Sala Grande per la cena, erano già tutti là tranne Draco e Pansy.
"Soph dove sei stata?"
"Ho fatto un giro Blaise" rispose lei con tono basso ma abbozzando un sorriso dolce al fratello.
Lui annuì e iniziò a mangiare continuando a fare conversazione con gli altri serpeverde del suo anno.
Poi vide Pansy arrivare insieme a Draco, le sembrò il minuto più lungo di sempre, si sentì morire nel vedere i due insieme, spettinati e scomposti, abbandonò la sala Grande senza dire una parola e si chiuse nella sua stanza.
Prese la collana dalla tasca e la lanciò da qualche parte nella stanza senza neanche guardarla.
Perché Draco le stava facendo questo? Perché l'aveva baciata per poi abbandonarla così?
Sentì bussare alla porta.
Ancora e ancora.
"Sophia apri"
"Blaise vattene"
"No, aprimi"
Il fratello non smetteva di bussare così aprì.
"Mi spieghi cosa ti prende?"
"Niente"
"Sei strana, te ne vai senza dire niente, hai sempre gli occhi rossi, cosa ti succede?" chiese il fratello visibilmente preoccupato.
"Blaise davvero, non è successo niente" sorrise lei.
"C'entra Draco vero?"
"Cosa?"
"è colpa sua, non è così?"
Lei sospirò, odiava mentire, soprattutto a Blaise.
"Sì"
"Non ti è passata eh?" scherzò lui, sapeva della cotta di Sophia del primo anno.

"Sophia se non smetti di fissarlo lo consumi" scherzò il ragazzo.
"Sta zitto Blaise" rispose Sophia dando una spinta al fratello.
"Hai solo 11 anni e già pensi ai ragazzi, chissà cosa penserebbe la mamma"
"Non vorrai mica dirglielo?" chiese la ragazzina sbiancando
"Sì se non la smetti e non ti concentri sullo studio invece di passare i pomeriggi a spiare Draco"
"Non lo spio..." sussurrò Sophia "Okay, va bene, la smetto ma tu non dirlo a mamma"
"Va bene"
"Promettimelo"
"Promesso" e rise.

Lei scosse la testa "Preferisce comunque Pansy"
"Lascialo perdere"
"Perché mi ha baciata allora se vuole lei? Gli facevo pena?" chiese Sophia con le lacrime agli occhi.
"Vi siete baciati?" lei abbassò la testa e annuì.
"Quando è successo?"
"Quando sono tornata dall'infermeria. Stavamo litigando e mi ha baciata ma si comporta come se niente fosse e mi sento una stupida per esserci cascata"
"Non sei stupida, è fatto così e non è colpa tua." disse deciso lui per poi continuare sorridendo "Perfavore lascialo stare e prenditi una cotta per qualcun altro"
Lei annuì per poi abbracciarlo
"Adesso andiamo a mangiare il dolce" e scesero di nuovo nella Sala Grande.

Come Un Angelo - Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora