Capitolo 14 - tutto come prima

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Appena atterrata il mio primo pensiero era sdraiarmi sul letto di casa, dal momento che stavolta il regista mi aveva offerto un posto in cui alloggiare migliore della scorsa volta. Al mio rientro nel nuovo appartamento, mi sdraio sul confortevole divano e inizio ad aprire Instagram.

Creo una storia con scritto "sono tornata" e la bandiera della Turchia; la foto era quella dell'ala dell'aereo che avevo accanto per tutto il viaggio.

Nemmeno 10 minuti dopo che Can mi ha scritto chiedendomi dove mi trovassi e cosa ci facessi nuovamente nel suo paese. Rispondo che sono venuta a parlargli di persona, perché le parole al telefono mi sono sempre piaciute poco e penso che affrontare un dialogo da adulti e soprattutto di persona sia stato meglio per entrambi.

Così ci diamo appuntamento al solito bar in cui passavo la mattina prima di iniziare il mio stage.

Lo vedo arrivare con jeans neri, una maglietta attillata bianca è una giacca di pelle nera. Era bellissimo. In quel momento mi rendo conto che mi è sempre mancato. Appena mi vede apre le braccia e cerca un mio abbraccio, io mi ci tuffo dentro. È tutto quello che ho sempre desiderato in queste ultime settimane.

"Abbiamo molto da raccontare, che dici?" Chiede e io accenno sì con la testa.

Piedi per terra e testa nel cielo / CAN YAMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora