Il raggio smeraldino proveniva dal faro di Ariminum. Era stato acceso al vespro insieme ai segnalatori, topazio e rubino, incastonati sulla banchina del Porto Canale leonardesco come le gemme su una collana Astrale di Bulgari. Lampi di luce colorata striavano l'anello del Cielo, seguendo il quale la Luna, secondo Platone, volge l'orbita argentea – incrinature della volta celeste, presagi di un prossimo crollo delle stelle, dei pianeti, delle galassie, dell'Universo e di tutto quanto.
L'orologio molle creato da Dalí a ridosso del bagnasciuga indicava le sette e ventisette. Stilla a stilla colava sul Roc e sul Maestro.
I due erano soliti trovarsi lì insieme al JubJub, in attesa che la Fortezza Bastiani aprisse. Ma del trovatore alato non c'era traccia. Si era messo anche lui alla ricerca del Capitano. Tutti gli amici ritenevano indispensabile la partecipazione del Sinbad di Ariminum, come talvolta si autodefiniva, alla festa organizzata in onore della loro guida spirituale: così ognuno lo stava cercando, a modo suo.
Se Jay era andato al Grand Hotel dove era solito alloggiare, Earnest, il Pescivendolo, stava effettuando una ricognizione alla casa di tolleranza, giù alla Barafonda, setacciandola stanza per stanza, senza dimenticare il laboratorio di ceramica, l'oreficeria, la lavanderia e persino la piccola segheria.Operazione agevolata dal fatto che lui – con i vestiti sempre eleganti, i modi aristocratici e il fascino ambiguo – del lupanare era il proprietario. Sapeva quindi molto bene che qui il navigatore trascorreva anche qualche giorno di fila per pareggiare i conti con «l'astinenza forzata dalle carni femminili che impongono le lunghe traversate sulla parte acquea del mondo», come onestamente riconosceva l'affamato licantropo di mare al rientro dai suoi viaggi.
Non si sarebbe affatto sorpreso se l'avesse pescato sbronzo dentro uno sgabuzzino, o con la testa infilata in un vespasiano, dopo avere fatto la bestia a due schiene con una ragazza in un angolo di quello zoo.
Con la stessa facilità, va aggiunto per doverosa completezza, lo avrebbe potuto intercettare mentre veleggiava negli spazi speciali del casino, come la Maison de Madame Saffo: dove incrociava travestiti dal trucco pesante, a coprire i solchi del vizio oltre che le rughe dell'età, e abbordava dinoccolati ragazzi di vita con le mani una sulla patta, l'altra sul coltello a serramanico, sussurrando loro: «Pull my boys! Sperm, sperm's the play!».
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Ariminum Circus Stagione 1 - Who Is Who. Quattro Giorni Prima dell'Armageddon.
General FictionAriminum Circus è il titolo di una esposizione che ospiterà le creazioni del Maestro (un guru, scienziato e artista, che riunisce intorno a sé personaggi bizzarri) ma è anche il circo felliniano di una Rimini fantastica, lisergica, che ha ben ot...