Capitolo 10

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"Oggi che vuoi fare?" chiede Anastasia entrando in camera mia.

"Oggi c'è la festa, pensavo di andarci"

"Dopo tutto quello che è successo oggi?" faccio spallucce, durante il viaggio le ho raccontato di Federico, in quel momento voleva ucciderlo ma poi si è calmata un po'.

"Ti va di andare al centro commerciale?" mi rallegro subito alla sua proposta, io adoro fare shopping.

"Mi sembra un'idea grandiosa" dico con un sorriso solare.

"Okay, allora andiamo" mi afferra il polso e corriamo come due bambine che giocano fino ad arrivare alla macchina.

Il tragitto è sembrato davvero breve e ora siamo dentro uno dei tanti negozi a provare vestiti.

Visitiamo uno ad uno tutti i negozi, ne è rimasto solo uno di tatuaggio dove, dopo aver convinto la mia amica, entro subito.

Guardando tutti i disegni del raccoglitore decido di farne uno, una chiave di violino alla caviglia, mi è sempre piaciuta la musica e il prossimo sarà uno spartito che "ruota" intorno al braccio.

Finalmente ha finito, non fa troppo male come alcuni dicono.

Quando il ragazzo smette di raccomandarmi sul tatuaggio usciamo e ci dirigiamo a casa per prepararci alla festa.

"Tu cosa metti?" chiedo ad A.

"Non so poi vedo, tu?" rigira la domanda.

"Idem"

...

"Emily stiamo per fare tardi alla nostra stessa festa, muoviti" dice Anastasia attraverso la porta.

Dopo cinque minuti, in cui ha bussato ininterrottamente alla porta, apro e lei smette di parlare.

Ho deciso di indossare un vestito bianco con dietro una scollatura fino alla parte bassa della schiena, dei tacchi color oro con il cinturino, borsa anch'essa oro e i capelli sciolti e lisci, che mi arrivano fino alla metà della scollatura.

"Wow Em! Stai benissimo!" dice Anastasia entusiasta.

"Modestamente, lo so" le sorrido e ridiamo insieme.

"Sempre la solita modesta tu, ora andiamo però" annuisco e la seguo silenziosamente in macchina fino a quando non usciamo dal vialetto.

La vita di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora