Capitolo 8

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Sono ancora tra le sue braccia, mi prende a modi sposa e mi porta dentro.

La giornata continua così: noi che ci coccoliamo, felici e spensierati.

Ora è sera e siamo seduti sul dondolo con delle patatine in mano a guardare le stelle.

"Facciamo un bagno? l'acqua è bellissima"

"Non ho il costume" cerco una scusa, per quanto abbia voglia di tuffarmi dal nostro arrivo, mi vergogno a farmi vedere da lui.

"Bhe. puoi entrare lo stesso"

"No grazie, ti aspetto qui" dico con voce piccola sperando che non insista ulteriormente e non incontrando i suoi occhi.

Se li guardassi so che cederei subito.

"Non dirmi che ti vergogni, piccola" sbuffo e senza che lo voglia mi scappa una risatina nervosa.

Si alza e inizia a togliersi la maglia e il resto, ora è solo in boxer e io sono immobile a guardare i suoi addominali scolpiti.

Noto che sul suo petto ci sono anche dei tatuaggi, non sapevo ne avesse ma lo rendono ancora più bello.

Entra in acqua e mi guarda.

"Dai, se vuoi puoi mettere la mia maglia, dovrebbe essere abbastanza lunga" alzo di poco più la testa e lui trova subito i miei occhi.

Sto per cedere, non so resistergli, lo so "Okay però girati" dico mordendomi il labbro inferiore.

Ride fortemente e mentre tolgo i vestiti per mettere la sua maglia lo trovo a sbirciare.

Finito entra anche io in acqua e la maglia si gonfia quindi cerco di spingerla giù per abbassarla.

Fede viene verso di me, mi guarda intensamente per quella che sembra una vita e poi mi bacia dolcemente.

...

"Non ancora, ma vedrai ce la farò. Ci vorrà solo un po' più del previsto" la voce di Fede mi sveglia e mi metto seduta sul letto sbadigliando.

"No. Non mi tireró fuori ora. Ho quasi vinto e tu perderai questa volta" la sua voce si fa più alta e mi alzo e vado verso il corridoio.

"Okay entro domenica mattina, Nick" perché sta parlando con quel verme di Nick? È il fratello di Emma e anche se quell'antipatica non la sopporto la adoro diecimila volte di più del fratello.

"Ti assicuro che troverai Emily nel mio letto dopo la festa di domani" cosa? No, non può averlo detto davvero.

Quindi era tutto per una scommessa. Io non sono niente per lui, non lo sono mai stata.

Tutta quella dolcezza era solo per vincere una fottuta scommessa!

Le lacrime bruciano sul mio viso e corro verso la porta sbattendola.

Continuo a correre senza meta, non so nemmeno dove mi trovo.

"No Emily aspetta! Non è come pensi!" lo sento gridare e cercare di raggiungermi, ma corro più veloce finché non sono sicura che non sia più dietro di me.

Sto piangendo ininterrottamente.

Era tutto una finta, lo è sempre stato.

Anzi non c'è mai stato niente se non una bugia!

Mi ha rovinato, cosa che ho sempre temuto.

Ora sto piangendo ancora più forte e incamminando a passo più lento.

Non so dove sono destinata, ma non voglio restare qui.

Gira tutto, ma continuo a camminare senza una destinazione né indicazione.

Dopo pochi minuti mi accascio a terra e l'ultima cosa che ricordo è una farfalla posarsi su di un fiore davanti a me.

La vita di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora