Parte 14

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Ho capito che non merito tutto questo ma le persone che mi circondano continuano a farmi sentire in colpa, dirmi che non fa bene dimagrire in questo modo, che i problemi aumenteranno solo. Credono che io non sappia nulla di tutto ciò. So che lo fanno per il mio bene, ma ogni volta mi buttano giù. Cerco di essere positiva e ricevo in cambio solo sensi di colpa.

Vorrei staccare da tutti e andarmene, non voglio continuare ad essere trattata come quella malata. Io devo essere libera di dire quello che voglio senza essere guardata con compassione o con le lacrime agli occhi. Sì è vero, negli ultimi giorni sono solo stata a letto, perché non ho avuto le forze di fare altro. Sto sentendo sempre di più gli effetti della malattia, e questo mi distrugge. Tutti credono che mi faccia piacere perdere peso e dimagrire. Ma quello che non capiscono è che fa piacere a lei, non a me. Io odio essere così. Odio essere me. Odio avere tutti i miei problemi. Odio tutto quanto, cerco di essere positiva e ignorare le voci che sento. Ma più sono le voci e più sovrastano la positività che c'è in me. So di aver bisogno di aiuto. Lo so benissimo. Ma non lo voglio, non perché io non voglia guarire, ma perché voglio provarci prima con tutte le mie forze. Mi possa costare anche la vita. Io devo essere padrona di me stessa, non lasciare che un'inutile malattia entri nella mia testa e mi distrugga. Anzi, non è lei che mi distrugge, sto facendo tutto io, sotto il suo controllo. Mi lascio dominare. E questa non è la Camilla che conosco, non è la Camilla che combatte per quello che vuole. Questa è Camilla malata, Camilla che guarirà. A qualunque costo, ma guarirà.


Come sono entrata in questo giro di disturbi, malattie e malesseri? Forse non voglio ammetterlo, ma dentro di me lo so bene.

Ci sono entrata talmente velocemente che non me ne sono accorta. Tutto ciò che mi succedeva lo reputavo normale, non mi sono mai chiesta se avessi un disturbo alimentare o meno, credevo che tutto quello che facevo fosse normale: tagliuzzare il cibo in parti minuscole, camminare dopo aver mangiato, vomitare subito dopo. Ho sempre rassicurato mia madre che non sarei mai diventata anoressica, e invece adesso è tutto quello che sono. Un mucchietto di ossa. Un'etichetta: l'anoressica.

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