Dieci

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L'autrice ha preso una parte di Scars e l'ha inserita qui, provate a trovarla!

Harry entrò dalla porta di ingresso, sospirando mentre guardava l'appartamento. Louis poggiò le cose nel bancone, e si girò per abbracciarlo dolcemente.

Il ragazzo più piccolo arricciò il naso, "Non abbracciarmi ancora," piagnucolò.

Louis si staccò, "Perché?" chiese, sentendo un gemito da parte del suo fidanzato.

"Mi sento uno schifo," Harry mormorò, ripassando il punto in cui il dottore aveva inserito la flebo nel braccio, "Mi sento sudato e sporco e disgustoso. Odio gli ospedali," dichiarò, guardando Louis, che gli stava solo sorridendo.

"Lo so. Ma se non ci fossi andato non avresti messo questo gesso colorato per aiutarti a guarire. Ora andiamo a farti la doccia," ridacchiò sotto i baffi, e piegò la testa per baciare le labbra di Harry. "Forza," disse, e lo condusse al bagno, dove si spogliarono. Louis dovette aiutare Harry a coprire il gesso con una busta di plastica, e scoprì attentamente le bende nel suo petto.

"Dopo la doccia devo riavvolgere le bende nel petto?" Harry chiese.

Louis annuì, "Sì- beh, io devo avvolgerle," ammiccò.

❁❁❁❁

"Amo fare la doccia," Louis sospirò, stravaccandosi nel loro morbido letto.

Harry alzò le sopracciglia da dove era seduto nel letto, "Louis, caro, so che hai mi aiutato a vestirmi ma devi vestirti anche tu," informò il ragazzo più grande, un sorrisetto visibile nella sua faccia alla vista di lui con addosso solo un asciugamano.

Louis sospirò, ma si alzò e andò verso i cassetti. Cacciò un paio di pantaloni neri e un maglione grigio che poteva o non poteva essere di Harry. Si cambiò velocemente, siccome faceva un po' freddo nella stanza.

"D-dov'è il mio anello," Harry chiese, cercando fra le cose sul comodino.

Louis si abbassò velocemente la maglietta e raggiunse il suo ragazzo, "Hey, hey, è okay è qui," scosse la testa, togliendosi l'anello dal proprio dito e mettendolo in quello di Harry. "L'ho tenuto io mentre eri in coma. Dopo due settimane ho iniziato a preoccuparmi quindi l'ho indossato," spiegò, salendo nell'altro lato del letto.

Harry sospirò, "Okay. Scusa, mi ero spaventato."

"Nono," Louis sorrise, "Mi piace che tu sia protettivo a riguardo. Mi dimostra che ti piace veramente l'anello," ridacchiò, avvicinando la testa nella spalla del ragazzo. Harry sorrise, e girò l'anello attorno al dito.

"Lo amo," mormorò, guardando in basso Louis, che gli stava sorridendo brillantemente. "Amo anche te," aggiunse, baciando la sua fronte. Provò a spostarsi di lato, ma sussultò per il dolore, "Ahia," gemette.

Louis si alzò immediatamente, facendo distendere Harry di schiena, "Non puoi distenderti di lato, amore. Le tue costole," gli ricordò, guadagnandosi un broncio in risposta da parte del ragazzo più piccolo.

"Ma voglio coccolarti," si lamentò, "Non posso farlo ora," gli disse, sporgendo il labbro in un broncio.

Louis ammiccò, "Ma ora sono io a coccolarti! Tocca a me fare il big spoon!" sorrise trionfante, e si sporse per poggiare un bacio sulle labbra di Harry. Ma il più piccolo non voleva lasciarlo andare con solo quello, e riattaccò le sue labbra sulle sue, la sua mano in buona salute dietro il collo di Louis. Louis si mosse così da stare cautamente a cavalcioni sulla sua vita, e mise le mani attorno alla faccia di Harry, accarezzando la pelle mentre approfondiva il bacio.

Harry gemette piano, alzando un po' il bacino per scontrarlo con quello di Louis, provocando al ragazzo uno scoppio di gemiti. "Harry," Louis gemette, scendendo con la testa nel suo collo, leccando e succhiando la pelle sensibile. Harry piegò la testa involontariamente per lasciargli più spazio. Le sue dita si aggrapparono ai fianchi di Louis, ma la sua mano malconcia stava lì distesa impotente.

"Possiamo..." Harry prego senza fiato, "perfavore," gemette, prendendo il labbro di Louis in mezzo alle sue per succhiarlo un secondo prima di lasciarlo.

Louis lasciò un bacio appassionato sulle labbra di Harry, ma si stacco subito dopo, "N-non voglio farti male," disse, "Ti farò male," la sua voce si abbassò.

Harry non accettava un no come risposta, "Allora lasciami cavalcarti. Perfavore?" chiese impazientemente, sospirando di sollievo quando Louis cozzò le loro labbra insieme in consenso. Harry gemette rumorosamente quando Louis si strusciò su di lui, facendo scivolare la mano oltre l'elastico dei boxer del più piccolo.

"Dobbiamo fare veloce. Ho calcio tra un'ora e mezza," Louis mormorò. Harry rispose annuendo, e baciò forte Louis, la sua mano che spostava la maglia del ragazzo.

"Ti amo," ansimò, staccandosi solo un secondo per poi riattaccare le loro labbra.

"Ti amo di più," Louis gli disse. Le loro parole erano ansimate e affrettate, siccome erano già troppo occupati a spogliarsi senza far male a Harry.

Louis fu veloce e cauto a capovolgere in qualche modo la posizione, dove Harry era a cavalcioni sulla vita di Louis mentre si baciavano. Si sentivano affrettati. Non perché avevano un'ora, ma per il fatto che fossero entrambi eccitati e già duri e col bisogno di venire. Quindi in un batter d'occhio Louis aveva un dito dentro il ragazzo, che aveva la schiena inarcata, piagnucolando per il piacere. Louis girò e arricciò il dito mentre ne aggiungeva un altro, dilatando velocemente Harry mentre il più giovane cavalcava le dita.

Louis tolse le dita, allungandosi di lato. E dopo a malapena due secondi aveva già messo il preservativo.

"Vieni qua," Louis borbottò, baciando il suo ragazzo mentre si spostava più in basso nei fianchi. "Se fa male allora dimmelo oka-cazzo, Harry," A Harry ovviamente non importava delle sue preoccupazioni, e si calò nel cazzo di Louis, lasciando l'uomo sotto di lui strozzarsi nelle proprie parole. Piagnucolò rumorosamente, e Louis si spostò per incollare le labbra nel suo collo.

"Cazzo," Harry gemette, scontrando i fianchi contro Louis, che prese i suoi fianchi per impostare un ritmo stabile ma veloce. Il ragazzo più grande alzò il bacino per incontrare quello di Harry. Si era accorto dalle gambe tremolanti di Harry che si abbassavano e scendevano che non sarebbe durato più di tanto.

Louis aveva ragione, perché dopo un altro paio di volte in cui lui sbatté il bacino nel punto giusto, colpendo la prostata di Harry, il fascio di nervi nello stomaco del più piccolo si sciolse e scoppiò nel petto di Louis. Louis gemette rumorosamente, e venne dopo un secondo.

Entrambi rimasero distesi, o seduti lì, ansimando finché Harry si spostò da Louis, e Louis lo aiutò a distendersi senza farsi male.

"Ti amo," Louis parlò, lasciando un bacio duraturo nelle labbra di Harry.

Harry sorrise, "Ti amo di più," borbottò.

Si pulirono, ed entrambi si vestirono comodi, coccolandosi e baciandosi furtivamente finché Louis non dovette andarsene per l'allenamento di calcio.

SURPRISEEEE.

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