first ❃ larry || italian translation

Dodici

"Mi sono tirato indietro," Niall sospirò.

Louis aggrottò le sopracciglia, "Cosa intendi? Con Liam? È ancora lì?" chiese.

"Sì, ecco perché sto sussurrando. Siamo entrambi crollati nel divano ieri sera. Ora è in cucina. Stavo per fare la mossa ieri ma mi sono spaventato," disse al suo amico.

Louis si morse il labbro, non sapendo bene cosa dirgli, "Io, uh, non lo so. Solo... fallo adesso, allora," alzò le spalle, appoggiandosi al bancone, "Devo andare, io e Harry andiamo dalle nostre famiglie. Ha detto sì, comunque, se te lo stessi chiedendo," Louis sorrise fiero.

"È fantastico!" Niall annaspò, "Ci sto mettendo troppo, ci sentiamo più tardi," disse prima di riattaccare.

Harry uscì dal bagno, "Odio questo gesso," si lamentò, ma non poté evitare il sorriso che gli spuntò in faccia quando scivolò nell'abbraccio di Louis. Il più grande prese le sue mani, intrecciando le dita insieme. Portò le mani alle labbra, e baciò una delle cicatrici tenui nel suo polso, e poi la nocca dove si trovava l'anello. Il gesto fece sorridere Harry, e si girò con la testa per baciare dolcemente Louis sulle labbra.

Nel frattempo Niall si era appena appoggiato contro il bancone accanto a Liam, che ci si era seduto sopra. Stava sorseggiando il tè e provando a pensare a cosa Niall avrebbe voluto dirgli la sera prima ma non ci era riuscito. "Hey N-"

"Liam," Niall lo interruppe, spostandosi così da trovarsi in mezzo alle gambe del suo amico, "non odiarmi," disse, la sua voce pacata. Liam lo guardò confuso, ma prima che se ne accorgesse le labbra di Niall erano sulle proprie, le sue mani ad avvolgergli le guance. Liam era senza dubbio sorpreso, ma sospirò contro le labbra di Niall e ricambiò, spostando la mano per avvolgerla attorno alla vita dell'uomo biondo. Niall prese il labbro inferiore del più grande in mezzo alle proprie, ed entrambi stavano ansimando lentamente quando si staccarono.

Le loro fronti si appoggiarono l'una contro l'altra. Passò un minuto finché gli occhi di Liam si spalancarono, "Oh mio Dio, i-io, Niall, n-non possiamo," balbettò, la realizzazione di ciò che aveva fatto nacque dentro di lui. Guardò di lato febbrilmente, per qualche ragione spaventato che qualcuno li avesse visti quando erano soli.

"Sì possiamo," Niall respirò, baciando Liam di nuovo. Liam ricambiò per un secondo, ma poi scosse la testa e si staccò.

"No, ho una fidanzata," protestò, scendendo dal bancone, e correndo a prendere la sua giacca, telefono e scarpe. Infilò i piedi nelle scarpe, e si mise il maglione addosso di fretta mentre raggiungeva la porta. Niall era alle sue calcagna, seguendolo ciecamente.

"Liam, perfavore-"

"No, Niall io..Io.." la sua voce si spezzò, vedendo il ragazzo più basso che lo guardava con uno sguardo di tristezza e perdita. Sospirò, abbassando la testa di nuovo per baciare il suo amico un'ultima volta. Prese le guance di Niall, premendo un bacio casto nelle sue labbra e poi fronte. "Mi dispiace," sussurrò, anche se sembrava volesse dire altro. Ma chiuse la bocca e uscì dalla casa, permettendo a Niall di chiudere la porta e sbattere il pugno contro il muro per la frustrazione.

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"Sono agitato per Niall. Beh, Niall e Liam," Louis si morse il labbro, "e tu? Perché, voglio dire, la relazione di Liam e Sophia è una specie di tira e molla, ma l'ultima volta sapevamo che non stavano insieme. A meno che non si fossero rimessi insieme e non ce l'avessero detto. Oh Dio, non lo so. Perché gli ho detto di farsi avanti senza sapere? Sono un cattivo amico, mi odierà se le cose andranno male," Louis grugnì, passandosi una mano in faccia.

Harry raggiunse il vano portaoggetti, prendendo la mano del suo fidanzato e passando il pollice sulle sue nocche. "Va bene. Voglio dire sì voglio sapere come sono andate le cose ma anche se non sono andate bene non puoi incolparti. Non hai fatto niente di male, Niall non ti incolperà. Anche se non mi piace, lui finirà per dare la colpa a se stesso," disse al più grande.