Quattro

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"La scuola inizia fra poco," Harry disse dopo aver controllato l'orario. Era passato un mese da quando i due ragazzi erano andati in vacanza con le loro famiglie in California, e sfortunatamente per la voglia di dormire di Louis, aveva già iniziato la routine alzandosi presto, vestendosi, mangiando e infine baciando Harry per salutarlo prima di andarsene per ore. Nel frattempo Harry andava alla pasticceria dove lavorava, per aiutare Barbara, la donna gentile proprietaria del posto che gli aveva dato l'incarico di manager a causa della sua età avanzata.

Louis grugnì, non piacendogli il pensiero di tornare a scuola per imparare merda, perché l'unica cosa che gli piaceva era il fatto che fosse nella squadra di calcio. Ma voleva essere un insegnante di teatro, e per farlo doveva laurearsi.

"Deduco che tu non voglia andare," il più piccolo ridacchiò, sedendosi vicino a Louis al bancone e gettandogli un'occhiata di lato.

Louis alzò le spalle, "Non lo so. Penso. Non mi piace la parte dove si impara," scherzò, "Non vedo l'ora di fare calcio, però!" Alzò le sopracciglia.

"E io non vedo l'ora di vederti giocare;" Harry rise sotto i baffi, la sua mano che si appoggia su quella di Louis.

Louis sorrise dolcemente al gesto, "Ho chiesto e il coach ha detto che puoi stare a bordocampo con la squadra quando giochiamo," disse al suo ragazzo, uno sguardo fiero stampato in faccia. "So che non è granché perché non è una delle squadre migliori che ci sono ma un paio di noi gioca come ospiti con i Donny Rovers e uno di quelli sarò io!"

Harry rimase senza fiato, abbracciando Louis istantaneamente, "No no no è importantissimo! Hai sempre voluto giocare con loro!" Si staccò, sorridendo al ragazzo dagli occhi azzurri, "tutti i traguardi che realizzi sono importanti," il ragazzo riccio scrollò le spalle timidamente, "almeno per me lo sono," borbottò, abbastanza forte perché Louis lo percepisse.

"Grazie amore," sospirò dopo aver abbracciato il suo Harry un'ultima volta.

❊ ❊ ❊ ❊

Louis era già uscito, così anche Harry. Tuttavia invece di andare in pasticceria si diede per malato, e decise di andare a visitare Jay e le ragazze. Lei sapeva che sarebbe andato ovviamente.

Il viaggio non durò molto, più o meno quaranta minuti siccome il traffico non c'era e le strade erano per la maggior parte libere a causa dei bambini a scuola e i genitori a lavoro.

Appena arrivò si agitò. Di solito non lo era, ma la ragione per la quale si trovava lì lo rendeva tremolante.

"Harry!" Jay sorrise, "è così bello vederti," smaniò, tirandolo in un abbraccio. Lui sospirò e ricambiò l'abbraccio, un sorriso fece largo nella sua faccia. "Non ho visto voi due ragazzi da quando siamo tornati. C'è qualcosa di nuovo o?" chiese, concentrandosi di nuovo nella preparazione del sandwich.

"Uh allora Louis ha una partita di calcio in arrivo. Gioca come ospite nei Rovers. Era contentissimo," le disse.

Jay annuì, "E che mi dici di te?"

Si agitò di nuovo.

Harry annuì, giocherellando con le dita mentre cercava di far uscire delle parole dalla sua bocca correttamente. "I-io uh b-bene, perché ehm, io e Louis uh, noi. Io uhm io ero."

"Harry puoi dirmi tutto. Non essere nervoso, sono brava a mantenere segreti," gli disse, fermandosi con il lavoro per andare di fronte a lui. Jay si sedette a tavola, Harry seguì.

Sospirò, e parlò piano, "Voglio chiedere a Louis di sposarmi," disse velocemente, le sue guance rosse.

Gli occhi di Jay si spalancarono, e poi lei subito annaspò, coprendosi la bocca, "Oh mio Dio!" Esclamò prima di abbassare la voce, "Oh santo cielo sono così felice, oh Harry!" tubò, trascinandolo in un abbracciò mentre le si riempivano gli occhi di lacrime.

Harry la strinse con riconoscenza, "O-okay? V-va bene?"

"Si si," ridacchiò, "Sei un ragazzino speciale. Ne sarei grata se tu sposassi mio figlio," gli sorrise a trentadue denti.

Harry l'abbracciò ancora, "Grazie mille," respirò, "Io solo.. sono tre anni e so che non è molto siccome alcune persone mi avrebbero detto di aspettare e so che ho solo diciannove anni ma lo amo veramente e anche lui mi ama. So che suona sdolcinato ma mi ha letteralmente salvato la vita. Non potevo vivere senza di lui," si fermò, "un po' di tempo fa, forse un mese fa, Louis mi ha chiesto dove mi vedevo nel futuro. Una domanda casuale, ma ho detto non lo so e lui mi ha detto che ci vedeva sposati ed eventualmente con una famiglia. So che per una famiglia è troppo presto ma non penso che il matrimonio lo sia. V-voglio solo farlo mio ufficialmente," le guance di Harry erano un rosso acceso di ammirazione, con un sorriso timido in faccia.

" È davvero meraviglioso, Harry" Jay tubò, "come lo chiederai? O non ci sei ancora arrivato?"

Harry si morse il labbro imbarazzato, "Uh, no, non lo so. Beh cioè, so come farlo ma non so come voglio farlo. Voglio che sia speciale per lui," spiegò, giocando con le dita, "quindi quando mi ha detto della partita con i Doncaster Rovers ho pensato a come abbia sempre voluto giocare con loro e a come sarebbe fantastica questa partita e così via, e che forse se io uhm lo chiedessi lì, gli piacerebbe ancora di più.

A Jay piacque molto l'idea, da come sorrideva, "è un'idea fantastica!" annuì, e si morse il labbro al pensiero. "Uhm da quant'è che ci pensavi? O è qualcosa a cui hai pensato solo recentemente?" Gli chiese.

Il ragazzo alzò le spalle, "Ci ho pensato per un paio di mesi forse. Probabilmente un mese prima che noi andassimo in vacanza insieme. Sei la prima alla quale ho detto, a parte mia madre, di questo," finì.

"Ciao, Harry," Fizzy improvvisamente apparì in cucina, sorridendo ad entrambi.

"Ciao, Fiz," Harry le sorrise, e poi sorrise ancora di più quando anche le gemelle si precipitarono nella stanza.

"Harry!" Daisy squittì, saltando per abbracciare il ragazzo alto, che si era abbassato per abbracciare entrambe.

Tutta l'attenzione fu riportata su Harry quando Phoebe annaspò, "Vieni a giocare con noi!" Gli sorrise a trentadue denti, "Stiamo giocando alla Wii."

"No, ragazze, Harry ha da fare," e poi Lottie arrivò e trascinò il ragazzo nel corridoio, "Ti sposi con mio fratello?" sussurrò.

Harry sgranò gli occhi, "C-come lo sai? L'ho solo-"

"Ho origliato. Scusa, non volevo ma stavo per entrare in cucina proprio mentre mamma ha detto 'sposare mio figlio' quindi ho ascoltato," spiego timidamente, "ma davvero? Gli chiederai di sposarti? O te l'ha già chiesto lui. No, probabilmente non l'ha fatto, l'avrebbe prima detto a noi," sproloquiò.

"Si," Harry borbottò, "ma non puoi dirlo a nessuno, nemmeno a Fizzy."

"Non oserei mai dirlo a qualcuno," rise nasalmente, "scusa ancora per aver origliato," sorrise, e poi saltellò verso la sua stanza. Chiaramente felice alla notizia.

Harry poteva ancora sentire le gemelle chiamarlo per giocare alla Wii con loro, quindi ridacchiò, e scosse la testa leggermente, ricongiungendosi con le ragazze.

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Viva gli aggiornamenti notturni, yay.

BUON RIENTRO A SCUOLA PER CHI HA INIZIATO E CHI DEVE ANCORA RIENTRARE. In bocca al lupo per tutto!

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