Ancora/Ancòra

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Alek

Quella, fu la prima e unica volta dopo tanto, anzi tantissimo di quel tempo dal nostro ultimo incontro che fu bellissimo rivedersi e se pur non perfetto a me stava bene così, un incontro casuale che volendo poteva essere anche premeditato e voluto, ma, non da noi perché non ci saremmo rivisti per tanto tempo, chi per cause lavorative, chi per farsi una vacanza con gli amici o chi per andare a trovare parenti lontani. Quel giorno, avevo previsto una giornata piuttosto tranquilla ma, a quanto pare, qualcuno ovvero il Creatore, voleva farmi incontrare con una persona molto speciale o meglio, che lo è stata per molto tempo, ma che ora c'è solo amicizia e forse nemmeno. Dopo essermi alzato dal letto, fatto colazione, essermi lavato e vestito bene bene cerco il mio cellulare per la casa e che trovo per fortuna quasi subito sul divano, si quello che ha di fronte la porta di casa non quello che ha come panorama una bella parete bianca. Allora in breve la casa dove vivo ha una pianta fatta di due quadrati tanto vicini che sembrano quasi uniti e un rettangolo che comprende la cucina, il soggiorno e appunto la porta di casa, i due quadrati invece sono uno il bagno e l'altro e la camera da letto entrambi ora alle mie spalle.

Quando mi do un'ultimo sguardo allo specchio, che si trova alla destra del divano di fronte alla porta di ingresso, inconsciamente mi giro alla mia sinistra cercando di ricordare il motivo ma non mi viene in mente nulla, così mi rendo conto di essere con la mano sinistra sulla testa, forse mi stavo grattando e con il cellulare tra le dita, mentre con la destra mi poggiata al mobiletto che si trova proprio sotto lo specchio. Dandomi un'occhiata generale allo specchio per l'ennesima volta, mi sistemo i ciuffi ribelli dei capelli provando a domarli in qualche modo ma inutilmente, sbuffando lascio stare tutto così com'è e mi dirigo alla porta quando nell'aprirla noto che c'è qualcosa sotto, un foglio. Lo prendo incuriosito e lo apro, e noto come prima cosa non tanto il testo che mi sembra a primo impatto interessante però per i miei gusti troppo lungo, mi colpisce la calligrafia, forse deve essere da parte di una delle mie tante fan, così passo in rassegna del testo.

"Credo che la felicità abbia il profumo di te,

di noi, di che che sorridi, di noi che ridiamo,

di te che mi guardi con i tuoi occhioni,

di noi che ci guardiamo e ci capiamo,

di te che sei dolce, di noi che ci abbracciamo

stretti e di noi che ci lasciamo, credo che la

felicità abbia il profumo di me e te insieme,

di te, di noi che oramai ci apparteniamo."

Appena finisco di leggere il testo capisco, solo allora, di essere stato per tutto il tempo in apnea perché mi manca il fiato e per questo inizio a fare respiri regolari che mi aiutano a riequilibrare il battito cardiaco. Ma chi è che ha scritto queste parole, mi sono piaciute tanto, ma come sa che mi piacciono questo genere di cose? E soprattutto chi sa che mi piacciono? Da dove ha preso questa meraviglia, chi l'ha scritta? Deciso a voler indagare, chiudo alle mie spalle la porta di casa e mi giro per chiuderla con le chiavi quando sento arrivare una raffica di notifiche dal telefono, che nel frattempo avevo messo in tasca per comodità e per evitare di dimenticarlo. Appena chiusa la porta, scendo le scale ed esco dal portone, mentre vago per le strade della città senza una meta, prendo in mano il telefono per vedere le notifiche che mi sono arrivate e mentre metto nell'altra tasca le chiavi di casa, tra le tante scritte ne vedo una simile a quella del foglio trovato prima di uscire sotto la porta di casa, che cattura la mia attenzione e così mi fermo per capire di che si tratta.

Mi guardo intorno, per vedere se ho bloccato la strada a qualcuno o se devo far passare qualcuno, ma per fortuna c'è pochissima gente in giro che passeggia, e noncurante del mio stato apparente di calma, ma che in realtà sono nell'ansia più totale nel cercare di capire fino in fondo questa storia. Vedo la scritta "chiamata sconosciuta persa" accanto al simbolo di apertura di chiamata, sempre più curioso, chiamo il mio migliore amico per chiedergli se mi avesse fatto lui uno dei suoi tanti scherzi telefonici, ma a malincuore mi risponde che è a lezione e che non potrebbe farlo quando è lì e perciò sono in una sorta situazione di marcia indietro. Vedendo di quà e di là vedo che ci sono notifiche da parte di alcuni account che seguo ma di cui non riconosco i post, li apro uno ad uno, il primo dice:

"Qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare, incominciala!

L'audacia ha in sé genio, potere e magia."

1 Tweet non letto dice la seconda notifica :

"A volte e necessario voltare pagina

e ricominciare da zero. Anche se

è difficile e fa male...

Il miglior guerriero non è colui

che trionfa sempre, ma colui che

torna senza paura a combattere."

Queste frasi stranamente mi suonano familiari però c'è qualcosa che non mi torna, sarà una coincidenza il fatto che abbia trovato prima il foglio e poi queste frasi tra i post? Non so voi, ma io a queste cose ci credo, come la leggenda del filo rosso, avete presente? In pratica, è una leggenda popolare di origine cinese, diffusa però anche in Giappone oltre che in tutto il mondo. (Unmei no akai ito, come si dice in Giapponese) Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi. Perciò, secondo questa leggenda, io sarei legato ad una lei, ipotetica perché non l'ho ancora incontrata penso, ma se dovessi incontrare la mia anima gemella il filo si spezzerebbe, o rimane comunque al suo posto? Spero, che se mai dovessi incontrare la mia anima gemella, spero che qualcuno lassù me lo faccia capire così da tenerci di più nel tenermela stretta.

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