19//Un Amico Su Cui Contare

5.5K 154 1
                                    

<<Ehi voi due! Uscite da qui! C'è una stanza appositamente per questo!>> dice Courtney spingendoci <<Eh dove si trova questa stanza>> chiede Jonathan.

Ma cosa sta dicendo?!

Veramente ragazzi io non citato capendo più nulla.

Sono sotto schock per quello che è successo 2 minuti prima.

<<In fondo al corridoio>dice lei chiudendo a chiave la porta. Jonathan mi prende  la mano e mi porta dentro quella stanza.
<<Adesso tu mi spieghi perché>> dico incazzata più del dovuto
<<Senti Katie, non c'è motivo di incazzarsi, mi scuso veramente, so cos'hai passato, ma l'ho fatto per una buona causa, anzi per 2 buone cause>> dice. Dal tono di voce sembra dispiaciuto. <<Sentiamo>> dico fredda <<Se Courtney ti vedeva lì, sapendo che volevi vendicarti, si poteva insospettire e molto. Quindi ti ho nascosto. Seconda causa, poteva sempre insospettirsi se lei vedeva me seduto sulla scrivania a rovistare tra il computer di suo padre e te nella libreria>> dice.

Ok sono delle buone cause.

<<Già, scusa hai ragione>> dico poggiandomi a muro, coprendomi il viso con le mani. Lui si avvicina a me <<Ehi, ehi, non preoccuparti è normale che fossi arrabbiata, un vecchio amico ti ha baciata>> dice guardandomi negli occhi mettendo una cioccia di capelli dietro l'orecchio.

Si avvicina sempre di più alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

<<Forse è sbagliato>> sussurra ad un passo dalle mie labbra
<<Già, è totalmente sbagliato>> sussurro allacciando le braccia attorno al collo.
<<Ma il rischio mi piace>> dice baciandomi.

Mette le mani sui miei fianchi per avvicinarmi di più a lui.

È un bacio..

Come dire...

Freddo.

Come se non ci fosse emozione.

*******

2 settimane dopo

Sono passate 2 settimane dal bacio.

Vi starete chiedendo cos'è successo dopo..

Beh..

Niente.

Non è successo un bel niente.

L'ho ignorato per principio, perché non voglio ferire i suoi sentimenti.
Io non provo nulla per lui, ma lui non può dire la stessa cosa.

<<Katie?>>

Chi ha inventato il detto "Parlando del diavolo e spuntano le corna" ha pienamente ragione.

<<Jonathan>> dico con falso entusiasmo.

Siamo nella via di casa mia e c'è il rischio che piova.

<<Perché mi ignori?>> mi chiede.

<<Cioè, noi due non siamo nulla?>>chiede deluso

<<Jonathan io...>> inizio a dire ma vengo interrotta
<<Non preoccuparti Katie, lo capisco, tu non provi nulla per me, so che provi qualcosa per Mason, ma non preoccuparti... Io ci sarò sempre.>> dice.

Che vi avevo detto?

Inizia a piovere.

<<Scusami Jonathan, tu sei un ragazzo fantastico ma io non...>> dico iniziando a piangere <<Ehi, non preoccuparti, mentirei se ti dicessi che mi hai ferito, ma non devi preoccuparti, non sono come Kevin. Accetto la verità>> dice.

Faccio l'ultima cosa che mi aspettassi.

Lo abbraccio.

<<Grazie per capirmi Jonathan>> dico stringendo forte.

<<Adesso vado, sta piovendo, ci vediamo domani a casa mia per rileggere l'email e darla alla polizia> >dice entrando in macchina.

<<Ciao..>> dico ormai quando lui è uscito dal quartiere.

Spazio autrice
Ciao a tutti! Come va? Vi volevo solo avvisare che fra meno di 10 capitoli la storia finirà... 😿 Ma lasciate una stellina, se volete ovviamente!

Possessive BodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora