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Erano trascorsi due giorni dalla pubblicazione della foto sulle riviste di tutto il Mondo Magico. Sia Harry che la professoressa McGranitt avevano tentato di avvisarla, ma in tutta onestà Hermione non aveva mai pensato che le cose sarebbero potute mutare tanto: nel corso di quelle ultime quarantotto ore aveva ricevuto minacce da anonimi e un'innumerevole quantità di richieste di interviste. Lei non aveva risposto a nessuno. I gufi in Sala Grande gliele facevano cadere tra le mani a ogni pasto, e lei puntualmente si limitava a scartarle sotto gli occhi dispiaciuti del solo amico rimastole, leggerle di fretta e poi farle sparire con un colpo di bacchetta.
Ginny aveva smesso di rivolgerle la parola senza neppure cercare un confronto, mentre Neville la guardava incerto di tanto in tanto, come stesse effettivamente meditando di trovare la forza, prima o poi, per porle faccia a faccia la medesima domanda che frullava per la testa di tutti a Hogwarts: Hermione Granger aveva davvero una relazione segreta con Draco Malfoy? E se sì, da quanto?

Appena il giorno prima del ballo aveva fatto credere all'intero istituto di essere stata la vittima delle manovre segrete di Ronald Weasley, sempre più felice con la sua nuova metà, e tutti si erano schierati dalla parte della riccia. Il giorno seguente, però, era apparsa quella foto, e nessuno avrebbe mai potuto credere che un'intimità del genere tra due persone che avevano sempre e solo dimostrato di detestarsi potesse essere sbocciata tanto velocemente. Harry, comunque, le si era dimostrato fedele, non rivelando a nessuno il segreto che aveva promesso di mantenere, pur non capendone a pieno la ragione.

"Perché, Hermione?" gli aveva chiesto in preda all'esasperazione il pomeriggio precedente, sapendo fin troppo bene che una rivelazione del genere avrebbe potuto, almeno in parte, aiutarla.
La ragazza aveva negato con il capo, scuotendo i ricci fitti: "Perché a questo punto non ci crederebbe nessuno. Avremmo dovuto parlarne prima, con tutti. Si chiederebbero perché lo abbiamo tenuto nascosto e-"
"Esatto, è quello che mi domando anche io." L'aveva interrotta lui, guardandola dritta negli occhi, nella speranza di ottenere finalmente una risposta eloquente, comprensibile. Ormai la scusa-Ron non valeva più e forse non era mai neppure valsa realmente. Ma lei aveva solamente sospirato.
"E l'ho fatto anche io all'inizio, ma ora capisco." Aveva abbassato lo sguardo "Lui non pensava di meritarsi nessuna fama da eroe, Harry. Non dopo gli errori commessi."
Stava cercando di cambiare, di redimersi, e non avrebbe permesso che quel processo che necessitava di essere doloroso e difficile potesse risolversi tanto in fretta, con l'ausilio proprio di coloro che avrebbero dovuto volerlo ad Azkaban. Era una questione di orgoglio.

Ma Draco se ne era andato quello stesso giorno, mentre lei si era trovata impegnata nell'ufficio della preside, a discutere di quanto fosse avvenuto. Una volta concluso l'incontro, si era precipitata a cercarlo, prima in biblioteca, poi nell'aula di pozioni e infine nei sotterranei. Lì Blaise le aveva detto che se ne era andato, lasciandosi alle spalle la stanza a soqquadro e una bottiglia di whiskey in frantumi.
Di fronte quella rivelazione Hermione aveva avvertito il forte, implacabile istinto di piangere come una bambina. Eppure, occhi negli occhi con il serpeverde, si era trattenuta, aveva ricacciato indietro le lacrime e aveva preferito indossare una maschera di fredda, indisponente delusione. Si era voltata ed era tornata ai propri dormitori.

E ora era lì, come se nulla fosse mai avvenuto, a camminare per i corridoi della scuola. Non c'era più nessun primino emozionato a fermarla di tanto in tanto per domandarle di raccontare qualche storia in merito ai giorni passati, ma ora veniva accolta solamente da sguardi freddi, fitti di giudizi eloquenti. Era tornata il corpo gelido e vuoto che si era sentita di essere all'inizio dell'anno, prima di scontrarsi nei pressi della torre di astronomia poco più di una settimana prima –era incredibile fosse trascorso così poco- con Draco Malfoy.
Con il quale già allora si era trovata a condividere un segreto dalla portata enorme, in qualsiasi senso.

Se morissi stanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora