19

1.5K 62 8
                                    

Lui le si era rivolto con gentilezza: le aveva domandato se sua madre l'avesse trattata con rispetto e se fosse veramente certa di ciò che stava facendo, perché se lui fosse tornato le avrebbero posto una quantità di domande e nessuno si sarebbe accontentato di risposte poco esaustive. Hermione però era stata tassativa, e gli aveva ripetuto moltissime volte quanto desiderasse sinceramente che lui facesse ritorno e, soprattutto, quanto poco le sarebbe importato delle voci attorno a sé. Quando erano state causate dalle bugie di Ronald non le aveva sopportare, ma se fossero state una conseguenza di qualcosa che aveva desiderato con impellenza, allora sarebbero andate più che bene. Erano un prezzo come un altro. Infine gli aveva rivelato di non temere per il proprio futuro, né per la propria immagine dal momento che già in passato, viste le proprie origini, aveva dovuto faticare più di chiunque per distinguersi.
Draco l'aveva ascoltata incredulo, ancora incapace di realizzare a pieno il fatto che le lacrime che lei aveva versato tra un discorso e un altro fossero di gioia, e che fossero per lui. Non gli era mai capitato di interessare tanto a qualcuno, anche se non era certo della natura o delle ragioni di lei. Ma infondo non conosceva neppure le proprie. Ciò che lo attirava in maniera tanto forte e paralizzante verso Hermione era un sentimento a lui sconosciuto, difficile da comprendere e tanto pericoloso da renderlo capace di rinunciare a parti di sé che aveva a lungo temuto impossibili da smantellare.

Doveva odiarsi, come sempre, senza mai dimenticarlo. Eppure lei lo guardava come se potesse esserci realmente qualcosa di buono in quell'ammasso di fango che si era convinto di essere.

"Tornerai quindi?"
Lui aveva annuito, terrorizzato di poterla farla piangere di nuovo, come era successo altre decine di volte. Solo che ora era tutto differente.

Scesero in sala da pranzo insieme, dopo che lei lo aveva attentamente guardato preparare il proprio baule e recuperare tutti i propri effetti scolastici. Si era detta che non sarebbe dovuta sembrare una pazza, ma si rendeva conto che la paura sarebbe svanita solo quando lo avrebbe rivisto il giorno seguente in aula, seduto alcuni metri oltre le sue spalle.

Al piano di sotto Narcissa e Harry sedevano e chiacchieravano con naturalezza, probabilmente di come si fossero evolute le cose dopo la guerra; probabilmente del pentimento. Infine, quando udirono dei passi, si alzarono e si voltarono verso i due. La donna, sorridente, tese le braccia verso il figlio:
"Draco, andrai?"

Il biondo però non disse nulla. I suoi occhi si puntarono in quelli di Harry Potter, poi verso quelli di Hermione, in piedi al suo fianco: "Perché c'è lui?"

La riccia indicò il moro e sospirò: "Gli ho detto tutto."

Il serpeverde sollevò un sopracciglio con sorpresa: "Tutto?"

La ragazza annuì semplicemente, mentre il Salvatore del Mondo Magico faceva lo stesso. In risposta, Draco non fu capace di nascondere la propria espressione sconvolta. Nonostante quello, era venuto comunque.
Di norma avrebbe sfoderato un atteggiamento strafottente e fastidioso, ma di fronte la totale calma del coetaneo, Malfoy si ritrovò del tutto ammutolito. Hermione lo stava sorprendendo persino in quel momento, senza neppure accorgersene. Avrebbe dovuto immaginare che non fosse venuta sola visto quanto avvenuto all'interno della villa, ma era accaduto tutto così in fretta da non permettergli di concentrarsi su una grandissima quantità di dettagli. Come Harry Potter, che ora era nella sua sala da pranzo, completamente a proprio agio con l'idea che il medesimo ragazzo con il quale si era trovato a duellare svariate volte, e non in maniera amichevole, avesse una relazione con la propria migliore amica. La trovò una cosa estremamente da grifondoro, ma non se ne sentì disgustato.

Si rivolse alla madre, rendendosi conto di non averle dato una risposta: "Sì, torno al castello." Aveva già smaterializzato i propri effetti, perciò non doveva portare con sé altro oltre la bacchetta. Camminò verso la donna e la strinse a sé pochi istanti. Lei sorrise, fiera del figlio:
"Bene."

Se morissi stanotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora