𝙅𝙐𝙎𝙏 𝘼 𝘾𝙊𝙉𝙏𝙍𝘼𝘾𝙏 > ʰᵉˢ

11. 𝐎𝐧𝐥𝐲 𝐃𝐢𝐬𝐚𝐬𝐭𝐞𝐫𝐬

Olivia

«È che io,
Fra le tue mani
Ci starei anche
Tutta la vita»
-I. De Santis

Non è successo niente.
Anzi, qualcosa è successo, ma niente fuori dal mio limite.

Devo parlarne con mia sorella il prima possibile.

Ho perso di nuovo il controllo di qualcosa che riesco sicuramente a controllare.

Grazie a Dio qualcuno ci ha interrotti.

Hanno sistemato i problemi e le attività posso ripartire, per questo ci hanno chiamato.

«Vuoi andare a nuotare? La piscina è libera per noi» l'idea di stare con Harry da sola, in acqua, anche no.

«Non ho il costume» dico imbarazzata, una scusa in più per non andare.

«Usa il tuo intimo, è grazioso» fa un sorriso pervertito e scopro un'altro aspetto del suo carattere.

Alcune volte è dolce, le altre restanti è l'opposto.

Mi sta letteralmente prendendo in giro, non è affatto divertente.

«No. Vai a divertirti, io rimango a riposarmi» mi sposto in bacio per sistemarmi i capelli.
Sento ancora il sapore delle sue labbra, i nostri profumi che si diffondevano nell'area, unendosi e creandone uno tutto nuovo.
Sento i suoi passi avvicinarsi man mano, la sua figura imponente si presenta dietro la mia, specchiata.

«Hai dimenticato questo» mi passa la molletta che Grace ha usato per chiudermi l'acconciatura, lo prendo con calma e me la rimetto.

Inizia a fare facce buffe mentre io mi lavo il viso e di spontanea volontà inizio a farlo anche io.

Si crea una sorta di gioco, chi fa facce più divertenti?

Mentre mi sciacquo la bocca con il collutorio in dotazione da parte della villa, non capendo se sia un hotel, un nightclub o una casa di qualcuno.
Fatto sta che non ci sono mai andata in questi posti.

Mi solleva per i fianchi, stringendo la mia vita per non farmi cadere e malgrado stia scalciando da tutte le parti, lui pare non arrendersi.

«Harry, dove stiamo andando!» davvero non capisco il suo umore, prima o poi dovrò andare da qualcuno per non farmi impazzire.

«Lasciami ti prego!» Lo supplico, ma non serve a niente farlo perché quando arriviamo in piscina mi fa scendere.

«Non vedo nessuno, puoi toglierti la maglietta» si sfila i pantaloni rimanendo in mutande, non voglio commentare.

Per favore, ditemi che è tutto uno scherzo, vi prego.

«Hey Harry! Eccovi finalmente, vi stavo aspettando» la donna che abbiamo incontrato prima è ora in costume, un bikini rosso fuoco, per precisare.

Ovviamente l'occhio di Harry non si sofferma a guardarla in viso, ma ben tutt'altro.

«Ciao di nuovo» va ad abbracciarla e a questa scenetta già mi sono stancata.

Decido di correre verso le scale per ritornare alla nostra camera.

Fortunatamente non se ne accorge e riesco a prendere la chiave di riserva da uno dei suoi bodyguard.

Mi ritrovo per un motivo e un altro a piangere, sdraiata sul letto.

«Olivia, scusami di averti lasciato, ma le cameriere mi hanno trattenuto» tante scuse per questa storia di cui non me ne frega nulla.