«Io esigo che ricontrolli la sua posizione». L'avvocato era un fascio di nervi.
«Questa è e questa rimane. Portatelo via»I due uomini vestiti di nero presero per le mani Levi e gli misero le manette. Non oppose resistenza, sapeva che sarebbe andata così. Era tutto esattamente come aveva programmato, il processo, l'aria tesa che si respirava, il verdetto. Fu prestabilito appena commise il reato per il quale ormai si è macchiato.
L'avvocato scortò Eren a casa e gli raccontò del verdetto, dato che il castano si accorse che mancava sicuramente una persona in auto.
Si lasciò ad un lungo pianto. Le mani a coprirgli il volto e le gambe che cedettero. Steso sul pavimento sembrava un cadavere. Distrutto, affranto. La sua considerazione del sistema giudiziario cambiò notevolmente ed era pronto a portarli in causa il più presto possibile.
Levi venne trasferito nell'arco di un'ora nel carcere maschile della città.
Era circondato da filo spinale e cinta di cemento. Non aveva la massima sicurezza attorno, ma era comunque molto organizzato. Ad ogni angolo c'erano detenuti che lavoravano per accorciare la loro pena. Le divise erano molto classiche, arancioni ed abbondanti di misura. La cella del signor Ackerman era al secondo piano, a pochi metri dalle scale, vicino ad una piccola lavanteria.
Diede un'occhiata in giro e i pavimenti erano completamente suduci. La sua fobia dei germinsi acentuò non poco.
I letti non erano che brandine scomode con un cuscino che non si può definire tale. Ogni giorno si svegliava con un mal di schiena che lo comprometteva nei compiti che gli venivano assegnati. Se gli andava a fortuna, doveva dividere i panni puliti da quelli sporchi. Il compito più duro era pulire i gabinetti. Si rifiutò una volta e quello che ottenne fu una sprangata sulle gambe che gli causò un livido viola.
Tutto il tempo trascorso all'interno di quella catapecchia sentiva l'odore metallico di sangue e manette. Ciò che lo aspettava non prometteva per niente bene, dopotutto non era un criminale, solo una persona che ha sacrificato la sua vita per la persona che ama.
Chi altri non lo avrebbe fatto?
"Spero che tu possa perdonarmi". Era l'unica frase che rimbalzava per la sua testa.
La sua preoccupazione era Eren, solo ed esclusivamente Eren. Lo aveva rassicurato del fatto che sarebbe andato tutto al meglio, o così sperava, e invece è l'esatto opposto.
Si sentiva così lontano ma così vicino a lui.
Il suo rimpianto era non averlo potuto vedere un ultima volta dopo che entrò in aula. Un bacio sfuggente all'entrata era tutto ciò che gli era stato riservato.
Ma non doveva pensarci. Eren era il suo punto debole. Se lo avrebbe fatto, sicuramente sarebbe crollato ed esser visto da dei criminali piangere non era il massimo.
Pregava con tutto se stesso in un eventuale incontro di come quelli che si vedono nei film. Dove il carcerato sta da una parte del plexiglas e i due parlano tramite un telefono. Non voleva tanto, solo sentirlo accanto.
Era consapevole che avrebbe iniziato una nuova vita senza di lui. Sette anni dopotutto sono lunghi.
A disposizione aveva solo una chiamata a settimana e duravano circa 1 minuto a gettone. La prima fu al suo piccolo compagno di avventure, che si lasciò alle emozioni un'altra volta.
«Sarà difficile stare qua da solo, con la tua mancanza che non farà altro che sentirsi» disse Levi di punto in bianco con la voce semirotta da delle lacrime in procinto di sgorgare. «È ora che cominci a pensare all'idea di avere un nuovo futuro»
«Ti aspetterò anche per sette anni. Non mi importa. Io senza di te non me ne vado. Saremo per sempre Tu ed Io».
La chiamata si chiuse di colpo. Probabilmente il credito era finito e non ne aveva altri con sé per poterla continuare. Eren continuò a sperare che avesse sentito le sue parole.
Fine
Grazie a tutti coloro che sono arrivati a questo punto della storia e che mi hanno supportato. Davvero grazie mille. Ora che è giunta la fine, un giudizio generale? È la mia prima storia quindi so che non è il massimo ma spero vi sia piaciuta. Buone vacanze di Natale 2k20 in anticipo!
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The Stripper|Ereri
Fanfiction(mini storia) Levi è uno spogliarellista di successo. Una sera, finito lo spettacolo, incontra gli occhi color smeraldo di un giovane ragazzo tra la folla. Le loro vite si incroceranno e porteranno entrambi a fare delle decisoni che non si erano mai...