Il momento di aprire gli occhi

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Con un enorme sorriso sulle labbra aspetto che il video riparta dall'inizio.

-Poveri- mormora Juvia.

Anche lei, come del resto me, riesce a stento a trattenersi, ma del resto: come non ridere? Guardare poveri panda che cadono dai rami degli alberi è troppo divertente! Certo, ci dispiace per questi poveri animali, ma non è colpa nostra se questi adorabili mammiferi salgono su arbusti troppo esili per il loro peso.

-Stanno sicuramente bene- la rassicuro con le lacrime agli occhi.

Spalla contro spalla ci godiamo così la nostra più che meritata ricreazione. Tra compiti in arretrato, materie da recuperare, progetti da portare a termine e il nostro professore di matematica che ci sta col fiato sul collo per qualsiasi equazione di secondo grado siamo decisamente... stressati... e dire che la scuola e ricominciata solo ieri!

-Ora ti faccio vedere quello con i pinguini che scivolano- le dico scorrendo i post nella sezione: "video salvati" di Instagram.

Incuriosita Juvia si sporge più vicino, quel tanto che basta per guardare meglio i piccoli animali impacciati. Sono adorabili e divertenti. Fanno ridere ma fanno anche tenerezza.

-Sono dolcissimi- mormora Lucy seduta alla mia sinistra.

Sto per sollevare lo sguardo, pronto a concordare con lei, quando il suono sordo di un qualcosa che viene lanciato e fatto cadere per terra cattura tutta la mia attenzione. Non faccio in tempo a voltarmi però.

Il secondo prima sono seduto sulla panca del tavolo e il secondo dopo ho la schiena a contatto con il freddo pavimento della mensa.

Ma che cazzo? Penso provando a rialzare il culo da lì. Anni e anni di risse mi hanno insegnato che rimanere a terra è un errore da principianti che mai deve essere commesso.

I problemi sopraggiungono quando la persona che mi ha afferrato per la camicia e mi ha scaraventato sul pavimento mi spinge di nuovo giù.

Devo stare calmo. Mavis è una preside meravigliosa ma non posso seriamente iniziare l'ennesima rissa. Non posso rischiare l'espulsione. Non adesso che mi sono finalmente ambientato.

-Senti amico...- inizio a dire con la migliore delle intenzioni; purtroppo la frase mi si blocca in gola non appena incrocio gli occhi azzurri di... Gray Fullbuster.

-Non siamo amici- scatta premendomi la sua scarpa schifosamente firmata sulle costole.

A occhio e croce direi che è arrabbiato. Le sue iridi di ghiaccio scintillano di una luce sinistra e inquietante. Perché è fuori di sé? Non ne ho la più pallida idea.

-Ehi!- protesta Lucy venendo ignorata per ovvi motivi.

-Possiamo parlarne civilmente?- ribatto speranzoso. Forse possiamo...

-No-

Lapidario come suo solito smonta in quattro e quattr'otto il mio tentativo di tregua. Mi sarebbe piaciuto essere diplomatico una volta tanto.

-Gray-sama...-

Con un cenno della mano faccio segno a Juvia di starne fuori. Gray è troppo incazzato, troppo arrabbiato in questo momento per ragionare. Io conosco alla perfezione i tipi come lui: calmi e glaciali in ogni situazione... fino quando non si arrabbiano, in quei frangenti sono delle vere e proprie "bestie di Satana".

"È tutto sotto controllo" le dico senza parlare.

-Smettila- ringhia a denti stretti.

Purtroppo il mio labiale non è passato inosservato.

Un increscioso incidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora