Che la missione abbia inizio

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Juvia aveva affrontato la situazione molto meglio di quel che mi aspettassi, evitando gentilmente anche di etichettarmi «come facevano costantemente tutte le persone che venivano a conoscenza del mio segreto» come un: pazzo furioso.

Mentre le raccontavo gli ultimi istanti della vita di Lucy Heartphilia aveva ascoltato con estrema attenzione e riverenza senza mai interrompermi. 

Ero pronto a ricevere molte abbiezioni da parte sua «era scettica e si vedeva» ma solo dopo la fine del mio resoconto aveva provato a ribattere:

-Juvia non può credere a tutto ciò- aveva mormorato l'azzurra tamponandosi delicatamente il labbro inferiore ancora rosso e gonfio.

-Mi dispiace...- avevo risposto desolato fissando Lucy «che stava in piedi accanto a noi» invece che Puffetta – vorrei tanto che le cose fossero diverse, ma questa è la verità-

-E se...-

-La spilla a forma di chiave...- aveva affermato la bionda facendomi perdere il filo del discorso di Juvia –Dille che era un regalo per Gray che non è mai riuscita a dargli-

Abbassando lo sguardo avevo trovato l'oggetto da lei menzionato agganciato al cuoio marrone della sua cintura.

-Volevi regalare una spilla a Gray- avevo ripetuto ad alta voce perché Juvia potesse sentire –Una spilla a forma di chiave d'oro che è finita nelle mani di Lucy-

-Come fai a...? -

In silenzio avevo sollevato un sopracciglio in maniera alquanto eloquente.

Adesso, tre giorni dopo la rivelazione, le cose procedono molto tranquille. 

Non avere la scuola è una mera consolazione visto quanto lavoro ci aspetta ancora da fare dal punto di vista "Gray Fullbaster" ma almeno il sapere che Juvia è definitivamente e irrimediabilmente dalla nostra parte è un gran bel sollievo.

Ora ho il suo numero e lei il mio e posso contattarla quando voglio o è necessario per la missione.

A Lucy ho affidato il compito più importante, ossia: pedinare il fratello. Ho detto a Puffetta di prendersi una mini vacanza dal suo lavoro di stalker a tempo pieno e indeterminato, lasciando alla bionda, molto più discreta e veloce, il dovere di dirmi dove e quando si trova Gray.

Il piano è semplice rimugino sovrappensiero: dobbiamo aspettare che Gray esca con gli amici, preferibilmente per una serata al cinema attività che a detta di Lucy fa molto di frequente, isolarlo dai ragazzi e farlo "accidentalmente" incappare in Juvia.

Juvia che ci ha garantito di essere pronta a mettersi all'opera ventiquattro ore su ventiquattro.

-È uscito! – esclama la voce di Lucy facendomi quasi andare il panino al salamino piccante di traverso –per andare al cinema! -

-Magnifico- bofonchio prendendo il cellulare dalla tasca e pulendomi contemporaneamente la bocca con il dorso della mano sinistra ancora sporca e appiccicosa.

-Tu non fai mai una cena decente? – chiede Lucy evidentemente curiosa afferrando al volo Happy che vedendola apparire, dall'altro lato del tavolo, le è saltato addosso felice. 

Quel traditore di un gatto fa le fusa ogni volta che la vede, ultimamente sempre più spesso.

-Zeref non c'è mai, io non so cucinare e non posso ordinare pizza a domicilio ogni sera quindi faccio l'unica cosa di cui sono capace: panini! –

-Il panettiere sarà molto felice di vederti-

-Non hai idea- scherzo –ha una mia foto nel portafoglio come portafortuna-

Un increscioso incidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora