Zitto e...

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- Ti posso spiegare. Giuro che ti posso spiegare- afferma con voce tremante, nel panico più assoluto.

-Oh, lo farai. - le garantisco furibondo senza lasciarle il tempo di reagire -Eccome se lo farai-.

In un attimo sono in piedi pronto a mettere in atto il colpo di testa più stupido che abbia mai attraversato il mio cervello.

 So che farà male, so che avrà delle conseguenze gravi, so che non potrò più tornare indietro ma ho veramente bisogno di una risposta chiara e sincera e non dell'ennesima scusa o bugia. 

La verità verrà finalmente fuori, con le buone o con le cattive.


Riesco a trovare subito -tra il mare di studenti di ogni anno- Elfman. Il gigante dai capelli bianchi non passa decisamente inosservato penso sarcastico puntando dritto verso la sua direzione. 

È con il gruppo di Gray a cinque tavoli di distanza. Ridono e scherzano ma a me non potrebbe importare di meno.

-Ehi Elfman- grido per attirare la sua attenzione centrando subito in pieno il mio obbiettivo. 

Sei paia di occhi si voltano verso di me e chi perplesso, chi stupito mi fissano tutti.

-Che stai facendo? – urla disperata Lucy che nel frattempo cerca di fermarmi in ogni modo; dal momento che non può toccarmi però le sue possibilità di arrestare la mia marcia sono pari a zero.

-Sai, Lisanna si sbaglia- lo provoco facendo ancora più scalpore –non è stata lei ad avvicinarsi per darmi il benvenuto, sono stata io ad assalirla-

-Cosa? – urla furibondo Elfman. –Cosa hai detto?-

È passato da curioso a nero di rabbia letteralmente in un attimo. Perfetto. Sorrido pronto ad imboccare la via del non ritorno.

-Quello che hai sentito. Oppure sei sordo? - lo prendo in giro senza ritegno. Ormai sono a un solo tavolo di distanza e fortunatamente anche lui si alza in piedi. È pronto a battersi glielo leggo negli occhi.

-Natsu, no! – grida Lucy colpendomi ripetutamente. I suoi pugni non fanno male, mi attraversano il petto, provocandomi solo brividi freddi lungo tutta la schiena.

-Coniglio- urlo -nemmeno tua sorella hai saputo difendere-


È fatta mi complimento mentre mi assale. Il suo pugno mi colpisce ripetutamente, prima una, poi due, poi tre volte, alla quarta smetto di contare. Il mio corpo privo di sensi cade ai suoi piedi ma non gli basta, mi sale sopra e continua a colpire.

In ogni caso non mi importa, ho raggiunto il mio obbiettivo: la mia anima è fuori dal corpo.
-Sei impazzito? –urla Lucy nel panico più totale –Vuoi farti ammazzare? -

Ignorandola la afferro così che non possa andare da nessuna parte. 

Sono pronto ed andare fino in fondo alla questione ma una macchia blu e azzurra entra nel mio campo visivo raggelandomi sul posto.

-Basta – esclama Juvia, china su Elfman, afferrandogli il braccio alzato per impedirgli di colpirmi un'altra volta, di riflesso però lui lo strattona all'indietro finendo per darle una gomitata in faccia.

Un attimo dopo Juvia è a terra con il labbro rotto e il sangue che sgorga copioso dalla ferita.

Sono pronto ad avventarmi su di lui e a scaraventarlo, con un semplice gesto, metri e metri lontano da lei ma Gajeel seguito a ruota da Gray mi precedono. 

Placcano a terra Elfman dando il tempo a Juvia di mettersi seduta e alla mia faccia di gonfiarsi.

Non posso intervenire adesso, finirebbe per diventare: il circo del sovrannaturale, attirando l'attenzione e ora come ora è esattamente l'ultimo dei miei desideri, quindi devo darmi una calmata, portare "Lucy" lontano da questo casino di urla e chiarire con lei. 

Una volta che sarò tornato nel mio corpo, mi assicurerò che Juvia stia bene, le chiederò scusa e picchierò Elfman così tanto e così forte da impedirgli di camminare per almeno una settimana.

-Andiamo- sentenzio in parte soddisfatto del mio piano.

La trascino dentro la scuola, giù fino alla fine del corridoio e la strattono davanti a me facendola voltare. 

Il secondo dopo la spingo –con tutta la forza che oh- contro gli armadietti. Lei però è troppo agitata per concentrarsi e invece di sbattere contro il metallo freddo ci passa attraverso facendoci finire in dio solo sa quale stanza, ma non mi importa, sono troppo arrabbiato per fregarmene.

-Mi hai sempre preso in giro? – le chiedo quasi urlando –Almeno la conosci la vera Lucy? –

-No, non voglio saperlo. –scuoto la testa -Dimmi solo chi cazzo sei-

-Anzi, -mi correggo -dimmi cosa ci avresti ricavato dal far trovare a Gray una ragazza. È una specie di vendetta contorta? Sono sicuro che conoscevi Juvia fin dall'inizio, insomma una ragazza che stalkera il tuo finto fratello non passa di certo inosservato. E io sono solo un idiota, chissà quante risate ti sarai fatta alle mie spalle. Che c'è non parli? Ma infondo per te è sempre stato uno scherzo, giusto? Giochiamo con le emozioni della gente! Ti sarai detta. Facciamo finta di essere un'altra! Ma la vuoi sapere una cosa? tu sei solo una...-

Lucy si slancia contro di me ma invece di tirarmi un pugno o uno schiaffo mi prende la faccia tra le mani e si avventa con impeto sulle mie labbra.

Un increscioso incidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora