L'ultimo saluto

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Il suo sguardo supera la mia spalla.

-Lucy?-

Avrei dovuto capirlo subito... avrei dovuto riconoscere all'istante la macchina al telegiornale: la spider bianca coinvolta nell'incidente era quella del padre di Juvia.

Lo sguardo serio di Zeref, l'espressione preoccupata di Mavis adesso hanno un senso.

Maledizione!

Perché? Perché a lei?

Un impeto di rabbia mi percuote l'anima e la voglia di prendere a pugno l'intero mondo mi assale. Perché le cose peggiori devono accadere sempre alle persone migliori?

-Lucy-san è qui! Non è morta è viva!-

Juvia urla di gioia. È così felice nel vedere Lucy... è così serena.

-Natsu? – mi richiama la bionda. La voce sconvolta, gli occhi ricolmi di terrore e panico –Natsu che cosa significa? -

Ma io non riesco a parlare, non riesco ad articolare una frase che abbia un senso compiuto e mi limito a scuotere la testa.

È così ingiusto! Così maledettamente ingiusto!

-Juvia e Natsu devono dare la grande notizia a Gray-sama! Gray-sama sarà molto felice nel sapere del ritorno di Lucy- esulta lei, ma di fronte alle nostre espressioni cupe e tirate l'entusiasmo di Puffetta si affievolisce.

-Giusto?- chiede senza demordere.

Ormai dovrei essere abituato alla morta, no? Dopo così tanto tempo su questa terra dovrei essere venuto a patti con l'esistenza mera e fragile di noi umani, eppure guardare la speranza e la felicità negli occhi di Juvia mi... mi lascia vuoto e sconvolto.

A me è stata data una possibilità che né lei, né Lucy avranno mai.

Perché io e non loro?

Perché io mi sono salvato mentre loro non possono tornare indietro?

Perché?

Mi sono chiesto molte volte quale fosse il mio scopo su questa terra: perché vivo e continuo a vivere?

-Juvia...- le parole mi si bloccano in gola.

Non si è nemmeno resa conto di essere morta. Come glielo dirò? Con che coraggio guarderò in faccia Gray? Come gli dirò che sua sorella e la sua ragazza sono morte?

È per questo motivo che cammino ancora sulla terra? Per distruggere i sogni e le speranze di chi mi circonda?

Non sono morte a causa mia, eppure... me ne sento completamente responsabile.

-Non è Lucy ad essere viva. Juvia... mi dispiace tantissimo...-

Stringo le mani a pugno e distolto lo sguardo. Non ce la faccio a guardarla... la mia amica è morta e io non posso fare nulla per lei.

Puffetta inspira bruscamente: -No, Natsu-san si sbaglia. Oggi Juvia sta benissimo! Si è svegliata presto, ha fatto colazione con papà, e poi...-

Esita.

-E poi...- ripete –poi è salita in macchina per venire a scuola -

Si passa le mani tra i capelli azzurri.

-E poi...-

Lucy le corre incontro e l'abbraccia.

-Mi dispiace tanto-

Abbasso la testa. Non c'è frase che possa alleviare il dolore che tutti proviamo.

In silenzio mi accascio contro la recinzione della scuola.

Un increscioso incidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora